"Recovery Sud" scrive al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Corato tra i 26 componenti della rete di comuni per il Recovery Fund
martedì 3 gennaio 2023
06.30
A margine del discorso a reti unificate del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la rete di comuni "Recovery Sud" (di cui fa parte anche Corato), scrive una lettera ufficiale al Capo dello Stato.
Egregio Presidente,
La ringraziamo per aver fatto riferimento, nel Suo discorso dì fine anno, alla Costituzione e alle ingiustizie determinate dalle differenze tra i diversi territori del nostro Paese.
Le chiediamo di suggerire alle forze politiche del nostro Paese di prevedere, come primo punto della loro agenda politica, misure che possano ridurre queste distanze - su indicatori come la mortalità infantile, la diversa aspettativa di vita, il ricorso a cure mediche fuori regione, il tasso di disoccupazione, l'emigrazione intellettuale, la dotazione infrastrutturale, l'occupazione femminile, la qualità del sistema scolastico e universitario, eccetera - anziché insistere su un progetto di autonomia differenziata che potrà soltanto acuirle.
Le saremmo grati se volesse ricevere la nostra rete di sindaci "Recovery Sud", che per la prima volta nella storia d'Italia sta riunendo amministratori del Mezzogiorno decisi a promuovere un'azione congiunta per il superamento degli storici divari, affermando il valore della coesione nazionale e proponendo soluzioni a partire da un confronto fondato su un'analisi più puntuale dei bisogni dei nostri territori.
Egregio Presidente,
La ringraziamo per aver fatto riferimento, nel Suo discorso dì fine anno, alla Costituzione e alle ingiustizie determinate dalle differenze tra i diversi territori del nostro Paese.
Le chiediamo di suggerire alle forze politiche del nostro Paese di prevedere, come primo punto della loro agenda politica, misure che possano ridurre queste distanze - su indicatori come la mortalità infantile, la diversa aspettativa di vita, il ricorso a cure mediche fuori regione, il tasso di disoccupazione, l'emigrazione intellettuale, la dotazione infrastrutturale, l'occupazione femminile, la qualità del sistema scolastico e universitario, eccetera - anziché insistere su un progetto di autonomia differenziata che potrà soltanto acuirle.
Le saremmo grati se volesse ricevere la nostra rete di sindaci "Recovery Sud", che per la prima volta nella storia d'Italia sta riunendo amministratori del Mezzogiorno decisi a promuovere un'azione congiunta per il superamento degli storici divari, affermando il valore della coesione nazionale e proponendo soluzioni a partire da un confronto fondato su un'analisi più puntuale dei bisogni dei nostri territori.