Restauro terminato, riapre la chiesa di San Benedetto
Da martedì il via alla novena per l'Immacolata. Sabato 3 Santa Messa celebrata dall'Arcivescovo D'Ascenzo
sabato 26 novembre 2022
11.16
È tutto pronto a Corato per la riapertura della chiesa rettoriale di San Benedetto, sottoposta in questi mesi ad un intervento di restauro, consolidamento e risanamento conservativo della facciata, del campanile e delle coperture di cui si è fatto promotore l'allora Rettore don Sergio Pellegrini. I lavori sono costati oltre 500 mila euro, finanziati in parte (322 mila euro) con il contributo dell'8per mille alla Chiesa Cattolica mentre l'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie ha garantito la copertura della quota eccedenteper di circa 182 mila euro.
La cantierizzazione si è protratta per poco più di un anno, con la progettazione affidata all'architetto Rosalia Loiodice, assistita dal collega Giovanni Masciavè, dall'ingegnere Antonio Di Nunno e dal perito Antonio Petrone. L'esecuzione dei lavori è stata commissionata all'impresa edile di Damiano Longo.
La chiesa di San Benedetto è rimasta chiusa per ben quattro anni, in un primo tempo per esigenze di sicurezza ed in seguito a causa dei lavori di restauro. Ora riaprirà ai fedeli in occasione della ricorrenza di Maria Santissima Immacolata (la cui devozione è particolarmente sentita in città) con un programma di festeggiamenti curati dal Rettore don Vincenzo Bovino e dalla Confraternita di Maria Santissima Immacolata, guidata dal priore Andrea Miscioscia.
La novena, il periodo di preparazione alla festa religiosa, prenderà avvio martedì 29 novembre, ore 18, per concludersi l'8 dicembre con la solenne celebrazione in onore dell'Immacolata Concezione e la processione devozionale della preziosa statua della Vergine. Sabato 3 dicembre, alle 19, si terrà una celebrazione eucaristica presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Leonardo D'Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, alla quale seguirà, poco dopo le 20, la presentazione dei lavori di restauro.
L'invito, dunque, è di tornare a varcare la soglia della chiesa di San Benedetto per ritrovare, da fedeli, uno spazio di silenzio e meditazione capace di testimoniare le tradizioni devozionali cittadine e per riappropriarsi di un luogo in cui riconoscersi nell'identità comunitaria.
Il prezioso scrigno attende adesso un intervento di restauro degli interniper restituire, con completezza, la sua storia e il suo variegato apparato decorativo, nella speranza che non venga a mancare il generoso contributo economico dei cittadini coratinie delle imprese del territorio.
La cantierizzazione si è protratta per poco più di un anno, con la progettazione affidata all'architetto Rosalia Loiodice, assistita dal collega Giovanni Masciavè, dall'ingegnere Antonio Di Nunno e dal perito Antonio Petrone. L'esecuzione dei lavori è stata commissionata all'impresa edile di Damiano Longo.
La chiesa di San Benedetto è rimasta chiusa per ben quattro anni, in un primo tempo per esigenze di sicurezza ed in seguito a causa dei lavori di restauro. Ora riaprirà ai fedeli in occasione della ricorrenza di Maria Santissima Immacolata (la cui devozione è particolarmente sentita in città) con un programma di festeggiamenti curati dal Rettore don Vincenzo Bovino e dalla Confraternita di Maria Santissima Immacolata, guidata dal priore Andrea Miscioscia.
La novena, il periodo di preparazione alla festa religiosa, prenderà avvio martedì 29 novembre, ore 18, per concludersi l'8 dicembre con la solenne celebrazione in onore dell'Immacolata Concezione e la processione devozionale della preziosa statua della Vergine. Sabato 3 dicembre, alle 19, si terrà una celebrazione eucaristica presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Leonardo D'Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, alla quale seguirà, poco dopo le 20, la presentazione dei lavori di restauro.
L'invito, dunque, è di tornare a varcare la soglia della chiesa di San Benedetto per ritrovare, da fedeli, uno spazio di silenzio e meditazione capace di testimoniare le tradizioni devozionali cittadine e per riappropriarsi di un luogo in cui riconoscersi nell'identità comunitaria.
Il prezioso scrigno attende adesso un intervento di restauro degli interniper restituire, con completezza, la sua storia e il suo variegato apparato decorativo, nella speranza che non venga a mancare il generoso contributo economico dei cittadini coratinie delle imprese del territorio.