Olio d'oliva, «Valore aggiunto nell'aggregazione tra produttori»

Quanto emerso nell’incontro organizzato a Corato dalla Op Oliveti Terra di Bari sul futuro della filiera olivicola

mercoledì 23 giugno 2021 17.48
L'olio italiano può correre alla stessa velocità del vino a patto che si costruisca un modello organizzativo nuovo che abbia come base l'aggregazione tra i produttori e la valorizzazione del lavoro quotidiano di migliaia di aziende.

È emerso nei giorni scorsi durante l'incontro organizzato a Corato dalla Op Oliveti Terra di Bari sul futuro della filiera olivicola.

A fare gli onori di casa il Presidente Gennaro Sicolo, tornato da qualche giorno alla guida della più importante organizzazione della produzione italiana, Italia Olivicola: "I mercati chiedono grande concentrazione di prodotto e, soprattutto, qualità e tracciabilità dal campo alla tavola, per questo motivo non possiamo permetterci di perdere il patrimonio aggregativo di cooperative e organizzazioni di produttori costruito con fatica in questi anni. Abbiamo il dovere di affrontare insieme le sfide future, a partire dalla nuova Ocm, per dare forza e valore al lavoro dei produttori e per riuscire a vincere le sfide contro i nostri competitor stranieri".

Tanti i temi toccati dal Presidente Sicolo, dal Psr alla sicurezza nelle campagne, dalla necessità del riconoscimento di un'unica interprofessione dell'olio fino al Pnrr e alla xylella che continua a distruggere migliaia di ulivi.

"C'è bisogno di interventi concreti, rapidi e decisi per conservare il nostro straordinario patrimonio olivicolo e sono contento di aver trovato nell'assessore Pentassuglia un valido alleato nella lotta a questa grave fitopatia-ha evidenziato Sicolo -. Sono stato l'unico a proporre di eliminare la Pac per gli agricoltori che non ottemperano alla pulizia dei terreni e alle arature, gli interventi minimi per poterci proteggere dall'avanzata dell'insetto vettore del batterio, proprio perché ritengo che qualsiasi battaglia debba partire proprio dagli agricoltori".