Mezzi di trasporto e assembramenti: il pericolo Covid corre sul bus
Una inadeguata gestione del trasporto pubblico potrebbe vanificare ogni accortezza
martedì 26 gennaio 2021
15.00
Le raccomandazioni ormai risuonano nella nostra testa come sacrosante litanie: indossare la mascherina, igienizzare le mani ed evitare contatti ravvicinati ed assembramenti. Buone pratiche per tenere lontano il Covid e ridurre al minimo le occasioni di contagio.
In alcuni comuni si sono chiusi negozi, interdetti gli stanziamenti in piazze e luoghi pubblici, chiusi persino i parchi all'aperto proprio per evitare il rischio assembramenti. Scelte mirate a tutelare la salute dei cittadini e ridurre al minimo il rischio contagio. Scelte che però, puntualmente, rischiano di essere vanificate da una difficoltà a gestire gli assembramenti in luoghi strategici e di grande affluenza.
Ci riferiamo agli uffici pubblici ma anche ai mezzi del trasporto pubblico, perennemente affollati al loro esterno ma anche al loro interno. Interminabili code alle Poste, alle banche, agli uffici comunali, dove si assembrano centinaia di persone ogni giorno e per lungo tempo. Centinaia di pendolari rimangono anche fermi, in un piccolo spazio, alla fermata di autobus e treni. E, se capita (come questa mattina) la soppressione di qualche corsa, accade che ci si ritrova ammassati in un vagone ferroviario. L'immagine di apertura ci è stata inviata questa mattina da una nostra lettrice e si riferisce ad un treno delle ferrovie del nord barese.
L'esigenza di migliorare la gestione del trasporto pubblico e dello stazionamento dei pendolari alle fermate è stata anche sollevata dal consigliere regionale Peppino Longo, esponente di Realtà Pugliese.
"Dobbiamo assolutamente arrivare pronti ad affrontare il grande impatto della riapertura delle scuole fissato nei prossimi giorni. Anche se si tratta di un ritorno graduale, sarebbe necessario non correre nessun rischio". E' il monito di Peppino Longo, consigliere regionale della lista "Con-Emiliano" e presidente del movimento "Realtà pugliese".
"Il governo regionale – prosegue Longo – ha fatto un passo importantissimo garantendo l'aumento del numero dei mezzi di trasporto: altri 300 pullman rappresentano un numero non di poco conto per poter affrontare l'appuntamento. Ferme restando tutte le regole sulla capienza, credo che si debba intervenire potenziando i controlli alle fermate (non solo in prossimità degli istituti scolastici), dove, infatti, è maggiore il rischio di assembramenti. Si potrebbero coinvolgere per questo compito – è la proposta del consigliere Longo - i volontari della protezione civile di ciascun comune che vigilerebbero nelle aree di partenza e arrivo dei mezzi di trasporto. Alcune città si stanno già attrezzando, come il capoluogo regionale, ma potremmo fare in modo che l'invito venga esteso a tutti i Comuni pugliesi".
"Dovremmo anche pensare – conclude Peppino Longo – a creare una linea dedicata ai pendolari della scuola in modo che i nostri ragazzi siano ancora più tutelati. La certezza è una ed è quella che i ragazzi e le loro famiglie devono stare tranquilli ed affrontare la ripresa delle lezioni con grande serenità: da parte della Regione c'è la voglia e l'impegno di adottare tutte le misure di sicurezza necessarie a proteggere i nostri studenti".
In alcuni comuni si sono chiusi negozi, interdetti gli stanziamenti in piazze e luoghi pubblici, chiusi persino i parchi all'aperto proprio per evitare il rischio assembramenti. Scelte mirate a tutelare la salute dei cittadini e ridurre al minimo il rischio contagio. Scelte che però, puntualmente, rischiano di essere vanificate da una difficoltà a gestire gli assembramenti in luoghi strategici e di grande affluenza.
Ci riferiamo agli uffici pubblici ma anche ai mezzi del trasporto pubblico, perennemente affollati al loro esterno ma anche al loro interno. Interminabili code alle Poste, alle banche, agli uffici comunali, dove si assembrano centinaia di persone ogni giorno e per lungo tempo. Centinaia di pendolari rimangono anche fermi, in un piccolo spazio, alla fermata di autobus e treni. E, se capita (come questa mattina) la soppressione di qualche corsa, accade che ci si ritrova ammassati in un vagone ferroviario. L'immagine di apertura ci è stata inviata questa mattina da una nostra lettrice e si riferisce ad un treno delle ferrovie del nord barese.
L'esigenza di migliorare la gestione del trasporto pubblico e dello stazionamento dei pendolari alle fermate è stata anche sollevata dal consigliere regionale Peppino Longo, esponente di Realtà Pugliese.
"Dobbiamo assolutamente arrivare pronti ad affrontare il grande impatto della riapertura delle scuole fissato nei prossimi giorni. Anche se si tratta di un ritorno graduale, sarebbe necessario non correre nessun rischio". E' il monito di Peppino Longo, consigliere regionale della lista "Con-Emiliano" e presidente del movimento "Realtà pugliese".
"Il governo regionale – prosegue Longo – ha fatto un passo importantissimo garantendo l'aumento del numero dei mezzi di trasporto: altri 300 pullman rappresentano un numero non di poco conto per poter affrontare l'appuntamento. Ferme restando tutte le regole sulla capienza, credo che si debba intervenire potenziando i controlli alle fermate (non solo in prossimità degli istituti scolastici), dove, infatti, è maggiore il rischio di assembramenti. Si potrebbero coinvolgere per questo compito – è la proposta del consigliere Longo - i volontari della protezione civile di ciascun comune che vigilerebbero nelle aree di partenza e arrivo dei mezzi di trasporto. Alcune città si stanno già attrezzando, come il capoluogo regionale, ma potremmo fare in modo che l'invito venga esteso a tutti i Comuni pugliesi".
"Dovremmo anche pensare – conclude Peppino Longo – a creare una linea dedicata ai pendolari della scuola in modo che i nostri ragazzi siano ancora più tutelati. La certezza è una ed è quella che i ragazzi e le loro famiglie devono stare tranquilli ed affrontare la ripresa delle lezioni con grande serenità: da parte della Regione c'è la voglia e l'impegno di adottare tutte le misure di sicurezza necessarie a proteggere i nostri studenti".