Rubate le attrezzature dell'Osservatorio Andromeda
L'appello: "Fateci ritrovare gli strumenti, anche in forma anonima"
domenica 25 agosto 2019
18.00
Un triste e basso colpo per la comunità scientifica cittadina si è consumato nelle scorse ore ai danni dell'Osservatorio Astronomico Andromeda: ignoti si sono introdotti nel deposito, situato in città a Corato, e forzandone la serratura hanno portato via una parte della strumentazione scientifica che l'associazione coratina, composta da ricercatori e numerosi simpatizzanti, ha spesso usato nelle attività di osservazione e nelle iniziative che a più riprese hanno coinvolto pubblicamente la cittadinanza.
L'amara scoperta oggi in prima mattinata.
Da attenta ricognizione mancano all'appello:
• 2 montature astronomiche computerizzate;
• 13 oculari di varie marche, contenuti in due differenti valigette;
• 3 valigette contenenti l'elettronica di funzionamento dei telescopi;
• Una valigetta contenente le batterie di alimentazione;
• 2 piccoli telescopi, uno di colore blu e uno di colore nero/arancione;
• 3 tubi tralicci per il supporto dei telescopi.
Unitamente all'attrezzatura scientifica, i malfattori hanno portato via anche utensili e oggetti comuni di lavoro, quali per esempio un generatore di corrente elettrica di colore rosso e valigette di materiale elettrico e cavi.
L'osservatorio Astronomico Andromeda, nella persona del presidente Pasquale Abbattista, ha sporto questa mattina una regolare denuncia presso il commissariato di PS di Corato, che ha avviato le indagini in merito. Il pool scientifico e tutti i soci dell'osservatorio, infine, pur sconvolti per l'iniquità e la sostanziale inutilità commerciale del gesto, chiedono agli ignoti ladri di far ritrovare quanto meno l'attrezzatura scientifica, impossibile da "piazzare" in qualsiasi tipo di mercato: «Non abbiamo parole per spiegarci il motivo di questo atto, l'attrezzatura sottratta è utile solo ai fini scientifici e divulgativi, non può dare nessun beneficio economico e non ha valore sul mercato - è il commento unanime dell'Osservatorio – pertanto, sinceramente convinti che si sia trattato di una bravata, invitiamo di cuore i ladri a restituirci l'attrezzatura. E chissà che un giorno, sedotti dalla bellezza della volta celeste, partecipando a una delle nostre osservazioni comprendano l'inutilità del loro gesto, riconoscendo che un furto a una comunità scientifica equivale un grande oltraggio a ogni singolo cittadino».
L'amara scoperta oggi in prima mattinata.
Da attenta ricognizione mancano all'appello:
• 2 montature astronomiche computerizzate;
• 13 oculari di varie marche, contenuti in due differenti valigette;
• 3 valigette contenenti l'elettronica di funzionamento dei telescopi;
• Una valigetta contenente le batterie di alimentazione;
• 2 piccoli telescopi, uno di colore blu e uno di colore nero/arancione;
• 3 tubi tralicci per il supporto dei telescopi.
Unitamente all'attrezzatura scientifica, i malfattori hanno portato via anche utensili e oggetti comuni di lavoro, quali per esempio un generatore di corrente elettrica di colore rosso e valigette di materiale elettrico e cavi.
L'osservatorio Astronomico Andromeda, nella persona del presidente Pasquale Abbattista, ha sporto questa mattina una regolare denuncia presso il commissariato di PS di Corato, che ha avviato le indagini in merito. Il pool scientifico e tutti i soci dell'osservatorio, infine, pur sconvolti per l'iniquità e la sostanziale inutilità commerciale del gesto, chiedono agli ignoti ladri di far ritrovare quanto meno l'attrezzatura scientifica, impossibile da "piazzare" in qualsiasi tipo di mercato: «Non abbiamo parole per spiegarci il motivo di questo atto, l'attrezzatura sottratta è utile solo ai fini scientifici e divulgativi, non può dare nessun beneficio economico e non ha valore sul mercato - è il commento unanime dell'Osservatorio – pertanto, sinceramente convinti che si sia trattato di una bravata, invitiamo di cuore i ladri a restituirci l'attrezzatura. E chissà che un giorno, sedotti dalla bellezza della volta celeste, partecipando a una delle nostre osservazioni comprendano l'inutilità del loro gesto, riconoscendo che un furto a una comunità scientifica equivale un grande oltraggio a ogni singolo cittadino».