Quando il dolore diventa un gesto d'amore

Al "Bonomo" di Andria donati organi di una donna colpita da emorragia cerebrale

lunedì 17 luglio 2017 13.33
Tutto in poco tempo: apprendere della morte della propria mamma o moglie e decidere di affrontare il dolore compiendo un atto di amore nei confronti della vita. La storia è quella del coraggio e dell'altruismo del marito e del figlio di una signora di 59 anni di Andria. La donna non è sopravvissuta ad un'emorragia cerebrale, i due ieri sera hanno dato il loro consenso alla donazione dei suoi organi.

Durante la notte, sono state prelevate le cornee, il fegato ed i reni dalla signora. Dell'intervento sugli occhi si è occupato l'equipe dell'oftalmologia dell'ospedale.

Il fegato della donna è entrato immediatamente nella rete nazionale dell'urgenza, è arrivato ad Andria un gruppo di sanitari da Bergamo ma il paziente al quale era destinato l'organo è deceduto prima che potesse ricevere il dono, a Palermo una vita è stata invece salvata.

I reni sono stati già impiantanti al Policlinico di Bari, la cui equipe della nefrologia si è occupata del prelievo ad Andria.

Tutte le operazioni sono state coordinate dal gruppo di lavoro dell'anestesia e rianimazione diretto dal dott. Nicola Di Venosa e coordinate dal dott. Giuseppe Vitobello.

Abbiamo scelto di rendere pubblica questa notizia, benché non riguardi strettamente Corato, per lanciare un messaggio di speranza verso tutti coloro che sono in attesa di un trapianto d'organi per poter tornare a condurre una vita serena.

Sono almeno una cinquantina i coratini che soffrono di nefropatie e che si sottopongono a dialisi per sopravvivere, anche per periodi molto lunghi. Un processo gravemente invalidante che costringe il paziente a sottoporsi ad un grande stress fisico e psicologico.

Così come tanti sono i nostri concittadini che necessitano di trapianto di fegato, cuore e cornee ed affidano il loro futuro alla generosità e alla sensibilità di chi, pur dovendo vivere la terribile esperienza del lutto, scelga di acconsentire alla donazione degli organi dei propri congiunti.