Perse le tracce di un militare coratino: ultimo avvistamento sul treno per Nizza
Da due mesi non si hanno più sue notizie
venerdì 9 dicembre 2016
9.24
Sono passati due mesi dall'8 ottobre, data in cui i genitori di Roberto Soperga erano atterrati all'aeroporto di Treviso come spesso facevano, per fare visita a loro figlio, militare di 38 anni in servizio da diversi anni a Venezia.
Quel giorno hanno atteso invano che loro figlio andasse a prenderli dall'aeroporto. Il padre del militare, Luigi Soperga, ha provato a contattare suo figlio chiamandolo al cellulare che, però, è risultato spento.
Intanto l'altro figlio faceva sapere di essere stato contattato dalla caserma nella quale prestava servizio Roberto perché non si era recato a lavoro e non si avevano notizie di lui.
Due giorni dopo, il 10 ottobre, i Carabinieri hanno fatto visionare ai familiari di Roberto Soperga un filmato nel quale si vedeva chiaramente che il militare aveva un trolley ed era salito su un treno che lo avrebbe portato a Nizza. Perchè a Nizza?
Queste sono le ultime informazioni che si hanno circa gli spostamenti di Roberto. I genitori si sono rivolti alle forze dell'ordine e al programma televisivo Chi l'ha visto? affinché li aiutino a ritrovare il figlio.
«Stiamo vivendo un incubo» hanno detto i genitori ai microfoni di Gian Vito Cafaro, lanciando un appello al figlio chiedendo di farsi sentire.
Quel giorno hanno atteso invano che loro figlio andasse a prenderli dall'aeroporto. Il padre del militare, Luigi Soperga, ha provato a contattare suo figlio chiamandolo al cellulare che, però, è risultato spento.
Intanto l'altro figlio faceva sapere di essere stato contattato dalla caserma nella quale prestava servizio Roberto perché non si era recato a lavoro e non si avevano notizie di lui.
Due giorni dopo, il 10 ottobre, i Carabinieri hanno fatto visionare ai familiari di Roberto Soperga un filmato nel quale si vedeva chiaramente che il militare aveva un trolley ed era salito su un treno che lo avrebbe portato a Nizza. Perchè a Nizza?
Queste sono le ultime informazioni che si hanno circa gli spostamenti di Roberto. I genitori si sono rivolti alle forze dell'ordine e al programma televisivo Chi l'ha visto? affinché li aiutino a ritrovare il figlio.
«Stiamo vivendo un incubo» hanno detto i genitori ai microfoni di Gian Vito Cafaro, lanciando un appello al figlio chiedendo di farsi sentire.