Raccontare e raccontarsi, la "Chiamata alle Arti" per dirci cosa stiamo provando

Progetto sociale cittadino ideato da Daniela Maggiulli e Sofia Leuzzi

martedì 24 marzo 2020
Nel periodo di emergenza come quello che stiamo vivendo appare difficile non farsi sopraffare da paure, ansia e preoccupazioni, ma c'è chi, un questa primavera anomala, ha intenzione di far sbocciare il fiore della resistenza e della speranza e di dare nuovo colore alle emozioni di questo tempo aprendosi a nuove opportunità e sperimentazioni.

È così che nasce il progetto sociale cittadino ideato da Daniela Maggiulli e Sofia Leuzzi, in collaborazione con Anpi Corato, Buoncampo, Casa Della Poetessa, Corato Open Space, Presidio Del Libro Corato, Rete Attiva e Tempio Di Serapide.

Un'insegnante e una studentessa universitaria che vedono nell'attualità che stiamo vivendo in un tempo che si è inaspettatamente dilatato, la possibilità di capire più profondamente se stessi, a mettere in discussione il mondo di "prima", a scoprire nuove risorse e possibilità per sognare il mondo di "dopo".

«Da settimane siamo tutti bombardati da notizie sul coronavirus. Ma nel frattempo, come sta cambiando la nostra vita? Come stanno i bambini? - si chiedono Daniela e Sofia - Cosa pensano, dicono e sperano, come reagiscono all'isolamento? E come stanno gli adolescenti, i giovani, gli anziani, i disabili, quelli costretti a stare a casa e quelli costretti ad andare a lavorare, quelli con un genitore anziano lontano, quelli con un figlio all'università fuori… Insomma, come stiamo noi tutti? Cosa stiamo provando?».

Interrogativi che forse non possono trovare immediata risposta, che meritano di aspettare la metabolizzazione di quanto stiamo vivendo e di come la nostra quotidianità sia repentinamente e forzatamente cambiata. «Da un giorno all'altro ci siamo ritrovati chiusi in casa, blindati in un mondo che ci taglia fuori dalla solita routine e dalle solite certezze».

Per questo Daniela e Sofia hanno pensato di elaborare il progetto sociale "Chiamata alle Arti - Corato ti chiede come stai. Puoi dircelo come vuoi", invitando tutti i cittadini, di ogni età e con ogni forma di linguaggio, espressione e creatività, a contribuire con la propria esperienza alla creazione di un contenitore virtuale della nostra memoria storica di questo periodo di emergenza.

Non un concorso ma un progetto sociale cittadino a cui chiunque può partecipare, con un racconto, una pagina di diario, una sceneggiatura, una poesia, un dipinto, una fotografia, una canzone, un'opera d'arte. «La scrittura e l'arte aiutano ad esternare le proprie emozioni, a buttar fuori tutta la tempesta che c'è dentro, a darle un significato attraverso l'uso e la scelta di parole, colori, suoni, trasformando e superando le paure, e concentrandosi in un campo creativo bello e sconfinato come solo scrittura e arte possono offrire».

Regolamento "Chiamata alle ARTI"
Per partecipare con una tua creazione al progetto sociale cittadino "Chiamata alle ARTI" basta inviare entro e non oltre il 25 aprile 2020 la scheda (allegata in fondo all'articolo) compilata in tutte le sue parti e il progetto (opera autentica inedita) in una sola email all'indirizzo: artecorato2020@gmail.com
1. Le opere prodotte devono avere un titolo e una breve descrizione;
2. Non ci sono limiti di lunghezza per le produzioni letterarie;
3. Occorre fornire una o più foto delle installazioni e delle opere grafiche, accompagnate da una breve scheda con illustrazione del progetto e tecnica utilizzata;
4. Le opere saranno raccolte in un contenitore virtuale e pubblicate su una apposita pagina Facebook (