Palazzo Gioia, il Comune perde il ricorso in Consiglio di Stato e la proprietà dell'immobile
La lunga vicenda giudiziaria vede il Comune soccombere
lunedì 30 luglio 2018
15.44
Palazzo Gioia torna nella disponibilità del sig. Giovanni Roberto, colui che in origine lo aveva acquisito.
È questo in sostanza l'epilogo di una lunghissima vicenda giudiziaria che si è conclusa con la pronuncia da parte del Consiglio di Stato lo scorso 7 giugno. Le motivazioni della sentenza sono state pubblicate oggi e vedono soccombere nel procedimento giudiziario il Comune di Corato.
Il Comune, dunque, per effetto della sentenza del Consiglio di Stato, perde la proprietà di Palazzo Gioia, oggetto di lunghi e dispendiosi lavori di restauro che lo hanno reso "Casa della Cultura" della città di Corato.
Il giorno immediatamente precedente all'inaugurazione del palazzo, il 2 dicembre del 2016, la sezione terza del Tar Puglia si era pronunciata in merito al ricorso proposto dal sig. Giovanni Roberto contro il Comune di Corato per l'annullamento della delibera di consiglio comunale del 2010 che determinava l'esercizio del diritto di prelazione su Palazzo Gioia, essendo esso un immobile di interesse storico.
I difensori del sig. Roberto sollevarono alcune eccesioni sui termini con cui il consiglio comunale aveva rettificato le motivazioni dell'esercizio del diritto di prelazione sull'immobile, ritenute in prima battuta sempre dalla giustizia amministrativa, troppo generiche.
Eccezione accolta dai giudici del TAR, giacchè una nuova delibera di consiglio comunale per l'esercizio della prelazione è stata adottata oltre i 60 giorni definiti per legge.
Il Comune di Corato, che nel giudizio dinanzi al TAR non aveva preso parte, ha impugnato la sentenza dinanzi al Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso.
È possibile consultare la sentenza cliccando QUI
.
È questo in sostanza l'epilogo di una lunghissima vicenda giudiziaria che si è conclusa con la pronuncia da parte del Consiglio di Stato lo scorso 7 giugno. Le motivazioni della sentenza sono state pubblicate oggi e vedono soccombere nel procedimento giudiziario il Comune di Corato.
Il Comune, dunque, per effetto della sentenza del Consiglio di Stato, perde la proprietà di Palazzo Gioia, oggetto di lunghi e dispendiosi lavori di restauro che lo hanno reso "Casa della Cultura" della città di Corato.
Il giorno immediatamente precedente all'inaugurazione del palazzo, il 2 dicembre del 2016, la sezione terza del Tar Puglia si era pronunciata in merito al ricorso proposto dal sig. Giovanni Roberto contro il Comune di Corato per l'annullamento della delibera di consiglio comunale del 2010 che determinava l'esercizio del diritto di prelazione su Palazzo Gioia, essendo esso un immobile di interesse storico.
I difensori del sig. Roberto sollevarono alcune eccesioni sui termini con cui il consiglio comunale aveva rettificato le motivazioni dell'esercizio del diritto di prelazione sull'immobile, ritenute in prima battuta sempre dalla giustizia amministrativa, troppo generiche.
Eccezione accolta dai giudici del TAR, giacchè una nuova delibera di consiglio comunale per l'esercizio della prelazione è stata adottata oltre i 60 giorni definiti per legge.
Il Comune di Corato, che nel giudizio dinanzi al TAR non aveva preso parte, ha impugnato la sentenza dinanzi al Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso.
È possibile consultare la sentenza cliccando QUI
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