Ospedale del Nord Barese, Damascelli (FI): «Non sia temporaneo ma definitivo»
Il consigliere regionale interviene sull'ospedale di primo livello
mercoledì 18 gennaio 2017
20.31
"Dall'importantissimo ospedale di Primo Livello nella zona del Nord Barese al potenziamento dei Presidi Territoriali di Assistenza e all'attivazione delle istituende Case della Salute. Sono queste alcune delle questioni su cui ho costruito le 17 proposte emendative al Piano di Riordino Ospedaliero, che oggi ho illustrato e depositato durante la riunione della III Commissione Sanità".
Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
"Per quanto concerne l'ospedale del Nord Barese –aggiunge- voglio ricordare quanto dichiarato dal presidente Emiliano qualche mese fa, durante una riunione con gli operatori sanitari a Ruvo di Puglia: il governatore, infatti, promise l'istituzione di un ospedale di Primo Livello per il territorio in questione. Nel Piano di Riordino, però, c'è qualcosa che non va: si prevede l'istituzione solo "temporanea", ma noi la chiediamo definitiva. Inoltre, ho richiesto che si proceda anche con la costruzione del nuovo ospedale, già stabilita con delibera del 2012 con i Fondi Cipe. E su questo, tuttavia, vorremmo che Emiliano mantenesse la parola data e facesse chiarezza. Per quanto riguarda, invece, la medicina del territorio, dobbiamo registrare un dato inconfutabile: i presidi territoriali di assistenza sono stati introdotti per sopperire alle chiusure di ospedali nelle varie zone della Puglia e, su carta, dovevano essere forniti di specialità e mezzi. Così non è stato, eppure sul piatto ci sono 400 milioni di euro di Fondi Fesr da poter utilizzare ed eccellenze territoriali come le realtà di Bitonto e Conversano, che attendono la riqualificazione di alcun strutture ed il potenziamento delle risorse umane. Cosa si aspetta a farlo, anche per assicurare cure adeguate al territorio?
Ho chiesto anche la piena operatività dei Ppit per decongestionare i Pronto Soccorsi a cui, in alternativa, i cittadini finiscono per rivolgersi per casi pure non urgenti.
Inoltre, ho avanzato proposte per aggiustare il tiro rispetto a scelte nefaste che interessano alcuni ospedali baresi: dalla necessità di preservare la funzionalità ospedaliera di Terlizzi e di Corato fino alla realizzazione dell'ospedale di Primo Livello del Nord Barese, al mantenimento del Fallacara di Triggiano. Così come ho sollevato è presentato altri emendamenti per gli ospedali Di Venere e San Paolo di Bari, per scongiurare la chiusura di reparti essenziali come Neurochirurgia (Di Venere), Anatomia Patologica e Chirurgia Toracica (San Paolo).
Nel campo della emergenza-urgenza, ho proposto che le ambulanze medicalizzate continuino a mantenere il medico a bordo, evitando il declassamento. Infine, ho depositato un emendamento per l'attivazione delle Case della Salute già realizzate, come quella di Castellana Grotte, Casamassima ed altri Comuni. Su questi temi –conclude Damascelli- mi auguro che si possa convergere tutti senza distinzioni di colore politico, ma con l'unico intento di dare un contributo alla comunità".
Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
"Per quanto concerne l'ospedale del Nord Barese –aggiunge- voglio ricordare quanto dichiarato dal presidente Emiliano qualche mese fa, durante una riunione con gli operatori sanitari a Ruvo di Puglia: il governatore, infatti, promise l'istituzione di un ospedale di Primo Livello per il territorio in questione. Nel Piano di Riordino, però, c'è qualcosa che non va: si prevede l'istituzione solo "temporanea", ma noi la chiediamo definitiva. Inoltre, ho richiesto che si proceda anche con la costruzione del nuovo ospedale, già stabilita con delibera del 2012 con i Fondi Cipe. E su questo, tuttavia, vorremmo che Emiliano mantenesse la parola data e facesse chiarezza. Per quanto riguarda, invece, la medicina del territorio, dobbiamo registrare un dato inconfutabile: i presidi territoriali di assistenza sono stati introdotti per sopperire alle chiusure di ospedali nelle varie zone della Puglia e, su carta, dovevano essere forniti di specialità e mezzi. Così non è stato, eppure sul piatto ci sono 400 milioni di euro di Fondi Fesr da poter utilizzare ed eccellenze territoriali come le realtà di Bitonto e Conversano, che attendono la riqualificazione di alcun strutture ed il potenziamento delle risorse umane. Cosa si aspetta a farlo, anche per assicurare cure adeguate al territorio?
Ho chiesto anche la piena operatività dei Ppit per decongestionare i Pronto Soccorsi a cui, in alternativa, i cittadini finiscono per rivolgersi per casi pure non urgenti.
Inoltre, ho avanzato proposte per aggiustare il tiro rispetto a scelte nefaste che interessano alcuni ospedali baresi: dalla necessità di preservare la funzionalità ospedaliera di Terlizzi e di Corato fino alla realizzazione dell'ospedale di Primo Livello del Nord Barese, al mantenimento del Fallacara di Triggiano. Così come ho sollevato è presentato altri emendamenti per gli ospedali Di Venere e San Paolo di Bari, per scongiurare la chiusura di reparti essenziali come Neurochirurgia (Di Venere), Anatomia Patologica e Chirurgia Toracica (San Paolo).
Nel campo della emergenza-urgenza, ho proposto che le ambulanze medicalizzate continuino a mantenere il medico a bordo, evitando il declassamento. Infine, ho depositato un emendamento per l'attivazione delle Case della Salute già realizzate, come quella di Castellana Grotte, Casamassima ed altri Comuni. Su questi temi –conclude Damascelli- mi auguro che si possa convergere tutti senza distinzioni di colore politico, ma con l'unico intento di dare un contributo alla comunità".