"Salviamo l'Acqua", c'è una Corato che si mobilita. Foto
Ottima partecipazione all'evento organizzato dal Comitato Beni Comuni
domenica 9 ottobre 2022
10.25
L'argomento è di strettissima attinenza alla vita quotidiana di ciascuno e l'ottima partecipazione registrata all'evento promosso in piazza Cesare Battisti venerdì 7 ottobre lo ha confermato. La manifestazione "Salviamo l'Acqua", promossa a Corato dal Comitato Beni Comuni, ha richiamato l'attenzione e l'interesse di un numero cospicuo di cittadini. «La presenza è stata superiore alle aspettative. Il tema trattato, la privatizzazione dell'acqua potabile così come tutte le privatizzazioni previste nella Legge sulla Concorrenza e Mercato, infatti, non sono state fatte oggetto di alcuna attenzione da parte di stampa e comunicazione e quindi non note all'opinione pubblica» hanno osservato dal Comitato Beni Comuni.
L'evento è stato aperto dalla referente del comitato Teresa Elena Caputo che, nonostante la complessità della materia, ha compiuto una sintesi chiara ed efficace degli atti con cui il Governo Draghi, dal dicembre 2021 a settembre 2022, ha portato alla privatizzazione delle gestioni dei servizi pubblici locali fra cui l'acqua potabile.
Particolare attenzione è stata posta alla accessibilità al bene "acqua" a seconda che ricada in una gestione pubblica o privata. Di fronte agli aumenti spropositati di gas ed elettricità dei nostri giorni e alle speculazioni del mercato, è facile comprendere la ricaduta che ha l'affidamento di beni essenziali e irrinunciabili, a privati e alla logica del profitto.
Sono intervenuti in seguito tutti i portavoce delle associazioni che hanno aderito: per l'Anpi di Corato Giovanni Capurso, per il Presidio del libro Serena Petrone, per Libera Claudia Leo, per gli Amici dei Musei Mariapia Sardano, per il Comitato contro l'Autonomia Differenziata e Extra Nos il consigliere comunale Eliseo Tambone, per Disc& Disc Ultimate Frisbee Corato Andrea Santoro, per Abracadanze Felice Loiodice. Per sopraggiunti impegni non hanno potuto partecipare il presidente di Harambe Flora Marcone e Angela Paganelli del Punto Pace Pax Christi.
«Tutti gli interventi hanno apportato un contributo ampio e diversificato sul tema» hanno rimarcato dal Comitato Beni Comuni. Significativa anche la presenza di Valeria Mazzone, presidente del consiglio comunale, che ha preso la parola per lodare l'iniziativa organizzata. Registrata anche la partecipazione dei rappresentanti di alcuni partiti e movimenti politici. La serata si è conclusa in allegria grazie al contributo di Abracadanze. Una mobilitazione significativa e dal basso, meritevole del massimo rispetto e di grande attenzione, specie considerando i temi sollevati. L'esposizione di una bandiera della pace, in queste fasi così concitate e imperniate dalla retorica della guerra a tutti i costi, è a maggior ragione un titolo di vanto per coloro che si sono prodigati alla riuscita dell'evento.
L'evento è stato aperto dalla referente del comitato Teresa Elena Caputo che, nonostante la complessità della materia, ha compiuto una sintesi chiara ed efficace degli atti con cui il Governo Draghi, dal dicembre 2021 a settembre 2022, ha portato alla privatizzazione delle gestioni dei servizi pubblici locali fra cui l'acqua potabile.
Particolare attenzione è stata posta alla accessibilità al bene "acqua" a seconda che ricada in una gestione pubblica o privata. Di fronte agli aumenti spropositati di gas ed elettricità dei nostri giorni e alle speculazioni del mercato, è facile comprendere la ricaduta che ha l'affidamento di beni essenziali e irrinunciabili, a privati e alla logica del profitto.
Sono intervenuti in seguito tutti i portavoce delle associazioni che hanno aderito: per l'Anpi di Corato Giovanni Capurso, per il Presidio del libro Serena Petrone, per Libera Claudia Leo, per gli Amici dei Musei Mariapia Sardano, per il Comitato contro l'Autonomia Differenziata e Extra Nos il consigliere comunale Eliseo Tambone, per Disc& Disc Ultimate Frisbee Corato Andrea Santoro, per Abracadanze Felice Loiodice. Per sopraggiunti impegni non hanno potuto partecipare il presidente di Harambe Flora Marcone e Angela Paganelli del Punto Pace Pax Christi.
«Tutti gli interventi hanno apportato un contributo ampio e diversificato sul tema» hanno rimarcato dal Comitato Beni Comuni. Significativa anche la presenza di Valeria Mazzone, presidente del consiglio comunale, che ha preso la parola per lodare l'iniziativa organizzata. Registrata anche la partecipazione dei rappresentanti di alcuni partiti e movimenti politici. La serata si è conclusa in allegria grazie al contributo di Abracadanze. Una mobilitazione significativa e dal basso, meritevole del massimo rispetto e di grande attenzione, specie considerando i temi sollevati. L'esposizione di una bandiera della pace, in queste fasi così concitate e imperniate dalla retorica della guerra a tutti i costi, è a maggior ragione un titolo di vanto per coloro che si sono prodigati alla riuscita dell'evento.