Omicidio Tori Picaku, emesse le condanne per i due responsabili
Rispettivamente a 16 e 10 anni e otto mesi di reclusione per Manzi e Patruno
venerdì 10 luglio 2020
Sono stati condannati dal Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Trani rispettivamente a 16 e 10 anni e otto mesi di reclusione Domenico Manzi, 23enne di Corato, e Domenico Patruno, 31enne di Trani, entrambi con precedenti, responsabili dell'omicidio del giovane Victorjan Picaku in Piazza Abbazia.
Per loro il pubblico ministero titolare dell'inchiesta aveva richiesto una condanna di 20 anni di reclusione per Manzi e 18 per Patruno.
Era la sera del 1° agosto 2018 quando, in Piazza Abbazia, il giovane 24enne di origini albanesi Victorjan Picaku veniva freddato da due colpi di arma da fuoco.
A far esplodere contro di lui diversi colpi d'arma da fuoco, due dei quali lo raggiunsero alla gamba ed alla schiena, divenendogli fatali, Domenico Manzi e Domenico Patruno che lo raggiunsero a bordo di un motociclo.
Una vera e propria esecuzione nel pieno centro storico di Corato e alla presenza di molte persone, le cui dinamiche furono ricostruite grazie alle immagini di video sorveglianza che permisero di identificare immediatamente i due soggetti che, sentendosi braccati, decisero di consegnarsi ai Carabinieri 24 ore dopo l'omicidio, facendo ritrovare anche l'arma utilizzata per commettere il delitto, una rivoltella calibro 352 Gfl, provvista di munizionamento, e detenuta in maniera illecita.
Dopo quasi 2 anni dall'omicidio del 24enne noto alla città e alla comunità albanese come Tori, il Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Trani ha emesso le condanne a carico dei responsabili.
Il giudice ha riconosciuto per Manzi le circostanze attenuanti generiche con giudizio di equivalenza rispetto all'aggravante della premeditazione. Per Patruno è stato escluso l'aggravante della premeditazione e riconosciuto in suo favore l'attenuante, con giudizio di prevalenza, rispetto all'aggravante della recidiva.
I due dovranno risarcire anche le parti civili costituite in giudizio, di una somma pari a 20.000 euro in favore di ciascuna parte civile, ovvero quattro familiari della vittima, oltre alle spese processuali.
I legali dei condannati valutano l'appello dopo il deposito della motivazione, che avverrà entro 90 giorni.
Per loro il pubblico ministero titolare dell'inchiesta aveva richiesto una condanna di 20 anni di reclusione per Manzi e 18 per Patruno.
Era la sera del 1° agosto 2018 quando, in Piazza Abbazia, il giovane 24enne di origini albanesi Victorjan Picaku veniva freddato da due colpi di arma da fuoco.
A far esplodere contro di lui diversi colpi d'arma da fuoco, due dei quali lo raggiunsero alla gamba ed alla schiena, divenendogli fatali, Domenico Manzi e Domenico Patruno che lo raggiunsero a bordo di un motociclo.
Una vera e propria esecuzione nel pieno centro storico di Corato e alla presenza di molte persone, le cui dinamiche furono ricostruite grazie alle immagini di video sorveglianza che permisero di identificare immediatamente i due soggetti che, sentendosi braccati, decisero di consegnarsi ai Carabinieri 24 ore dopo l'omicidio, facendo ritrovare anche l'arma utilizzata per commettere il delitto, una rivoltella calibro 352 Gfl, provvista di munizionamento, e detenuta in maniera illecita.
Dopo quasi 2 anni dall'omicidio del 24enne noto alla città e alla comunità albanese come Tori, il Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Trani ha emesso le condanne a carico dei responsabili.
Il giudice ha riconosciuto per Manzi le circostanze attenuanti generiche con giudizio di equivalenza rispetto all'aggravante della premeditazione. Per Patruno è stato escluso l'aggravante della premeditazione e riconosciuto in suo favore l'attenuante, con giudizio di prevalenza, rispetto all'aggravante della recidiva.
I due dovranno risarcire anche le parti civili costituite in giudizio, di una somma pari a 20.000 euro in favore di ciascuna parte civile, ovvero quattro familiari della vittima, oltre alle spese processuali.
I legali dei condannati valutano l'appello dopo il deposito della motivazione, che avverrà entro 90 giorni.