Processo disastro ferroviario, controesame dei consulenti tecnici della Procura
Intervengono i difensori di alcuni dei 18 imputati. Prossima udienza il 9 settembre
mercoledì 22 luglio 2020
22.13
Nuova udienza davanti al Tribunale di Trani del processo sul tragico incidente ferroviario della vecchia Bari Nord, che il 12 luglio di 4 anni fa, nella tratta Corato-Andria, costò 23 vittime e 51 feriti.
Anche l'odierna udienza, nell'auditorium dell'oratorio "Sant'Annibale di Francia" di Andria, è stata dedicata al controesame di due consulenti della Procura della Repubblica che nell'ambito delle indagini preliminari svolsero accertamenti sulle cause del disastro. Ad interrogarli i difensori di alcuni dei 18 imputati.
Il controesame, già iniziato nelle scorse udienze, si competerà il 9 settembre, data a cui è stato aggiornato il dibattimento, che proseguirà sempre nell'auditorium della parrocchia Santa Maria Addolorata delle Croci di Andria per garantire le misure di distanziamento sociale anticoronavirus.
Tra i difensori che hanno preso la parola oggi, l'avvocato Michele Vaira, coodifensore di del dirigente di Ferrotramviaria Spa Giulio Roselli. Ad avviso del legale non è stato il vetusto sistema del blocco telefonico la vera causa dell'incidente ferroviario né l'aver fatto partire un treno bis (denominazione che si dà ai treni supplementari rispetto a quelli ordinari) prima di quello normale."
Secondo Vaira il fatto che il sistema del blocco telefonico è obsoleto non equivale a dire che sia illecito.
Anche l'odierna udienza, nell'auditorium dell'oratorio "Sant'Annibale di Francia" di Andria, è stata dedicata al controesame di due consulenti della Procura della Repubblica che nell'ambito delle indagini preliminari svolsero accertamenti sulle cause del disastro. Ad interrogarli i difensori di alcuni dei 18 imputati.
Il controesame, già iniziato nelle scorse udienze, si competerà il 9 settembre, data a cui è stato aggiornato il dibattimento, che proseguirà sempre nell'auditorium della parrocchia Santa Maria Addolorata delle Croci di Andria per garantire le misure di distanziamento sociale anticoronavirus.
Tra i difensori che hanno preso la parola oggi, l'avvocato Michele Vaira, coodifensore di del dirigente di Ferrotramviaria Spa Giulio Roselli. Ad avviso del legale non è stato il vetusto sistema del blocco telefonico la vera causa dell'incidente ferroviario né l'aver fatto partire un treno bis (denominazione che si dà ai treni supplementari rispetto a quelli ordinari) prima di quello normale."
Secondo Vaira il fatto che il sistema del blocco telefonico è obsoleto non equivale a dire che sia illecito.