Menduni (Lega): "Per il centrodestra è ora di una nuova stagione"
L'intervista con il segretario cittadino della Lega
giovedì 3 dicembre 2020
La Lega, partito emergente nel panorama politico locale, pur avendo ottenuto un numero non trascurabile di preferenze, poco meno di 1400, non esprimerà alcun rappresentante istituzionale. La Lega, quel partito che avrebbe dovuto esprimere il candidato sindaco del centrodestra oggi è completamente fuori da ogni rappresentanza. Il segretario cittadino Luigi Menduni, che ha anche concorso per le regionali, ha esaminato con noi il passato, il presente e il futuro del centrodestra di Corato.
A distanza di due mesi dalle elezioni che hanno portato a Palazzo di Città il centrosinistra guidato dal sindaco De Benedittis, il centrodestra sembra ormai essersi totalmente defilato dal dibattito politico. A cosa si deve, secondo lei, questo silenzio?
Non posso rispondere in nome del centro destra, ma come Segretario Lega Salvini Corato.
Il 5 ottobre i cittadini di Corato hanno deciso di voltare pagina rispetto al passato non confermando la loro fiducia a Gino Perrone. Tuttavia, nella rosa dei consiglieri comunali eletti nelle fila del centrodestra, non si ritrovano volti nuovi della politica o comunque figure emergenti. Come interpreta questa dicotomia?
Qualora avesse vinto il candidato sindaco di centro destra, molti volti nuovi e molti giovani sarebbero entrati in Consiglio Comunale, un dato importante per la volontà di cambiamento da parte del popolo di centro destra. La lista Lega, ad esempio, avrebbe portato in Consiglio Comunale due giovani, una donna Nunzia Leo e il sottoscritto, rispettivamente di 38 e 33 anni.
La prima domanda posta a Gino Perrone nella sua prima uscita pubblica come candidato sindaco fu quella relativa al "passo indietro" della Lega che – per stessa ammissione del leader nazionale Salvini , venuto a Corato appositamente – aveva rivendicato per sé il candidato sindaco. La storia ha poi detto altro. Perrone in quella occasione minimizzò, quasi stizzito dalla domanda. Lei è segretario cittadino della Lega ed è la persona sulla quale la Lega avrebbe puntato come primo cittadino. Lo chiediamo a lei. Cosa è successo?
Su, non scherziamo, è una domanda retorica e tutti conosciamo la risposta.
Il centrodestra, così come si è proposto agli elettori, non ha convinto. Da dove, secondo lei, occorre ripartire?
Esaminati i risultati del voto, dal giorno seguente, noi della Lega Corato, abbiamo continuato con il nostro lavoro senza sosta, determinati ad essere sempre dalla parte della comunità. Nei prossimi giorni lavorerò insieme ad altre forze politiche, partiti e movimenti, per un centro destra moderno, innovativo e liberale.
Abbiamo avviato da qualche tempo un processo di cambiamento e ora gettiamo le basi per una nuova stagione, per coinvolgere tutti e far rinascere quella passione politica, sopita, dopo anni di vuoto amministrativo.
Stiamo lavorando ad una programmazione vasta e d'interesse trasversale, per una scuola politica, valori sociali e strategie economico-culturali.
Mi permetta, a chiusura di questa piacevole intervista, di dedicare un pensiero a tutte le vittime e ai famigliari di chi ha combattuto e combatte un male invisibile, un virus subdolo e infimo. A tutti voi sento di esprimere la mia vicinanza e il mio più intimo sostegno.
A distanza di due mesi dalle elezioni che hanno portato a Palazzo di Città il centrosinistra guidato dal sindaco De Benedittis, il centrodestra sembra ormai essersi totalmente defilato dal dibattito politico. A cosa si deve, secondo lei, questo silenzio?
Non posso rispondere in nome del centro destra, ma come Segretario Lega Salvini Corato.
Come può ben comprendere, l'attuale periodo non consente quotidiani incontri in presenza, ma non abbiamo perso e non perdiamo mai i contatti con i cittadini. Come gruppo di lavoro Lega Corato, siamo presenti con tutti i mezzi possibili, i nostri telefoni sono sempre accesi e abbiamo ampliato le possibilità di comunicazione tramite social.
Io non mi preoccuperei del silenzio del centro destra, ma dell'assenza di una significativa azione amministrativa. Le promesse fatte sono tante e alla retorica linguistica, i cittadini richiedono i fatti.
La nostra presenza, sempre con e tra i cittadini, ci permette di riscontrare e conoscere nuove esigenze e problematiche, ad oggi, soprattutto relative all'attuale emergenza sanitaria/economica e dalla sempre più precaria percezione della sicurezza in città.
Il 5 ottobre i cittadini di Corato hanno deciso di voltare pagina rispetto al passato non confermando la loro fiducia a Gino Perrone. Tuttavia, nella rosa dei consiglieri comunali eletti nelle fila del centrodestra, non si ritrovano volti nuovi della politica o comunque figure emergenti. Come interpreta questa dicotomia?
Qualora avesse vinto il candidato sindaco di centro destra, molti volti nuovi e molti giovani sarebbero entrati in Consiglio Comunale, un dato importante per la volontà di cambiamento da parte del popolo di centro destra. La lista Lega, ad esempio, avrebbe portato in Consiglio Comunale due giovani, una donna Nunzia Leo e il sottoscritto, rispettivamente di 38 e 33 anni.
Per i "big" di ogni coalizione, il numero considerevole in termini di preferenze è storia vecchia, ma pur sempre risultato del lavoro di tutti i candidati di ogni singola lista.
La prima domanda posta a Gino Perrone nella sua prima uscita pubblica come candidato sindaco fu quella relativa al "passo indietro" della Lega che – per stessa ammissione del leader nazionale Salvini , venuto a Corato appositamente – aveva rivendicato per sé il candidato sindaco. La storia ha poi detto altro. Perrone in quella occasione minimizzò, quasi stizzito dalla domanda. Lei è segretario cittadino della Lega ed è la persona sulla quale la Lega avrebbe puntato come primo cittadino. Lo chiediamo a lei. Cosa è successo?
Su, non scherziamo, è una domanda retorica e tutti conosciamo la risposta.
Il famoso Luigi nominato più di una volta dal Segretario nazionale della Lega e leader del centro destra Matteo Salvini, in visita a Corato, ero io e non Luigi Perrone.
La nostra volontà era di raccogliere le nuove esigenze e sfide del tempo, segno tangibile di una società che si evolve, e di offrire una nuova visione in armonia con le figure politiche che hanno segnato stagioni illuminate nel passato della nostra città, come più volte dichiarato dal Segretario Nazionale della Lega Sen. Matteo Salvini e dal Segretario Regionale della Lega Puglia On. Luigi D'Eramo.
Noi non volevamo dimostrare un atto di forza, ma offrire una nuova visione di centro destra unito con tutte le forze politiche, raccogliere le nuove sfide del nostro tempo e le risorse in termini di donne e uomini giovani e preparati, per creare un futuro di nuove opportunità programmatiche e pragmatiche, a favore dell'intera città.
La nostra proposta non fu condivisa all'unanimità e, in quel momento, fu più forte il senso di responsabilità e lealtà, a favore di una coalizione unita.
Il centrodestra, così come si è proposto agli elettori, non ha convinto. Da dove, secondo lei, occorre ripartire?
Esaminati i risultati del voto, dal giorno seguente, noi della Lega Corato, abbiamo continuato con il nostro lavoro senza sosta, determinati ad essere sempre dalla parte della comunità. Nei prossimi giorni lavorerò insieme ad altre forze politiche, partiti e movimenti, per un centro destra moderno, innovativo e liberale.
Abbiamo avviato da qualche tempo un processo di cambiamento e ora gettiamo le basi per una nuova stagione, per coinvolgere tutti e far rinascere quella passione politica, sopita, dopo anni di vuoto amministrativo.
Stiamo lavorando ad una programmazione vasta e d'interesse trasversale, per una scuola politica, valori sociali e strategie economico-culturali.
Mi permetta, a chiusura di questa piacevole intervista, di dedicare un pensiero a tutte le vittime e ai famigliari di chi ha combattuto e combatte un male invisibile, un virus subdolo e infimo. A tutti voi sento di esprimere la mia vicinanza e il mio più intimo sostegno.