Operazione antimafia nell'area murgiana, coinvolti 2 coratini
In tutto sono 24 le persone arrestate dai carabinieri
martedì 9 novembre 2021
21.55
Ci sono anche due coratini tra le 24 persone arrestate nell'ambito della operazione antimafia dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari che ha riguardato le province di Bari, Matera, BAT e Torino, in particolare nei comuni di Altamura, Triggiano, Grumo Appula, Matera, Montescaglioso e Miglionico, per chiudere il cerchio sull'agguerrito clan "Loiudice" di Altamura.
Capi e affiliati sono stati neutralizzati da una complessa indagine che, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese, ha colpito in modo decisivo un pericoloso gruppo criminale, attivo sull'area murgiana.
Sono 24 i soggetti tra cui i coratini L. A. di 52 anni e N.M. di 45 anni, raggiunti dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, poiché ritenuti responsabili, a vario titolo, di "associazione di tipo mafioso con l'aggravante della disponibilità di armi, detenzione e porto di armi, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, estorsione, associazione a delinquere finalizzata ai furti di auto e alla successiva estorsione, ricettazione, rapina, turbativa d'asta immobiliare e sfruttamento della prostituzione".
OPERAZIONE LOGOS
L'operazione , convenzionalmente denominata "Logos", costituisce il compendio di un'articolata indagine, avviata alla fine del 2017, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bari mediante continui servizi di osservazione e pedinamento, numerose attività tecniche d'intercettazione telefonica e ambientale e attraverso l'utilizzo delle dichiarazioni rese da numerosi collaboratori di giustizia, che hanno permesso di costruire un solido quadro indiziario in ordine ai gravissimi reati contestati agli indagati.
L'attività della Direzione Distrettuale Antimafia e degli investigatori dell'Arma dei Carabinieri ha consentito di fotografare la perdurante operatività dell'organizzazione criminale facente capo a Loiudice Giovanni, detto Giannino, legata dapprima al clan Parisi e in ultimo al clan Capriati, ed attiva con carattere di stabilità nel territorio di Altamura.
È stata documentata la pervasività dell'associazione, dotata di una struttura organizzativa stabile e caratterizzata dal ricorso sistematico alla violenza per imporsi nel controllo delle attività illecite nel territorio di Altamura, finalizzata alla commissione di una indefinita serie di delitti, in particolare in materia di armi, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, reati di turbativa d'asta immobiliare, associazione a delinquere, furti di autovettura ed estorsioni.
Capi e affiliati sono stati neutralizzati da una complessa indagine che, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese, ha colpito in modo decisivo un pericoloso gruppo criminale, attivo sull'area murgiana.
Sono 24 i soggetti tra cui i coratini L. A. di 52 anni e N.M. di 45 anni, raggiunti dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, poiché ritenuti responsabili, a vario titolo, di "associazione di tipo mafioso con l'aggravante della disponibilità di armi, detenzione e porto di armi, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, estorsione, associazione a delinquere finalizzata ai furti di auto e alla successiva estorsione, ricettazione, rapina, turbativa d'asta immobiliare e sfruttamento della prostituzione".
OPERAZIONE LOGOS
L'operazione , convenzionalmente denominata "Logos", costituisce il compendio di un'articolata indagine, avviata alla fine del 2017, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bari mediante continui servizi di osservazione e pedinamento, numerose attività tecniche d'intercettazione telefonica e ambientale e attraverso l'utilizzo delle dichiarazioni rese da numerosi collaboratori di giustizia, che hanno permesso di costruire un solido quadro indiziario in ordine ai gravissimi reati contestati agli indagati.
L'attività della Direzione Distrettuale Antimafia e degli investigatori dell'Arma dei Carabinieri ha consentito di fotografare la perdurante operatività dell'organizzazione criminale facente capo a Loiudice Giovanni, detto Giannino, legata dapprima al clan Parisi e in ultimo al clan Capriati, ed attiva con carattere di stabilità nel territorio di Altamura.
È stata documentata la pervasività dell'associazione, dotata di una struttura organizzativa stabile e caratterizzata dal ricorso sistematico alla violenza per imporsi nel controllo delle attività illecite nel territorio di Altamura, finalizzata alla commissione di una indefinita serie di delitti, in particolare in materia di armi, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, reati di turbativa d'asta immobiliare, associazione a delinquere, furti di autovettura ed estorsioni.