ReD 3.0, Barone: «Reperiti oltre 22 milioni di euro. Ne beneficeranno 3600 famiglie»
Si procederà allo scorrimento della graduatoria dei nuclei famigliari risultati idonei
sabato 3 aprile 2021
«Al termine di una ricognizione effettuata dagli uffici, che ringrazio per l'enorme lavoro, sono stati reperiti oltre 22 milioni di euro da destinare a quei nuclei familiari le cui domande, pur avendo i requisiti e risultando ammesse alla Misura ReD 3.0 II edizione, erano risultate non finanziabili per esaurimento delle risorse economiche. Le famiglie che beneficeranno dello scorrimento della graduatoria sono oltre 3600 su tutto il territorio pugliese». Lo annuncia l'assessora al Welfare Rosa Barone.
Con il secondo Avviso Pubblico per il ReD 3.0, pubblicato a giugno dello scorso anno, era già stata ampliata la platea dei beneficiari e aumentato il contributo erogato, in modo da dare un aiuto concreto alle famiglie in condizione di povertà e fragilità socioeconomica e per venire incontro alla situazione emergenziale in cui tanti nuclei si sono ritrovati in seguito alla pandemia. La misura prevede un'indennità economica mensile di 500 euro a fronte della sottoscrizione del Patto di inclusione e allo svolgimento delle prestazioni da questo previste,
«Purtroppo - continua Barone - viste le tante domande arrivate l'assessorato è stato costretto a sospendere la presentazione delle domande il 30 dicembre 2020 e tante sono state quelle ammissibili ma non finanziabili. Non abbiamo mai smesso di lavorare per queste persone e oggi possiamo dire con orgoglio di aver trovato ulteriori risorse e continueremo a lavorare in questa direzione. Nei prossimi giorni porteremo la delibera in Giunta, poi verrà effettuato riparto delle somme tra gli Ambiti e sottoscrizione dell'atto aggiuntivo tra la Regione e ciascun Ambito».
Con il secondo Avviso Pubblico per il ReD 3.0, pubblicato a giugno dello scorso anno, era già stata ampliata la platea dei beneficiari e aumentato il contributo erogato, in modo da dare un aiuto concreto alle famiglie in condizione di povertà e fragilità socioeconomica e per venire incontro alla situazione emergenziale in cui tanti nuclei si sono ritrovati in seguito alla pandemia. La misura prevede un'indennità economica mensile di 500 euro a fronte della sottoscrizione del Patto di inclusione e allo svolgimento delle prestazioni da questo previste,
«Purtroppo - continua Barone - viste le tante domande arrivate l'assessorato è stato costretto a sospendere la presentazione delle domande il 30 dicembre 2020 e tante sono state quelle ammissibili ma non finanziabili. Non abbiamo mai smesso di lavorare per queste persone e oggi possiamo dire con orgoglio di aver trovato ulteriori risorse e continueremo a lavorare in questa direzione. Nei prossimi giorni porteremo la delibera in Giunta, poi verrà effettuato riparto delle somme tra gli Ambiti e sottoscrizione dell'atto aggiuntivo tra la Regione e ciascun Ambito».