Raccolta rifiuti, azienda privata porta la SANB in tribunale
Ricorso al Tar contro la società che, di fatto, non è ancora operativa
domenica 5 luglio 2020
5.27
I Comuni di Bitonto, Corato, Molfetta, Ruvo di Puglia e Terlizzi, rientranti nell'A.R.0. 1 - Provincia di Bari, e soci della Sanb s.p.a. sono prossimi ad affrontare un processo davanti al Tar Puglia.
Un contenzioso delicatissimo che si svilupperà attorno alla richiesta della società CISA S.p.A. di "annullare tutti i provvedimenti preordinati all'affidamento diretto in favore della società Sanb S.p.A. dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani", come si legge nel verbale della seduta della Giunta comunale di Molfetta.
E che è l'ennesimo caso attorno alla società voluta diversi anni fa dai comuni già citati per gestire in maniera unitaria il ciclo dei rifiuti.
E' il 25 marzo 2020 quando il Commissario ad Acta dell'Aro BA - 1, attraverso una deliberazione, conviene di affidare alla società Sanb, per quindici anni, i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani ma anche lo spazzamento delle strade e ogni altro servizio correlato nei comuni di Bitonto, Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi.
La ragione presto detta: si procede secondo il modello dell"'in house providing", ovvero il modello di organizzazione che la pubblica amministrazione ha modo di adottare attraverso propri organismi, senza ricorrere al libero mercato. Una decisione presa dal Commissario tenuto conto "della presenza di società c.d. "in house" all'interno del territorio dell'ARO (ASIPU dì Corato ed ASM di Molfetta), unitamente agli ottimi risultati tecnici ed economici raggiunti in particolare dall'azienda ASIPU a Corato, a Ruvo di Puglia e Terlizzi, tutti con percentuali superiori al 70% di raccolta differenziata", si apprende ancora dal verbale della seduta della Giunta del Comune di Molfetta.
Ecco, allora, il contenzioso con il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia da parte della società privata che si opera nell'ambito dei rifiuti e del loro recupero.
Un ricorso a cui "i rappresentanti dei Comuni, nella seduta dell'Assemblea dei Soci tenutasi il 19.06.2020" hanno deciso di resistere per la difesa giudiziale della società Sanb. Decisione che nasce dalla constatazione dei benefici che già starebbero arrivando dalla gestione unitaria.
"Tale scelta gestionale garantisce in particolare i benefici dell'economia di scala: i Soci hanno già approvato in sede assembleare il budget economico-finanziario per l'anno 2020 dal quale si desume chiaramente come la Società (Sanb, ndr) sia in grado di portare avanti il Servizio in maniera efficiente, ed emergono le prime economie di scala «che deriveranno dall'avvio del servizio unitario, suscettibili di ulteriore accentuazione via via che si procederà all'omogeneizzazione dei contratti di servizio e all'integrale attuazione delle direttive di piano industriale", si apprende ancora dal verbale della seduta della Giunta del Comune di Molfetta.
L'udienza si terrà nelle prossime settimane.
Un contenzioso delicatissimo che si svilupperà attorno alla richiesta della società CISA S.p.A. di "annullare tutti i provvedimenti preordinati all'affidamento diretto in favore della società Sanb S.p.A. dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani", come si legge nel verbale della seduta della Giunta comunale di Molfetta.
E che è l'ennesimo caso attorno alla società voluta diversi anni fa dai comuni già citati per gestire in maniera unitaria il ciclo dei rifiuti.
E' il 25 marzo 2020 quando il Commissario ad Acta dell'Aro BA - 1, attraverso una deliberazione, conviene di affidare alla società Sanb, per quindici anni, i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani ma anche lo spazzamento delle strade e ogni altro servizio correlato nei comuni di Bitonto, Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi.
La ragione presto detta: si procede secondo il modello dell"'in house providing", ovvero il modello di organizzazione che la pubblica amministrazione ha modo di adottare attraverso propri organismi, senza ricorrere al libero mercato. Una decisione presa dal Commissario tenuto conto "della presenza di società c.d. "in house" all'interno del territorio dell'ARO (ASIPU dì Corato ed ASM di Molfetta), unitamente agli ottimi risultati tecnici ed economici raggiunti in particolare dall'azienda ASIPU a Corato, a Ruvo di Puglia e Terlizzi, tutti con percentuali superiori al 70% di raccolta differenziata", si apprende ancora dal verbale della seduta della Giunta del Comune di Molfetta.
Ecco, allora, il contenzioso con il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia da parte della società privata che si opera nell'ambito dei rifiuti e del loro recupero.
Un ricorso a cui "i rappresentanti dei Comuni, nella seduta dell'Assemblea dei Soci tenutasi il 19.06.2020" hanno deciso di resistere per la difesa giudiziale della società Sanb. Decisione che nasce dalla constatazione dei benefici che già starebbero arrivando dalla gestione unitaria.
"Tale scelta gestionale garantisce in particolare i benefici dell'economia di scala: i Soci hanno già approvato in sede assembleare il budget economico-finanziario per l'anno 2020 dal quale si desume chiaramente come la Società (Sanb, ndr) sia in grado di portare avanti il Servizio in maniera efficiente, ed emergono le prime economie di scala «che deriveranno dall'avvio del servizio unitario, suscettibili di ulteriore accentuazione via via che si procederà all'omogeneizzazione dei contratti di servizio e all'integrale attuazione delle direttive di piano industriale", si apprende ancora dal verbale della seduta della Giunta del Comune di Molfetta.
L'udienza si terrà nelle prossime settimane.