Patto territoriale Nord Barese Ofantino, quale destino per i lavoratori?
Nella nota della CGIL e Filcams la preoccupazione per le sorti del sodalizio intercomunale
sabato 20 maggio 2017
10.37
In una nota di CGIL e Filcams la preoccupazione sul destino dei lavoratori del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino, al quale aderisce anche il Comune di Corato, che ormai sembrerebbe destinato alla chiusura, dopo il mancato rinnovo dell'adesione di parecchi comuni che vi aderivano.
Leggiamo quasi quotidianamente sulle pagine dei giornali della sopravvivenza o della morte, meglio per noi sarebbe "del rilancio" del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino o Agenzia per l'occupazione e lo sviluppo dell'Area nord barese Ofantina, con sede a Barletta.
Da tempo se ne discute, tant'è che il sindacato Cgil e la categoria della Filcams hanno richiesto e sono in attesa di un incontro con il Presidente della Provincia Bat, Nicola Giorgino e con il Presidente dell'Agenzia, Paolo Marrano (Sindaco di Margherita di Savoia) a sostegno dell'Agenzia e per la salvaguardia occupazionale e delle competenze e professionalità presenti, circa 22 dipendenti.
Ad oggi purtroppo, registriamo un'assenza delle istituzioni nel voler assumere impegni ben precisi per il rilancio del Patto Territoriale, essendo al momento l'unico strumento di governance territoriale in grado di programmare e intercettare risorse comunitarie e proporre progetti rivenienti dai Fondi Europei FESR alle amministrazioni comunali, forti delle esperienze di questi anni, che ha utilizzato importanti risorse tese alla la valorizzazione, sviluppo e coesione del nostro territorio.
Si ha invece, la sensazione che oramai il "frutto non ha più succo!" e pertanto meglio sarebbe chiudere e mandare a casa i lavoratori, dopo circa 20 anni di attività prestata al servizio della comunità territoriale e dopo aver acquisito professionalità e competenze adeguate per poter essere, sicuramente, riutilizzati per il rilancio dell'Agenzia medesima che, per l'appunto, è nata per l'occupazione e lo sviluppo e perché no anche dall'Ente Provincia (svuotato di risorse umane ed economiche dalla inadeguata riforma Del Rio che invece viene rilanciato dalla nostra Carta Costituzionale al servizio dei cittadini).
Il sindacato, la Cgil fa appello a tutti i Sindaci del territorio, fondatori di questo importante progetto per lo sviluppo dell'Area Nord Barese Ofantina, in prospettiva della nata sesta provincia pugliese di Barletta Andria Trani ed in primis al suo Presidente, Nicola Giorgino ed a tutti i Sindaci dei Comuni aderenti, facenti parte del Consiglio Provinciale per far sentire il loro sostegno fattivo alla salvaguardia dei livelli occupazionali ed al rilancio di questo importante strumento di cooperazione e sostegno delle politiche di investimento comunitarie per lo sviluppo e la coesione del territorio e per rilanciare quel processo di governance territoriale essenziale per lo sviluppo della nostra Provincia.
Leggiamo quasi quotidianamente sulle pagine dei giornali della sopravvivenza o della morte, meglio per noi sarebbe "del rilancio" del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino o Agenzia per l'occupazione e lo sviluppo dell'Area nord barese Ofantina, con sede a Barletta.
Da tempo se ne discute, tant'è che il sindacato Cgil e la categoria della Filcams hanno richiesto e sono in attesa di un incontro con il Presidente della Provincia Bat, Nicola Giorgino e con il Presidente dell'Agenzia, Paolo Marrano (Sindaco di Margherita di Savoia) a sostegno dell'Agenzia e per la salvaguardia occupazionale e delle competenze e professionalità presenti, circa 22 dipendenti.
Ad oggi purtroppo, registriamo un'assenza delle istituzioni nel voler assumere impegni ben precisi per il rilancio del Patto Territoriale, essendo al momento l'unico strumento di governance territoriale in grado di programmare e intercettare risorse comunitarie e proporre progetti rivenienti dai Fondi Europei FESR alle amministrazioni comunali, forti delle esperienze di questi anni, che ha utilizzato importanti risorse tese alla la valorizzazione, sviluppo e coesione del nostro territorio.
Si ha invece, la sensazione che oramai il "frutto non ha più succo!" e pertanto meglio sarebbe chiudere e mandare a casa i lavoratori, dopo circa 20 anni di attività prestata al servizio della comunità territoriale e dopo aver acquisito professionalità e competenze adeguate per poter essere, sicuramente, riutilizzati per il rilancio dell'Agenzia medesima che, per l'appunto, è nata per l'occupazione e lo sviluppo e perché no anche dall'Ente Provincia (svuotato di risorse umane ed economiche dalla inadeguata riforma Del Rio che invece viene rilanciato dalla nostra Carta Costituzionale al servizio dei cittadini).
Il sindacato, la Cgil fa appello a tutti i Sindaci del territorio, fondatori di questo importante progetto per lo sviluppo dell'Area Nord Barese Ofantina, in prospettiva della nata sesta provincia pugliese di Barletta Andria Trani ed in primis al suo Presidente, Nicola Giorgino ed a tutti i Sindaci dei Comuni aderenti, facenti parte del Consiglio Provinciale per far sentire il loro sostegno fattivo alla salvaguardia dei livelli occupazionali ed al rilancio di questo importante strumento di cooperazione e sostegno delle politiche di investimento comunitarie per lo sviluppo e la coesione del territorio e per rilanciare quel processo di governance territoriale essenziale per lo sviluppo della nostra Provincia.