Regionali, Fitto candidato presidente? La Lega frena
D'Eramo: «La coalizione troverà un nome adatto»
sabato 21 dicembre 2019
11.11
Cosa stia succedendo nel centrodestra dopo il passo in avanti di Fratelli d'Italia con l'annuncio della candidatura ufficiale a presidente della Regione di Raffaele Fitto non è chiaro.
Soltanto ieri, da Roma, si dava per certa la candidatura di Fitto che avrebbe ricevuto l'avallo della coalizione. Una nota del segretario regionale della Lega, Luigi D'Eramo, però, gela la coalizione e rimescola le carte.
«Sono certo che al momento giusto la nostra coalizione troverà il nome adatto per vincere le prossime elezioni in Puglia, liberando la regione dalla sinistra e da Emiliano» scrive d'Eramo. Forse non è Raffaele Fitto quel "nome giusto"?
La coalizione sembra non essere messa in discussione ma, a quanto pare, non vi è una convergenza totale sul nome del candidato presidente.
«In questi giorni è in atto un intenso confronto per trovare le migliori soluzioni per vincere in tutte le regioni che andranno al voto, nel rispetto delle posizioni di tutti gli alleati e attraverso le scelte che assumeranno insieme e in maniera condivisa i leader nazionali Salvini, Berlusconi e Meloni» scrive d'Eramo.
Una brusca frenata che mette in discussione il nome ufficializzato da Fratelli d'Italia.
Soltanto ieri, da Roma, si dava per certa la candidatura di Fitto che avrebbe ricevuto l'avallo della coalizione. Una nota del segretario regionale della Lega, Luigi D'Eramo, però, gela la coalizione e rimescola le carte.
«Sono certo che al momento giusto la nostra coalizione troverà il nome adatto per vincere le prossime elezioni in Puglia, liberando la regione dalla sinistra e da Emiliano» scrive d'Eramo. Forse non è Raffaele Fitto quel "nome giusto"?
La coalizione sembra non essere messa in discussione ma, a quanto pare, non vi è una convergenza totale sul nome del candidato presidente.
«In questi giorni è in atto un intenso confronto per trovare le migliori soluzioni per vincere in tutte le regioni che andranno al voto, nel rispetto delle posizioni di tutti gli alleati e attraverso le scelte che assumeranno insieme e in maniera condivisa i leader nazionali Salvini, Berlusconi e Meloni» scrive d'Eramo.
Una brusca frenata che mette in discussione il nome ufficializzato da Fratelli d'Italia.