Perquisizione nel laboratorio analisi, l'azienda: «Non analizziamo rifiuti speciali»
I chiarimenti del legale della ditta
martedì 22 ottobre 2019
16.55
In merito alla notizia diffusa nei giorni scorsi dal nostro portale relativa ad una operazione della Guardia Costiera che ha riguardato anche un laboratorio analisi presente nella città di Corato, l'avvocato Diego Lopedota che rappresenta i titolari del laboratorio in cui gli uomini della Guardia Costiera ha svolto la perquisizione riferisce quanto segue.
«Lungi dal voler sollevare censure alla attività investigativa della Magistratura tranese azionata con l'ausilio della Guardia Costiera, invero inspirata al bene superiore della tutela della collettività e dell'interesse comune, mi preme, però, evidenziare che, allo stato, ove mai l'ipotesi di reato contestata alla mia assistita corrispondesse a quella ricostruita nel citato articolo, si precisa sin da ora che la medesima società è totalmente estranea alle ipotesi di cui all'articolo atteso che la stessa non opera attività di analisi su rifiuti speciali, né ha mai eseguito per tale "nota azienda di scavi di Trani" alcuna attività di alterazione di risultati su campioni e rifiuti, né ha mai contribuito con la propria attività, totalmente differente da quella indicata e supposta nell'articolo, a "camuffare" come "stabilizzato inerte" rifiuti speciali».
«Lungi dal voler sollevare censure alla attività investigativa della Magistratura tranese azionata con l'ausilio della Guardia Costiera, invero inspirata al bene superiore della tutela della collettività e dell'interesse comune, mi preme, però, evidenziare che, allo stato, ove mai l'ipotesi di reato contestata alla mia assistita corrispondesse a quella ricostruita nel citato articolo, si precisa sin da ora che la medesima società è totalmente estranea alle ipotesi di cui all'articolo atteso che la stessa non opera attività di analisi su rifiuti speciali, né ha mai eseguito per tale "nota azienda di scavi di Trani" alcuna attività di alterazione di risultati su campioni e rifiuti, né ha mai contribuito con la propria attività, totalmente differente da quella indicata e supposta nell'articolo, a "camuffare" come "stabilizzato inerte" rifiuti speciali».