SANB, anche a Corato i controlli sul conferimento del secco residuo
La sanzione per chi non rispetta le regole arriva a 200 euro
giovedì 8 febbraio 2024
9.54
Oggi, giovedì 8 febbraio, e per tutto il mese di febbraio, gli ispettori ambientali della SANB in collaborazione con la Polizia Locale, controlleranno a tappeto tutto il territorio cittadino sulle modalità di conferimento del secco residuo delle utenze domestiche durante il servizio del porta a porta di questa sera, più di trenta le violazioni riscontrate dall'inizio dell'anno. La sanzione ammonta a 200 euro.
Continuano i controlli sul conferimento del secco residuo durante il servizio del porta a porta. Il secco residuo sono i rifiuti non riciclabili, hanno un'altra metodologia di smaltimento. il loro smaltimento in Puglia per la maggiore è affidato alle discariche, e gli aumenti paventati in queste settimane dipendono dal fatto che, dopo una complessa vicenda giudiziaria, amministrativa e contrattuale, i gestori di alcuni impianti (in particolare si tratta di alcune discariche) operanti nella regione Puglia hanno potuto richiedere l'applicazione di meccanismi contrattuali che prevedono revisioni delle tariffe anche per gli anni passati (anche per effetto delle variazioni Istat), in conseguenza di ciò gli aumenti penalizzeranno soprattutto i Comuni che hanno utilizzato e utilizzeranno di più le discariche per via delle quantità elevate di indifferenziato, con un enorme impatto ambientale e altissimi costi che vanno a ricadere sulla tassa rifiuti Tari.
L'intendo dell'amministrazione e della Sanb non è quello di sanzionare in maniera repressiva ma, cecare di scuotere le coscienze dei cittadini nel cercare di differenziare bene i rifiuti alla fonte, tra le mura domestiche, correttamente, così da abbassare i costi di spesa e soprattutto contribuire quanto più possibile al rispetto dell'ambiente ormai da anni maltrattato dall'essere umano.
Continuano i controlli sul conferimento del secco residuo durante il servizio del porta a porta. Il secco residuo sono i rifiuti non riciclabili, hanno un'altra metodologia di smaltimento. il loro smaltimento in Puglia per la maggiore è affidato alle discariche, e gli aumenti paventati in queste settimane dipendono dal fatto che, dopo una complessa vicenda giudiziaria, amministrativa e contrattuale, i gestori di alcuni impianti (in particolare si tratta di alcune discariche) operanti nella regione Puglia hanno potuto richiedere l'applicazione di meccanismi contrattuali che prevedono revisioni delle tariffe anche per gli anni passati (anche per effetto delle variazioni Istat), in conseguenza di ciò gli aumenti penalizzeranno soprattutto i Comuni che hanno utilizzato e utilizzeranno di più le discariche per via delle quantità elevate di indifferenziato, con un enorme impatto ambientale e altissimi costi che vanno a ricadere sulla tassa rifiuti Tari.
L'intendo dell'amministrazione e della Sanb non è quello di sanzionare in maniera repressiva ma, cecare di scuotere le coscienze dei cittadini nel cercare di differenziare bene i rifiuti alla fonte, tra le mura domestiche, correttamente, così da abbassare i costi di spesa e soprattutto contribuire quanto più possibile al rispetto dell'ambiente ormai da anni maltrattato dall'essere umano.