Omicidio a Corato, domani l'incarico per eseguire l'autopsia
Sarà conferito al professor De Donno dell'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. In settimana l'esame autoptico
giovedì 19 dicembre 2024
9.31
Sarà conferito domani mattina al professore Antonio De Donno dell'Istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari, l'incarico per eseguire l'autopsia sul corpo di Nicola Manzi, il 50enne ucciso lunedì sera a Corato, alla estrema periferia della città, in via Salvi. Gli esami dovrebbero poi essere svolti entro sabato mattina.
La vittima, volto noto alle forze dell'ordine della città, è stata freddata con colpi d'arma da fuoco durante quella che appare agli investigatori come una spedizione punitiva in famiglia. Manzi era in via Salvi vicino casa sua alla periferia della città insieme con il fratello Michele, di 41 anni, che è rimasto ferito gravemente. Per l'omicidio sono in carcere Nicola Pilato di 52 anni, e i suoi figli, Gabriele e Savino rispettivamente di 18 e 22 anni, cognato e nipoti della vittima, figli della sorella.
I tre rispondono, a vario titolo, di omicidio, di porto abusivo di arma da fuoco e tentato omicidio per il ferimento di Michele Manzi che versa in gravi condizioni in ospedale, a Bari, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Nell'ambito della stessa inchiesta è stata fermata anche la moglie della vittima, Marianna Balducci, che durante l'assalto avrebbe risposto al fuoco usando la pistola del marito. È adesso accusata di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco.
I tre presunti omicidi avrebbero raggiunto la vittima a bordo di un'auto. Il primo a scendere e sparare sarebbe stato il 52enne che, però, avrebbe mancato cognato e suo fratello. A quel punto, dall'auto, sarebbe sceso anche il figlio 18enne che avrebbe imbracciato un fucile sparando e uccidendo uno zio e poi ferendo l'altro.
La vittima, volto noto alle forze dell'ordine della città, è stata freddata con colpi d'arma da fuoco durante quella che appare agli investigatori come una spedizione punitiva in famiglia. Manzi era in via Salvi vicino casa sua alla periferia della città insieme con il fratello Michele, di 41 anni, che è rimasto ferito gravemente. Per l'omicidio sono in carcere Nicola Pilato di 52 anni, e i suoi figli, Gabriele e Savino rispettivamente di 18 e 22 anni, cognato e nipoti della vittima, figli della sorella.
I tre rispondono, a vario titolo, di omicidio, di porto abusivo di arma da fuoco e tentato omicidio per il ferimento di Michele Manzi che versa in gravi condizioni in ospedale, a Bari, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Nell'ambito della stessa inchiesta è stata fermata anche la moglie della vittima, Marianna Balducci, che durante l'assalto avrebbe risposto al fuoco usando la pistola del marito. È adesso accusata di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco.
I tre presunti omicidi avrebbero raggiunto la vittima a bordo di un'auto. Il primo a scendere e sparare sarebbe stato il 52enne che, però, avrebbe mancato cognato e suo fratello. A quel punto, dall'auto, sarebbe sceso anche il figlio 18enne che avrebbe imbracciato un fucile sparando e uccidendo uno zio e poi ferendo l'altro.