Nardi chiede il trasferimento dal carcere di Lecce: «Motivi di sicurezza»
Nel carcere leccese molti condannati all'ergastolo dallo stesso magistrato
martedì 22 gennaio 2019
16.39
Motivi di sicurezza sono alla base della richiesta di trasferimento in altro carcere da parte degli avvocati difensori del Michele Nardi, attualmente detenuto a Borgo San Nicola.
Tale richiesta, stando a quanto si apprende, sarebbe motivata dalla presenza nel penitenziario salentino di molti detenuti condannati alla pena dell'ergastolo nell'ambito del maxi processo "Dolmen" contro la mafia del nord barese. In quel processo Nardi rivestì il ruolo di giudice a latere in Corte d'Assise.
La richiesta, formulata dai legali del giudice Nardi, è stata inoltrata al gip di Lecce Giovanni Gallo, che ha emesso la misura cautelare, ed è subordinata alla richiesta di applicazione degli arresti domiciliari.
Secondo quanto ipotizzato dai difensori di Nardi, alcuni detenuti del carcere potrebbero covare nei confronti del giudice dei sentimenti di vendetta e metterne pertanto in pericolo l'incolumità.
Nardi è stato arrestato il 14 gennaio insieme al suo collega Antonio Savasta a seguito di una indagine della Procura di Lecce che ha ipotizzato i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari, falso ideologico e materiale.
Tale richiesta, stando a quanto si apprende, sarebbe motivata dalla presenza nel penitenziario salentino di molti detenuti condannati alla pena dell'ergastolo nell'ambito del maxi processo "Dolmen" contro la mafia del nord barese. In quel processo Nardi rivestì il ruolo di giudice a latere in Corte d'Assise.
La richiesta, formulata dai legali del giudice Nardi, è stata inoltrata al gip di Lecce Giovanni Gallo, che ha emesso la misura cautelare, ed è subordinata alla richiesta di applicazione degli arresti domiciliari.
Secondo quanto ipotizzato dai difensori di Nardi, alcuni detenuti del carcere potrebbero covare nei confronti del giudice dei sentimenti di vendetta e metterne pertanto in pericolo l'incolumità.
Nardi è stato arrestato il 14 gennaio insieme al suo collega Antonio Savasta a seguito di una indagine della Procura di Lecce che ha ipotizzato i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari, falso ideologico e materiale.