Saldi invernali, oggi al via: piccolo manuale per stare alla larga dalle truffe
Secondo Confcommercio, saranno 15,4 milioni le famiglie italiane che faranno acquisti durante il periodo dei saldi: il giro d’affari previsto si aggira sui 4,7 miliardi di euro.
giovedì 5 gennaio 2023
10.04
Saldi invernali 2023, in Puglia si parte oggi 5 gennaio: le regole per evitare possibili truffe.
In tutte le regioni compresa la Puglia, la caccia alle offerte comincerà, come di consueto oggi 5 gennaio (ovvero il primo giorno feriale che precede l'Epifania). La durata varierà da regione a regione. In molte zone i saldi si concluderanno il 28 febbraio.
Secondo Confcommercio, saranno 15,4 milioni le famiglie italiane che faranno acquisti durante il periodo dei saldi: il giro d'affari previsto si aggira sui 4,7 miliardi di euro, con 304 euro di spesa media a famiglia e 133 di spesa media pro capite. Il dato è quasi in linea con le stime prodotte all'inizio del 2020 (pochi mesi prima che scoppiasse l'emergenza Covid) – quando Confcommercio previde una spesa di 140 euro pro capite e di 324 a famiglia – e in netto aumento rispetto ai 254 euro del 2021 e ai 275 del 2022.
Meno ottimistiche, invece, le previsioni dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori (Onf), che stima una stagione all'insegna del risparmio e con solo il 24% delle famiglie italiane impegnate ad approfittare di sconti e offerte (-13% rispetto all'anno scorso). A incidere sul calo, secondo l'Osservatorio, oltre alla crisi e ai rincari, anche il prolungato periodo di offerte legato al Black Friday di fine novembre.
Sulla vicenda è intervenuto anche il vicepresidente di Confcommercio Bari-Bat Vito D'Ingeo: «Quest'anno le vendite sono state inferiori del 30 per cento, ciò dovuto al meteo troppo caldo al costo dei servizi aumentati "energia gas ecc", alle difficoltà delle famiglie a far fronte alle note difficoltà economiche. Ora con i saldi si spera di avere un incasso per coprire i costi e riprendere una stagione invernale ormai compromessa. - Poi prosegue: I saldi ormai sono un regolamento regionale antico, vanno cambiate le regole del gioco, ci faremo portatori di un regolamento che o sposta i tempi dei saldi, o altrimenti gli elimini».
I consigli per evitare le truffe
• Prezzi: c'è l'obbligo per il negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale
• Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo
• Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante
• Modifiche o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione
• Cambi: il cambio dei capi acquistati è generalmente lasciato alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme, nel qual caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso in cui questo non sia possibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro 2 mesi dalla data della scoperta del difetto
• Prova dei cambi: non c'è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante.
In tutte le regioni compresa la Puglia, la caccia alle offerte comincerà, come di consueto oggi 5 gennaio (ovvero il primo giorno feriale che precede l'Epifania). La durata varierà da regione a regione. In molte zone i saldi si concluderanno il 28 febbraio.
Secondo Confcommercio, saranno 15,4 milioni le famiglie italiane che faranno acquisti durante il periodo dei saldi: il giro d'affari previsto si aggira sui 4,7 miliardi di euro, con 304 euro di spesa media a famiglia e 133 di spesa media pro capite. Il dato è quasi in linea con le stime prodotte all'inizio del 2020 (pochi mesi prima che scoppiasse l'emergenza Covid) – quando Confcommercio previde una spesa di 140 euro pro capite e di 324 a famiglia – e in netto aumento rispetto ai 254 euro del 2021 e ai 275 del 2022.
Meno ottimistiche, invece, le previsioni dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori (Onf), che stima una stagione all'insegna del risparmio e con solo il 24% delle famiglie italiane impegnate ad approfittare di sconti e offerte (-13% rispetto all'anno scorso). A incidere sul calo, secondo l'Osservatorio, oltre alla crisi e ai rincari, anche il prolungato periodo di offerte legato al Black Friday di fine novembre.
Sulla vicenda è intervenuto anche il vicepresidente di Confcommercio Bari-Bat Vito D'Ingeo: «Quest'anno le vendite sono state inferiori del 30 per cento, ciò dovuto al meteo troppo caldo al costo dei servizi aumentati "energia gas ecc", alle difficoltà delle famiglie a far fronte alle note difficoltà economiche. Ora con i saldi si spera di avere un incasso per coprire i costi e riprendere una stagione invernale ormai compromessa. - Poi prosegue: I saldi ormai sono un regolamento regionale antico, vanno cambiate le regole del gioco, ci faremo portatori di un regolamento che o sposta i tempi dei saldi, o altrimenti gli elimini».
I consigli per evitare le truffe
• Prezzi: c'è l'obbligo per il negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale
• Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo
• Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante
• Modifiche o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione
• Cambi: il cambio dei capi acquistati è generalmente lasciato alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme, nel qual caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso in cui questo non sia possibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro 2 mesi dalla data della scoperta del difetto
• Prova dei cambi: non c'è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante.