Palazzetto dello sport: c'è chi ringrazia e c'è chi recrimina
Da ieri si è ripreso a giocare a porte aperte
venerdì 1 febbraio 2019
21.12
Da ieri il Palazzetto dello Sport di Corato è tornato ad essere aperto ai tanti tifosi che seguono le tante squadre che al suo interno disputano i campionati. Dopo alcuni mesi di "chiusura forzata", dovuta a lavori di adeguamento per renderlo agibile al pubblico, e dopo tutti i disagi che ciò ha comportato, l'As Basket Corato ha disputato la gara interna contro il Nardò dinanzi al pubblico amico. Una partita fortunata, visto il successo dei ragazzi di coach Verile.
Il pubblico è stato certamente il sesto uomo in campo per i cestisti coratini, galvanizzato dal supporto dei tifosi. Ed è per questo che i vertici dell'As Basket Corato hanno ritenuto di ringraziare pubblicamente la commissaria Riflesso per essersi interessata alla risoluzione dei problemi del Palazzetto. «Abbiamo dovuto stringere veramente i denti per quasi tre mesi migrando nella vicina Ruvo. Ciò ha totalmente destabilizzato l'ambiente societario e soprattutto la squadra, ed i nostri tifosi se ne sono accorti vedendo risultati sportivi non proprio brillanti. Il brutto periodo è passato; finalmente siamo tornati a casa. È agli occhi di tutti che il risultato di ieri sera (vittoria contro Nardò) sia anche dovuto ad aver giocato nel nostro Pala Losito. Per tale motivo, ringrazio pubblicamente il Commissario Straordinario: non perché abbia fatto qualcosa a favore della nostra società piuttosto che di un'altra. Ma perché con tempi serratissimi si è dedicata interamente alla causa palazzetto, concludendo finalmente il 31 gennaio anche il complesso iter burocratico» ha affermato il presidente dell'As Basket Marulli.
Se la squadra del presidente Marulli ha potuto disputare la partita di campionato dinanzi ai tifosi, ciò non è stato possibile il giorno prima per i cestisti della Nuova Matteotti Corato. E, se da un lato Marulli ha sentito l'esigenza di ringraziare il commissario prefettizio e quanti hanno lavorato per consentire lo svolgimento della partita a porte aperte, dall'altro la presidente della Nuova Matteotti Corato Grazia Balducci ha ribadito quei dubbi che sollevò davanti ai giornalisti qualche settimana fa.
«Magicamente stamattina le autorizzazioni sono arrivate in tempo permettendo di disputare la partita a porte aperte» ha riferito Balducci. Se, nella sera precedente, non era stato possibile disputare la partita del campionato di serie D a porte aperte, l'As Basket è stata più fortunata: le autorizzazioni sono arrivate in tempo per la partita.
In un passaggio della dichiarazione di Grazia Balducci, però, emerge un particolare un po' strano. Stando a quanto riferito dalla dirigente della NMC da qualche giorno nell'ambiente circolava la voce secondo la quale la partita tra As Basket Corato e Nardò si sarebbe svolta dinanzi al pubblico. «Una penalizzazione» secondo Balducci diretta proprio alla società a lei presieduta.
«La Nuova Matteotti è stata penalizzata, perché? Forse svolgiamo troppo bene il nostro lavoro? Sono indignata per quanto accaduto e sconcertata, ma non voglio demordere per essere da esempio agli iscritti perché contro gli abusi e i soprusi bisogna combattere e alzare la voce. La Nuova Matteotti non ci sta a questo modo di condurre la cosa pubblica».
Per la prima volta anche un partito politico si inserisce nella vicenda. È il partito di Sinistra Italiana attraverso la nota che di seguito pubblichiamo.
«Tra le tante eredità lasciate alla città dall' ex Sindaco Mazzilli, strade comunali dissestate, personale comunale ridotto al lumicino, nessuna casa popolare, assunzioni senza regole in ASIPU, periferie abbandonate vi sono anche le strutture sportive mal tenute oltre che carenti. Siamo a tre mesi di distanza da quando il nostro Palazzetto dello Sport Comunale ed il campo sportivo non possono essere utilizzati dalle associazioni sportive di basket, pallavolo e calcio e ancora nulla sembra essere all'orizzonte.
Raccogliamo il grido di preoccupazione misto a sconforto e demoralizzazione di tutte le associazioni sportive.
L'erede Commissario Prefettizio sembra essere sordo alle numerose istanze di giocare con la presenza del pubblico ora che la situazione sembra essere, almeno apparentemente riassestata. Corato sportiva non può continuare a sopportare danni sia dal punto di vista sportivo che da quello socio-economico. Basta partite a porte chiuse, i giocatori di qualsiasi sport, in campo, sentono il bisogno dell'uomo in più, condividere col pubblico la gioia per un canestro, per un goal o una partita vinta non ha eguali.
Notevole è il danno economico, sia per le società sportive che per tutta la città, considerato gli innumerevoli tornei provinciali, regionali e nazionali che portavano in città tanti giocatori, tanti sostenitori e tanti genitori al seguito e che contribuivano al sostegno dei redditi di albergatori, ristoranti, e aziende agroalimentari attraverso l'acquisto di prodotti tipici. Di massima importanza, il danno sociale, è verso i tanti iscritti alle Società sportive e ai tanti genitori che attraverso lo Sport e la sua educazione sportiva contribuiscono ad allontanare i propri figli dalle tante distrazioni, alcune anche pericolose, recuperando nei valori dello sport le motivazioni per crescere e vivere in maniera onesta.
Lo sport, lo si ribadisce ad ogni piè sospinto, crea le basi per crescere non solo sportivamente ma anche umanamente. Infine prendiamo atto che per il Commissario Prefettizio, non tutte le Società sono uguali. Non comprendiamo quali possono essere stati i criteri di mancata deroga alla Società Sportiva NMC, che per l'elevato numero di iscritti nel settore giovanile ivi compreso il minibasket risulta essere la più penalizzata in merito all'utilizzo del Palazzetto Comunale dello sport.
Nella speranza che per eventuali deroghe non venga applicata la regola dei "Figli e figliastri"", l'auspicio di Sinistra Italiana è che sia il Palazzetto dello sport che il campo sportivo siano messi in regola al più presto possibile per dar luogo alla nostra città, la rinascita dello Sport».
Il pubblico è stato certamente il sesto uomo in campo per i cestisti coratini, galvanizzato dal supporto dei tifosi. Ed è per questo che i vertici dell'As Basket Corato hanno ritenuto di ringraziare pubblicamente la commissaria Riflesso per essersi interessata alla risoluzione dei problemi del Palazzetto. «Abbiamo dovuto stringere veramente i denti per quasi tre mesi migrando nella vicina Ruvo. Ciò ha totalmente destabilizzato l'ambiente societario e soprattutto la squadra, ed i nostri tifosi se ne sono accorti vedendo risultati sportivi non proprio brillanti. Il brutto periodo è passato; finalmente siamo tornati a casa. È agli occhi di tutti che il risultato di ieri sera (vittoria contro Nardò) sia anche dovuto ad aver giocato nel nostro Pala Losito. Per tale motivo, ringrazio pubblicamente il Commissario Straordinario: non perché abbia fatto qualcosa a favore della nostra società piuttosto che di un'altra. Ma perché con tempi serratissimi si è dedicata interamente alla causa palazzetto, concludendo finalmente il 31 gennaio anche il complesso iter burocratico» ha affermato il presidente dell'As Basket Marulli.
Se la squadra del presidente Marulli ha potuto disputare la partita di campionato dinanzi ai tifosi, ciò non è stato possibile il giorno prima per i cestisti della Nuova Matteotti Corato. E, se da un lato Marulli ha sentito l'esigenza di ringraziare il commissario prefettizio e quanti hanno lavorato per consentire lo svolgimento della partita a porte aperte, dall'altro la presidente della Nuova Matteotti Corato Grazia Balducci ha ribadito quei dubbi che sollevò davanti ai giornalisti qualche settimana fa.
«Magicamente stamattina le autorizzazioni sono arrivate in tempo permettendo di disputare la partita a porte aperte» ha riferito Balducci. Se, nella sera precedente, non era stato possibile disputare la partita del campionato di serie D a porte aperte, l'As Basket è stata più fortunata: le autorizzazioni sono arrivate in tempo per la partita.
In un passaggio della dichiarazione di Grazia Balducci, però, emerge un particolare un po' strano. Stando a quanto riferito dalla dirigente della NMC da qualche giorno nell'ambiente circolava la voce secondo la quale la partita tra As Basket Corato e Nardò si sarebbe svolta dinanzi al pubblico. «Una penalizzazione» secondo Balducci diretta proprio alla società a lei presieduta.
«La Nuova Matteotti è stata penalizzata, perché? Forse svolgiamo troppo bene il nostro lavoro? Sono indignata per quanto accaduto e sconcertata, ma non voglio demordere per essere da esempio agli iscritti perché contro gli abusi e i soprusi bisogna combattere e alzare la voce. La Nuova Matteotti non ci sta a questo modo di condurre la cosa pubblica».
Per la prima volta anche un partito politico si inserisce nella vicenda. È il partito di Sinistra Italiana attraverso la nota che di seguito pubblichiamo.
«Tra le tante eredità lasciate alla città dall' ex Sindaco Mazzilli, strade comunali dissestate, personale comunale ridotto al lumicino, nessuna casa popolare, assunzioni senza regole in ASIPU, periferie abbandonate vi sono anche le strutture sportive mal tenute oltre che carenti. Siamo a tre mesi di distanza da quando il nostro Palazzetto dello Sport Comunale ed il campo sportivo non possono essere utilizzati dalle associazioni sportive di basket, pallavolo e calcio e ancora nulla sembra essere all'orizzonte.
Raccogliamo il grido di preoccupazione misto a sconforto e demoralizzazione di tutte le associazioni sportive.
L'erede Commissario Prefettizio sembra essere sordo alle numerose istanze di giocare con la presenza del pubblico ora che la situazione sembra essere, almeno apparentemente riassestata. Corato sportiva non può continuare a sopportare danni sia dal punto di vista sportivo che da quello socio-economico. Basta partite a porte chiuse, i giocatori di qualsiasi sport, in campo, sentono il bisogno dell'uomo in più, condividere col pubblico la gioia per un canestro, per un goal o una partita vinta non ha eguali.
Notevole è il danno economico, sia per le società sportive che per tutta la città, considerato gli innumerevoli tornei provinciali, regionali e nazionali che portavano in città tanti giocatori, tanti sostenitori e tanti genitori al seguito e che contribuivano al sostegno dei redditi di albergatori, ristoranti, e aziende agroalimentari attraverso l'acquisto di prodotti tipici. Di massima importanza, il danno sociale, è verso i tanti iscritti alle Società sportive e ai tanti genitori che attraverso lo Sport e la sua educazione sportiva contribuiscono ad allontanare i propri figli dalle tante distrazioni, alcune anche pericolose, recuperando nei valori dello sport le motivazioni per crescere e vivere in maniera onesta.
Lo sport, lo si ribadisce ad ogni piè sospinto, crea le basi per crescere non solo sportivamente ma anche umanamente. Infine prendiamo atto che per il Commissario Prefettizio, non tutte le Società sono uguali. Non comprendiamo quali possono essere stati i criteri di mancata deroga alla Società Sportiva NMC, che per l'elevato numero di iscritti nel settore giovanile ivi compreso il minibasket risulta essere la più penalizzata in merito all'utilizzo del Palazzetto Comunale dello sport.
Nella speranza che per eventuali deroghe non venga applicata la regola dei "Figli e figliastri"", l'auspicio di Sinistra Italiana è che sia il Palazzetto dello sport che il campo sportivo siano messi in regola al più presto possibile per dar luogo alla nostra città, la rinascita dello Sport».