Pendolaria e Ferrotramviaria, Legambiente Corato: "Situazione critica su vari fronti"

Il circolo "Angelo Vassallo" interviene in merito allo stato dei lavori della tratta ferroviaria e alla situazione dei trasporti nel territorio

lunedì 14 febbraio 2022
Si è parlato della situazione trasporti in Puglia e della tratta ferroviaria di Ferrotramviaria che collega l'area metropolitana di Bari con Barletta nel corso della presentazione del report annuale Pendolaria di Legambiente. A sollevare la questione in merito al nostro territorio il presidente di Legambiente Puglia, Ruggero Ronzulli, che aveva così commentato: "La Puglia – ha commentato Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia – deve risolvere le criticità che da troppi anni hanno in ostaggio i pendolari e i cittadini, come la lentezza dei lavori della tratta Corato-Andria, che risulta ancora chiusa dopo cinque anni e mezzo dal tragico incidente del 2016 che causò 23 morti." (Qui l'articolo completo e i dati del report Pendolaria).

E sulla tratta Corato-Barletta interviene anche la sezione cittadina di Legambiente, il circolo di Corato "Angelo Vassallo", ricordando la sua attività e mobilitazione per mantenere alta l'attenzione sulla questione Bari-Nord.

"Si ricorda, a tal proposito, - scrive il circolo cittadino - che il "Grande Progetto" denominato "Adeguamento ferroviario dell'Area Metropolitana Nord Barese", di cui la Ferrotramviaria S.p.A. è Soggetto Attuatore, prevede il raddoppio per 13 km del binario sulla tratta Corato – Barletta; l'interramento della ferrovia nell'abitato di Andria per 2,9 km; la realizzazione di parcheggi di scambio intermodali dislocati in prossimità di stazioni/fermate ferroviarie che offriranno posti auto; l'eliminazione di 13 passaggi a livello e l'interconnessione con la Rete Ferroviaria Italiana nelle stazioni di Bari centrale e Barletta.

Tale "Grande Progetto" è stato originariamente finanziato dall'Asse V del PO FESR Puglia 2007-2013 ed in seguito dal Programma Operativo (PO) Puglia 2014-2020, un ulteriore dilazione di 7 anni per il completamento dei lavori. Per le regole di rendicontazione vigenti a livello comunitario, i lavori dovranno essere pertanto completamente ultimati e rendicontati entro dicembre 2023.

Siamo realmente preoccupati e sconfortati – comunicano dal Direttivo del Circolo – sono anni che il termine ultimo dei lavori viene continuamente spostato in avanti, con disagi gravi e prolungati per i pendolari. Sono all'ordine del giorno ritardi, soppressioni, problemi ai passaggi a livello.

Si fa un gran parlare, anche nella nostra città, di mobilità sostenibile, ma manca ancora un intervento istituzionale forte che richiami Ferrotramviaria e Regione alle loro diverse responsabilità. A questo si è di recente aggiunto anche un aumento delle tariffe, a cui non consegue un tangibile miglioramento del servizio offerto. Resta anche la problematica connessa con il mancato controllo a bordo del Green Pass, come invece previsto dalle disposizioni nazionali. Infine, ricordiamo che il potenziamento del trasporto ferroviario è imprescindibile se si vuole ridurre quello su gomma, a più alto impatto ambientale. Per questo, la situazione resta critica su vari fronti".