Nell'ospedale di Corato uno sportello per le maternità "difficili"
Questa mattina il taglio del nastro
domenica 10 novembre 2019
16.13
È stato inaugurato questa mattina, nell'ospedale Umberto I di Corato un nuovo sportello per le "gravidanze difficili", un luogo dove accogliere e proteggere quelle famiglie e quelle donne che si trovano a vivere momenti di difficoltà nel corso della gravidanza.
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza dei vertici dell'ospedale di Corato ed è stato possibile grazie alla collaborazione tra l'associazione "Granello di senape - Centro di aiuto alla vita", la fondazione "Il cuore in una goccia" del prof. Giuseppe Noia primario di ginecologia del Gemelli di Roma, e gli operatori del reparto di ginecologia dell'ospedale "Umberto I" di Corato diretto dal dott. Lucio Nichilo
Quello inaugurato oggi è il primo sportello dell'accoglienza della "maternità difficile" che sorge in una struttura ospedaliera. Questo sportello è un anello di congiunzione tra il territorio e la fondazione "Il cuore in una goccia".
"Dinanzi ad una situazione difficile di gravidanza il reparto ospedaliero deve garantire una presenza dal punto di vista motivazione – ha spiegato il dottor Di Noia - e dal punto di vista dell'accoglienza. Non bisogna mai rimanere in solitudine in queste situazioni".
"La fondazione ha un terzo braccio, quello spirituale. Quando intercettiamo situazioni difficili scattano dei meccanismi che includono anche la fede. Interveniamo con la precisa motivazione che quella coppia, quella famiglia non deve rimanere da sola."
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza dei vertici dell'ospedale di Corato ed è stato possibile grazie alla collaborazione tra l'associazione "Granello di senape - Centro di aiuto alla vita", la fondazione "Il cuore in una goccia" del prof. Giuseppe Noia primario di ginecologia del Gemelli di Roma, e gli operatori del reparto di ginecologia dell'ospedale "Umberto I" di Corato diretto dal dott. Lucio Nichilo
Quello inaugurato oggi è il primo sportello dell'accoglienza della "maternità difficile" che sorge in una struttura ospedaliera. Questo sportello è un anello di congiunzione tra il territorio e la fondazione "Il cuore in una goccia".
"Dinanzi ad una situazione difficile di gravidanza il reparto ospedaliero deve garantire una presenza dal punto di vista motivazione – ha spiegato il dottor Di Noia - e dal punto di vista dell'accoglienza. Non bisogna mai rimanere in solitudine in queste situazioni".
"La fondazione ha un terzo braccio, quello spirituale. Quando intercettiamo situazioni difficili scattano dei meccanismi che includono anche la fede. Interveniamo con la precisa motivazione che quella coppia, quella famiglia non deve rimanere da sola."