Primarie PD, APE ufficializza il sostegno a Michele Emiliano
L'endorsement dell'associazione Progresso Etico
giovedì 27 aprile 2017
In vista delle primarie per l'elezione del nuovo segretario nazionale del Partito Democratico per le quali si voterà anche a Corato il prossimo 30 aprile, l'associazione Progresso Etico, che esprime un consigliere comunale nella persona del dott. Paolo Loizzo, ha inteso ufficializzare il proprio sostegno al candidato alla segreteria Michele Emiliano.
Di seguito le motivazioni a sostegno della candidatura di Emiliano.
L'Associazione Progresso Etico intende proseguire il suo impegno, iniziato nelle scorse primarie per le Regionali e proseguite nei recenti Referendum del 2016, sostenendo nuovamente il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano questa volta in lizza per la carica di segretario nazionale del Partito Democratico.
Riteniamo che Michele Emiliano, già da noi sostenuto nella campagna elettorale per la presidenza della Regione Puglia, rappresenti una reale occasione per il nostro paese e la nostra economia.
Condividiamo le intenzioni del Presidente, quando espone le sua mozione programmatica, asserendo che occorre:
"ricollocare i diritti sociali e civili e il bene comune, al centro di un nuovo discorso sulla democrazia e sulla cittadinanza … ed affrontare le diseguaglianze e le troppe ingiustizie sociali. Tutto questo deve prendere corpo, in un nuovo progetto di coesione sociale e nazionale che dev'essere il principale riferimento della società italiana a cui tutti sono invitati a partecipare. Un nuovo progetto di coesione nazionale e sociale è il grande tema da cui ripartire, su cui rifondarci e su cui ricostruire l'identità del Partito Democratico"
Condividiamo le parole di Michele Emiliano quando asserisce:
"Noi non siamo nati per essere il partito dell'establishment, come spesso ci vede il nostro popolo, snaturando la nostra identità. Noi dobbiamo essere il partito della militanza, della strada, del generoso e appassionato attivismo politico, dei circoli aperti al volontariato e all'impegno sociale di tante ragazze e ragazzi, il partito dove formarsi, pensare insieme, essere un cervello collettivo che prende le decisioni importanti: il partito della partecipazione democratica.
Dobbiamo essere noi, il partito di chi non viene ascoltato, di chi si sente solo e senza protezione, a ricucire il tessuto sociale che si è lacerato per scrivere un nuovo patto nazionale, di unità e convivenza, di crescita per tutto il popolo italiano.
Dobbiamo essere noi, il Partito Democratico, il partito della solidarietà e del lavoro, teso a svolgere una funzione di inclusione sociale contro l'esclusione dei più deboli, dei più fragili, dei disoccupati, dei precari, di minori, stranieri, portatori di disabilità. In questi anni invece, il Partito Democratico ha perduto la connessione sentimentale con il suo popolo, indispensabile alla costruzione di una visione di cambiamento coerente con le condizioni del paese reale, e con le sue domande di giustizia sociale.
Noi adesso, dobbiamo ricostruire questa casa comune, per unire un Paese diviso. Lo dobbiamo fare rimettendo al centro il tema della partecipazione democratica, nel Paese e nel Partito, laddove partecipare non vuol dire solo esercitare il voto, o prendere una tessera che non da diritto a nessuna reale discussione e decisione. Ma bensì, essere protagonisti della vita politica, economica, sociale e culturale del Paese, per contribuire alle decisioni importanti. Dal 2009 ad oggi abbiamo dimezzato il numero di iscritti, da 800 mila a 400 mila del 2016. Qualcosa non quadra.
Partecipazione vuol dire passare dall'io al noi, essere un partito di popolo, aperto alla società, al civismo, alla partecipazione dei cittadini. E tutto questo attiene alla necessità di riconnettere la politica alle istituzioni, di riattivare i cosiddetti corpi intermedi, rispettandone la piena autonomia, di investire sul concetto di responsabilità sociale".
APE identificando con Michele Emiliano l'obiettivo comune di passare attraverso un'azione politica, dall'approccio forte e deciso, con cui cercare di ottenere risultati importanti per la nostra nazione ed il nostro territorio, invita i suoi sostenitori a votare per Michele Emiliano alle primarie per la carica di segretario nazionale del Partito Democratico.
Di seguito le motivazioni a sostegno della candidatura di Emiliano.
L'Associazione Progresso Etico intende proseguire il suo impegno, iniziato nelle scorse primarie per le Regionali e proseguite nei recenti Referendum del 2016, sostenendo nuovamente il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano questa volta in lizza per la carica di segretario nazionale del Partito Democratico.
Riteniamo che Michele Emiliano, già da noi sostenuto nella campagna elettorale per la presidenza della Regione Puglia, rappresenti una reale occasione per il nostro paese e la nostra economia.
Condividiamo le intenzioni del Presidente, quando espone le sua mozione programmatica, asserendo che occorre:
"ricollocare i diritti sociali e civili e il bene comune, al centro di un nuovo discorso sulla democrazia e sulla cittadinanza … ed affrontare le diseguaglianze e le troppe ingiustizie sociali. Tutto questo deve prendere corpo, in un nuovo progetto di coesione sociale e nazionale che dev'essere il principale riferimento della società italiana a cui tutti sono invitati a partecipare. Un nuovo progetto di coesione nazionale e sociale è il grande tema da cui ripartire, su cui rifondarci e su cui ricostruire l'identità del Partito Democratico"
Condividiamo le parole di Michele Emiliano quando asserisce:
"Noi non siamo nati per essere il partito dell'establishment, come spesso ci vede il nostro popolo, snaturando la nostra identità. Noi dobbiamo essere il partito della militanza, della strada, del generoso e appassionato attivismo politico, dei circoli aperti al volontariato e all'impegno sociale di tante ragazze e ragazzi, il partito dove formarsi, pensare insieme, essere un cervello collettivo che prende le decisioni importanti: il partito della partecipazione democratica.
Dobbiamo essere noi, il partito di chi non viene ascoltato, di chi si sente solo e senza protezione, a ricucire il tessuto sociale che si è lacerato per scrivere un nuovo patto nazionale, di unità e convivenza, di crescita per tutto il popolo italiano.
Dobbiamo essere noi, il Partito Democratico, il partito della solidarietà e del lavoro, teso a svolgere una funzione di inclusione sociale contro l'esclusione dei più deboli, dei più fragili, dei disoccupati, dei precari, di minori, stranieri, portatori di disabilità. In questi anni invece, il Partito Democratico ha perduto la connessione sentimentale con il suo popolo, indispensabile alla costruzione di una visione di cambiamento coerente con le condizioni del paese reale, e con le sue domande di giustizia sociale.
Noi adesso, dobbiamo ricostruire questa casa comune, per unire un Paese diviso. Lo dobbiamo fare rimettendo al centro il tema della partecipazione democratica, nel Paese e nel Partito, laddove partecipare non vuol dire solo esercitare il voto, o prendere una tessera che non da diritto a nessuna reale discussione e decisione. Ma bensì, essere protagonisti della vita politica, economica, sociale e culturale del Paese, per contribuire alle decisioni importanti. Dal 2009 ad oggi abbiamo dimezzato il numero di iscritti, da 800 mila a 400 mila del 2016. Qualcosa non quadra.
Partecipazione vuol dire passare dall'io al noi, essere un partito di popolo, aperto alla società, al civismo, alla partecipazione dei cittadini. E tutto questo attiene alla necessità di riconnettere la politica alle istituzioni, di riattivare i cosiddetti corpi intermedi, rispettandone la piena autonomia, di investire sul concetto di responsabilità sociale".
APE identificando con Michele Emiliano l'obiettivo comune di passare attraverso un'azione politica, dall'approccio forte e deciso, con cui cercare di ottenere risultati importanti per la nostra nazione ed il nostro territorio, invita i suoi sostenitori a votare per Michele Emiliano alle primarie per la carica di segretario nazionale del Partito Democratico.