«Nessun rispetto per il dolore», Direzione Corato interviene sulla polemica per il 12 luglio
«Il sindaco, anziché chiedere scusa, si è lanciato in una filosofica elucubrazione "socio-culturale"»
giovedì 11 luglio 2024
11.04
«Ma che amministrazione governa la nostra città che non ha neppure rispetto per il dolore di un padre che otto anni fa ha perso, tragicamente, il proprio figlio di soli 17 anni in una delle più grandi tragedie ferroviarie d'Italia?» scrivono i referenti di Direzione Corato.
«Con disagio e anche un po' di fastidio abbiamo letto la risposta che il sindaco ha dato il signor Tedone che, giustamente, lamentava l'insensibilità del Comune di Corato che non aveva programmato per il giorno della tragedia, il 12 luglio, nessuna manifestazione in ricordo di suo figlio Francesco Ludovico e dell'altra vittima coratina, ma che, anzi, aveva autorizzato nel chiostro del Municipio un "concerto di musica elettronica e percussioni".
Il sindaco anziché chiedere scusa a un padre che da otto anni piange la scomparsa di suo figlio si è prima lanciato in una filosofica elucubrazione "socio-culturale" sulla non necessità di una giornata della memoria, poi ha rinfacciato il contributo erogato alla associazione che si occupa della memoria del figlio, poi si è inventato una deposizione di corona d'alloro che non risultava programmata da nessuna parte e di cui neanche i parenti delle vittime erano a conoscenza, ma prima del rumoroso concerto ci sarebbe un minuto di silenzio. Prendiamo le distanze non solo politiche, nei confronti di certi comportamenti.
Siamo vicini alle famiglie di tutte le vittime, in particolare della famiglia Tedone, e le abbracciamo a nome di tutta la città».
«Con disagio e anche un po' di fastidio abbiamo letto la risposta che il sindaco ha dato il signor Tedone che, giustamente, lamentava l'insensibilità del Comune di Corato che non aveva programmato per il giorno della tragedia, il 12 luglio, nessuna manifestazione in ricordo di suo figlio Francesco Ludovico e dell'altra vittima coratina, ma che, anzi, aveva autorizzato nel chiostro del Municipio un "concerto di musica elettronica e percussioni".
Il sindaco anziché chiedere scusa a un padre che da otto anni piange la scomparsa di suo figlio si è prima lanciato in una filosofica elucubrazione "socio-culturale" sulla non necessità di una giornata della memoria, poi ha rinfacciato il contributo erogato alla associazione che si occupa della memoria del figlio, poi si è inventato una deposizione di corona d'alloro che non risultava programmata da nessuna parte e di cui neanche i parenti delle vittime erano a conoscenza, ma prima del rumoroso concerto ci sarebbe un minuto di silenzio. Prendiamo le distanze non solo politiche, nei confronti di certi comportamenti.
Siamo vicini alle famiglie di tutte le vittime, in particolare della famiglia Tedone, e le abbracciamo a nome di tutta la città».