Rapina al Compro Oro di Corato, confermato il verdetto: assoluzione bis per un 31enne
Dopo il ricorso della Procura, si è pronunciata la Corte d'Appello di Bari, lasciando inalterata la sentenza di primo grado
venerdì 8 dicembre 2023
10.49
È arrivato il verdetto nel processo di secondo grado nato dai tre arresti dopo la rapina ad un Compro Oro di Corato. La Corte d'Appello di Bari, diretta dalla giudice Anna Maria Polemio, ha pronunciato una sentenza assolutoria per le contestazioni che erano state oggetto del ricorso nei riguardi di Domenico Gigante, 30 anni.
L'uomo, residente a Molfetta e difeso dall'avvocato Maurizio Masellis, fu già scagionato in primo grado «per non aver commesso il fatto». Rideterminate, inoltre, le pene per gli altri due imputati, Michele Calabrese, 45enne di Barletta, e Gianfranco Del Rosso, 35enne di Molfetta: entrambi dovranno scontare 3 anni e 4 mesi di reclusione (rispetto ai 4 anni e 2 mesi in primo grado) perché ritenuti responsabili, in concorso, di rapina aggravata e di porto illegale d'arma comune da sparo.
Per l'accusa, infatti, Calabrese e Del Rosso, entrambi tratti in arresto dai militari del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Bari - il primo difeso dall'avvocato Fabrizio Caniglia, il secondo dall'avvocato Michele Salvemini -, l'11 gennaio 2020, a Corato, avrebbero rapinato un esercizio con insegna Compro Oro in via IV novembre, in sella ad un Aprilia Scarabeo 500. I due banditi avrebbero usato una pistola, puntandogliela contro il titolare, mentre Gigante avrebbe avuto il ruolo di complice.
Sarebbe stato lui, secondo gli inquirenti, a rimanere fuori, a far da palo, mentre gli altri due sarebbero entrati per rubare denaro, monili in oro e pietre preziose per un valore di 15mila euro, ma la ricostruzione dell'accusa è apparsa infondata e poco plausibile. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.
L'uomo, residente a Molfetta e difeso dall'avvocato Maurizio Masellis, fu già scagionato in primo grado «per non aver commesso il fatto». Rideterminate, inoltre, le pene per gli altri due imputati, Michele Calabrese, 45enne di Barletta, e Gianfranco Del Rosso, 35enne di Molfetta: entrambi dovranno scontare 3 anni e 4 mesi di reclusione (rispetto ai 4 anni e 2 mesi in primo grado) perché ritenuti responsabili, in concorso, di rapina aggravata e di porto illegale d'arma comune da sparo.
Per l'accusa, infatti, Calabrese e Del Rosso, entrambi tratti in arresto dai militari del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Bari - il primo difeso dall'avvocato Fabrizio Caniglia, il secondo dall'avvocato Michele Salvemini -, l'11 gennaio 2020, a Corato, avrebbero rapinato un esercizio con insegna Compro Oro in via IV novembre, in sella ad un Aprilia Scarabeo 500. I due banditi avrebbero usato una pistola, puntandogliela contro il titolare, mentre Gigante avrebbe avuto il ruolo di complice.
Sarebbe stato lui, secondo gli inquirenti, a rimanere fuori, a far da palo, mentre gli altri due sarebbero entrati per rubare denaro, monili in oro e pietre preziose per un valore di 15mila euro, ma la ricostruzione dell'accusa è apparsa infondata e poco plausibile. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.