Nuovo anno scolastico, il messaggio del dirigente del liceo artistico di Corato
«Vorrei che tutti comprendano che una società democratica si fonda sull’istruzione»
lunedì 16 settembre 2024
14.58
«Ogni nuovo anno scolastico si apre con dei buoni propositi. Più che l'intenzione di compiere qualcosa o perseguire degli obiettivi, vorrei esprimere dei desiderata, pur sapendo che per la gran parte di essi sarei in grado di fare ben poco affinché possano realizzarsi».
Così inizia il messaggio di auguri di Savino Gallo, dirigente scolastico del liceo artistico "Stupor Mundi" di Corato.
«Vorrei che i nostri ragazzi vengano volentieri, con piacere a scuola, che non vedano le circa 200 mattinate in aula come una condanna da cui non possono sottrarsi.
Vorrei che la scuola sia vista dai ragazzi innanzitutto come il luogo dove si formerà la loro persona e in cui si creano relazioni ed amicizie.
Vorrei che i ragazzi capiscano che le amicizie e le relazioni si costruiscono guardandosi negli occhi e non sullo schermo di un cellulare o di un PC.
Vorrei non vedere più alcun adolescente triste e chiuso nella sua solitudine.
Vorrei che i ragazzi provenienti da situazioni di povertà educativa ed economica non vedano la scuola come un'istituzione che è loro ostile, bensì un luogo, e forse il solo, che offre loro delle opportunità per un futuro migliore.
Vorrei che tutti gli insegnanti comprendano che i loro studenti non sono animali da allevare in vista di un voto sul registro di classe nella lor materia.
Vorrei che tutti gli insegnanti comprendano che l'obiettivo prioritario dell'insegnamento è la formazione della persona e che ciascuna disciplina, con i suoi saperi, contribuisce a ciò.
Vorrei una scuola in cui tutti gli insegnanti comprendano che è difficile insegnare ciò che si vuole o ciò che si sa, ma che si insegna quasi esclusivamente ciò che si è.
Vorrei che tutti i genitori capiscano che difendere i loro figli nel caso in cui tengono comportamenti irrispettosi delle regole che disciplinano la vita scolastica è diseducarli, rendendo vano il nostro lavoro.
Vorrei che tutti i genitori comprendano che quando mettono in dubbio dinanzi ai loro figli la professionalità dei docenti contribuiscono a rendere sempre meno credibile il valore della scuola come istituzione e lo stesso valore dell'istruzione.
Vorrei che tutti comprendano che una società democratica si fonda sull'istruzione e che chi pensa che sia possibile essere liberi ed ignoranti pensa a qualcosa che mai è stato e mai sarà.
La lista dei "vorrei" sarebbe più lunga e se anche la metà dei desiderata espressi si realizzasse sarebbe un miracolo, benché non creda nei miracoli».
Così inizia il messaggio di auguri di Savino Gallo, dirigente scolastico del liceo artistico "Stupor Mundi" di Corato.
«Vorrei che i nostri ragazzi vengano volentieri, con piacere a scuola, che non vedano le circa 200 mattinate in aula come una condanna da cui non possono sottrarsi.
Vorrei che la scuola sia vista dai ragazzi innanzitutto come il luogo dove si formerà la loro persona e in cui si creano relazioni ed amicizie.
Vorrei che i ragazzi capiscano che le amicizie e le relazioni si costruiscono guardandosi negli occhi e non sullo schermo di un cellulare o di un PC.
Vorrei non vedere più alcun adolescente triste e chiuso nella sua solitudine.
Vorrei che i ragazzi provenienti da situazioni di povertà educativa ed economica non vedano la scuola come un'istituzione che è loro ostile, bensì un luogo, e forse il solo, che offre loro delle opportunità per un futuro migliore.
Vorrei che tutti gli insegnanti comprendano che i loro studenti non sono animali da allevare in vista di un voto sul registro di classe nella lor materia.
Vorrei che tutti gli insegnanti comprendano che l'obiettivo prioritario dell'insegnamento è la formazione della persona e che ciascuna disciplina, con i suoi saperi, contribuisce a ciò.
Vorrei una scuola in cui tutti gli insegnanti comprendano che è difficile insegnare ciò che si vuole o ciò che si sa, ma che si insegna quasi esclusivamente ciò che si è.
Vorrei che tutti i genitori capiscano che difendere i loro figli nel caso in cui tengono comportamenti irrispettosi delle regole che disciplinano la vita scolastica è diseducarli, rendendo vano il nostro lavoro.
Vorrei che tutti i genitori comprendano che quando mettono in dubbio dinanzi ai loro figli la professionalità dei docenti contribuiscono a rendere sempre meno credibile il valore della scuola come istituzione e lo stesso valore dell'istruzione.
Vorrei che tutti comprendano che una società democratica si fonda sull'istruzione e che chi pensa che sia possibile essere liberi ed ignoranti pensa a qualcosa che mai è stato e mai sarà.
La lista dei "vorrei" sarebbe più lunga e se anche la metà dei desiderata espressi si realizzasse sarebbe un miracolo, benché non creda nei miracoli».