"Rime dei Desideri", i versi dei piccoli poeti esposti a Palazzo di Città

L'esposizione perdurerà fino al 24 giugno

giovedì 22 giugno 2023 18.27
Da oggi al 24 giugno, saranno esposti, presso il Chiostro del Palazzo di Città, i pensieri in rima realizzati dai bambini che hanno partecipato al gruppo di lettura "Rime dei desideri", curato dal Presidio del Libro, un inno ai desideri dei bambini attraverso la lettura di Gianni Rodari e Bruno Tognolini, e la successiva scrittura di rime.


Rime che danno voce ai desideri e ai sogni di tutti i bambini: da quelli più grandi come la pace, la solidarietà tra i popoli, il desiderio di verde, ai più piccoli e personali.


Saranno esposte, inoltre, tavole illustrate con la reinterpretazione di fiabe tradizionali curate dagli alunni della 3B dell'indirizzo Arti Figurative dell'IISS Federico II Stupor Mundi di Corato.


Una mostra per bambini a cura di bambini nel corso della quale saranno lette e cantate rime e filastrocche da Alima la cantastorie Lia Maino, venerdì 23 giugno 2023 alle ore 17.30.

Il laboratorio si è svolto nell'ambito del Maggio dei Libri, progetto promosso da Cepell (Centro per il Libro e la lettura) e sostenuto dall'Amministrazione Comunale di Corato.
L'iniziativa è promossa dalla Regione Puglia. Assessorato all'industria turistica e culturale in collaborazione con l'associazione Presidi del Libro.


Incontro gratuito
Per informazioni: presidiolibrocorato@libero.it

Magari

Magari tutti noi potessimo restare
Dove eravamo ancor prima di arrivare
Magari il mondo restasse cosi
Anche quando tutti noi non saremo più qui.
In uno spazio già definito
Dove ogni bambino
Si sentirebbe sconcertato e impaurito

Magari i nostri desideri
Restassero per sempre nei nostri pensieri
Liberi nel cielo di volare
Nello sperar che non si facciano mai legare

Magari questi magari
Non finiranno mai di uscire dalle bocche delle persone
Perché tutti i bambini
Le trasformeranno nelle loro opinioni

Carola









Sospiri

"Vorrei, direi, farei…"
Che maniere raffinate
ha il condizionale.
Mai che usi parole sguaiate,
non alza la voce per niente,
e seduto in poltrona
sospira gentilmente:
"Me ne andrei nell'Arizona,
che ve ne pare?
O forse potrei
fermarmi a Lisbona…".
"Vorrei, vorrei…
Volerei sulla Luna
in cerca di fortuna.
E voi ci verreste?
Sarebbe carino,
dondolarsi sulla falce
facendo uno spuntino…".
"Vorrei, vorrei…
Sapete che farei?
Ascolterei un disco.
No, meglio, suonerei
il pianoforte a coda.
Dite che è giù di moda?
Pazienza,
ne farò senza.
Del resto non so suonare…".
"Suonerei se sapessi.
Volerei se potessi.
Mangerei dei pasticcini
se ne avessi.
C'è sempre un se:
chissà perchè
questa sciocca congiunzione
ce l'ha tanto con me"

Gianni Rodari