Riduzione liste d'attesa, in commissione la proposta di legge regionale
Primo firmatario è Fabiano Amati
venerdì 13 aprile 2018
7.44
La III commissione consiliare, presieduta da Pino Romano, ha incardinato la proposta di legge sulle "Misure per la riduzione delle liste d'attesa in sanità – Primi provvedimenti", decidendo nel contempo di procedere alle audizioni nella seduta del 19 aprile prossimo.
La questione dell'allineamento dei tempi necessari per usufruire delle prestazioni sanitarie tra l'attività istituzionale garantita dal SSR e quella svolta in regime di Alpi (Attività libero istituzionale intramuraria) – ha precisato il primo firmatario della pdl Fabiano Amati – rinviene dalla legislazione nazionale, oltre dallo stesso contratto collettivo di lavoro dei medici.
Il provvedimento prevede in particolare che se il disallineamento dovesse essere superiore a 5 giorni l'attività in regime di Alpi debba essere sospesa per "dettato di legge".
In questo periodo di sospensione il direttore generale dell'azienda dovrà dare le necessarie istruzioni, anche integrative o in deroga all'atto aziendale, al responsabile della specialità interessata, per contrarre i tempi di attesa nel regime istituzionale. Tra questi provvedimenti rientra anche un programma finalizzato di incentivi economici in favore del personale della specialità sospesa, attingendo al fondo aziendale vincolato alla riduzione delle liste d'attesa, nel caso il motivo del disallineamento sia dovuto a carenze strutturali o di organico.
La pdl prevede anche l'obbligo per le aziende di pubblicare, ogni due mesi sul relativo sito istituzionale, i dati di monitoraggio sui tempi di attesa nell'erogazione di tutte le prestazioni erogate nell'ambito dell'attività istituzionale e di quella Alpi.
La questione dell'allineamento dei tempi necessari per usufruire delle prestazioni sanitarie tra l'attività istituzionale garantita dal SSR e quella svolta in regime di Alpi (Attività libero istituzionale intramuraria) – ha precisato il primo firmatario della pdl Fabiano Amati – rinviene dalla legislazione nazionale, oltre dallo stesso contratto collettivo di lavoro dei medici.
Il provvedimento prevede in particolare che se il disallineamento dovesse essere superiore a 5 giorni l'attività in regime di Alpi debba essere sospesa per "dettato di legge".
In questo periodo di sospensione il direttore generale dell'azienda dovrà dare le necessarie istruzioni, anche integrative o in deroga all'atto aziendale, al responsabile della specialità interessata, per contrarre i tempi di attesa nel regime istituzionale. Tra questi provvedimenti rientra anche un programma finalizzato di incentivi economici in favore del personale della specialità sospesa, attingendo al fondo aziendale vincolato alla riduzione delle liste d'attesa, nel caso il motivo del disallineamento sia dovuto a carenze strutturali o di organico.
La pdl prevede anche l'obbligo per le aziende di pubblicare, ogni due mesi sul relativo sito istituzionale, i dati di monitoraggio sui tempi di attesa nell'erogazione di tutte le prestazioni erogate nell'ambito dell'attività istituzionale e di quella Alpi.