Prevenzione alla violenza sulle donne: promossa la mostra "Com'eri vestita"
Iniziativa dell'Osservatorio Giulia e Rossella centro antiviolenza e dell'Ambito territoriale
martedì 19 aprile 2022
19.45
L'Osservatorio Giulia e Rossella centro antiviolenza e l'Ambito territoriale Corato-Ruvo-Terlizzi ha promosso una mostra itinerante "Com'eri vestita", con l'obiettivo di sensibilizzare la comunità alla prevenzione del fenomeno della violenza nei confronti delle donne, con particolare attenzione agli abusi sessualiè lieta di presentare alla cittadinanza la mostra itinerante "Com'eri vestita". Volu
Si tratta di un progetto che nasce nel 2013 da parte di Jen Brockman, direttrice del Centro per la prevenzione e formazione sessuale di Kansas, e di Mary A. Wyandt-Hiebert, responsabile di tutte le iniziative di programmazione presso il Centro di educazione contro gli stupri dell'Università dell'Arkansas e diffuso in Italia grazie al lavoro dell'associazione "Libere Sinergie", che ne propone un adattamento al contesto socio culturale del nostro Paese e portata in Puglia dall'associazione "Sud-est donne". L'idea alla base del lavoro è quella di sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne e smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti. Da qui il titolo emblematico "Com'eri vestita?".
L'inaugurazione dell'evento, fortemente voluto dall'amministrazione e dall'assessore alle politiche sociali Felice Addario, avrà luogo giovedì 21 aprile dalle ore 17 alle 19 a Corato, nel Chiostro del Palazzo di Città, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni di tutti i Comuni dell'Ambito territoriale. Resterà aperta gratuitamente al pubblico nei giorni 22 e 23 dalle 10 alle 12.
«Bisogna essere in grado di suscitare delle reazioni, all'interno dello spazio della mostra, simili a quelle riportate. "Ho questi indumenti appesi nel mio armadio!" oppure "ero vestita così questa settimana". In tale contesto si rendono evidenti gli stereotipi che inducono a pensare che eliminando alcuni indumenti dagli armadi o evitando di indossarli le donne possano automaticamente eliminare la violenza sessuale» ha sottolineato Brockman. «Non è l'abito che si ha indosso che causa una violenza sessuale ma è una persona a causare il danno. Essere in grado di donare serenità alle vittime e suscitare maggiore consapevolezza nel pubblico e nella comunità è la vera motivazione del progetto» ha aggiunto.
L'Ambito territoriale e i Centri Antiviolenza coinvolgeranno gli istituti di scuola secondaria di secondo grado dei comuni di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi, con l'intento di sensibilizzare gli studenti sul tema della violenza di genere e avviare dunque momenti di riflessione, approfondimento e discussione con i gruppi classe coinvolti.
Si tratta di un progetto che nasce nel 2013 da parte di Jen Brockman, direttrice del Centro per la prevenzione e formazione sessuale di Kansas, e di Mary A. Wyandt-Hiebert, responsabile di tutte le iniziative di programmazione presso il Centro di educazione contro gli stupri dell'Università dell'Arkansas e diffuso in Italia grazie al lavoro dell'associazione "Libere Sinergie", che ne propone un adattamento al contesto socio culturale del nostro Paese e portata in Puglia dall'associazione "Sud-est donne". L'idea alla base del lavoro è quella di sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne e smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti. Da qui il titolo emblematico "Com'eri vestita?".
L'inaugurazione dell'evento, fortemente voluto dall'amministrazione e dall'assessore alle politiche sociali Felice Addario, avrà luogo giovedì 21 aprile dalle ore 17 alle 19 a Corato, nel Chiostro del Palazzo di Città, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni di tutti i Comuni dell'Ambito territoriale. Resterà aperta gratuitamente al pubblico nei giorni 22 e 23 dalle 10 alle 12.
«Bisogna essere in grado di suscitare delle reazioni, all'interno dello spazio della mostra, simili a quelle riportate. "Ho questi indumenti appesi nel mio armadio!" oppure "ero vestita così questa settimana". In tale contesto si rendono evidenti gli stereotipi che inducono a pensare che eliminando alcuni indumenti dagli armadi o evitando di indossarli le donne possano automaticamente eliminare la violenza sessuale» ha sottolineato Brockman. «Non è l'abito che si ha indosso che causa una violenza sessuale ma è una persona a causare il danno. Essere in grado di donare serenità alle vittime e suscitare maggiore consapevolezza nel pubblico e nella comunità è la vera motivazione del progetto» ha aggiunto.
L'Ambito territoriale e i Centri Antiviolenza coinvolgeranno gli istituti di scuola secondaria di secondo grado dei comuni di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi, con l'intento di sensibilizzare gli studenti sul tema della violenza di genere e avviare dunque momenti di riflessione, approfondimento e discussione con i gruppi classe coinvolti.