Medici USCA, potenziate le unità speciali per l'assistenza domiciliare
Nuove dotazioni tecnologiche per i 250 medici di continuità assistenziale della Asl Bari
martedì 6 aprile 2021
16.00
Assistere i pazienti Covid a casa per curarli al meglio ed evitare la pressione sulle strutture ospedaliere. La ASL di Bari ha riorganizzato l'attività delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, rafforzando il personale ma soprattutto con nuove dotazioni tecnologiche in grado di gestire i pazienti a domicilio. I medici delle Usca sono 250 in 25 sedi: sono state raddoppiate le ore di servizio da 18 a 36 ore. Avranno, inoltre, a disposizione già nelle prossime ore ecografi portatili e saturimetri palmari per monitorare meglio l'evoluzione della patologia, mezzi con personale dedicato per facilitare gli interventi a domicilio e kit per eseguire tamponi molecolari.
«L'aumentata esigenza di assistenza a domicilio dei pazienti Covid concomitante alla terza ondata della pandemia ha determinato la necessità di riorganizzare le nostre USCA con una strumentazione tecnologica, mezzi e risorse umane dedicate – spiega il direttore generale, Antonio Sanguedolce – l'obiettivo è di garantire una assistenza più appropriata a tutti quei pazienti Covid che non hanno bisogno di essere assistiti in ospedale ma che invece devono essere monitorati in modo adeguato a casa».
I medici USCA saranno coordinati dal Dott. Felice Spaccavento, delegato dalla Direzione Generale per il supporto clinico e la formazione degli stessi medici, a cui offrirà la sua esperienza di anestesista e responsabile della Unità operativa di Fragilità e Complessità della ASL. «L'ecografia polmonare associata ad alcuni parametri respiratori ci permettono di capire prima se un paziente positivo può andare incontro ad un peggioramento e/o al contrario può evitare l'ospedalizzazione – spiega il dottor Spaccavento – con la dotazione strumentale è possibile migliorare il trattamento a domicilio e fare diagnosi precoci».
Il supporto agli aspetti formativi sarà garantito dal prof. Gioachino Angarano, mentre il coordinamento organizzativo delle attività Usca resta in carico al dottor Enzo Gigantelli, direttore del Dipartimento delle cure e dell'assistenza territoriali.
I medici USCA dalla settimana prossima potranno anche eseguire tamponi molecolari per i pazienti sintomatici, in modo tale da accelerare il percorso diagnostico e la presa in carico. Inoltre con il supporto della Protezione civile, saranno forniti mezzi di trasporto e personale per aumentare e facilitare gli interventi domiciliari.
«L'aumentata esigenza di assistenza a domicilio dei pazienti Covid concomitante alla terza ondata della pandemia ha determinato la necessità di riorganizzare le nostre USCA con una strumentazione tecnologica, mezzi e risorse umane dedicate – spiega il direttore generale, Antonio Sanguedolce – l'obiettivo è di garantire una assistenza più appropriata a tutti quei pazienti Covid che non hanno bisogno di essere assistiti in ospedale ma che invece devono essere monitorati in modo adeguato a casa».
I medici USCA saranno coordinati dal Dott. Felice Spaccavento, delegato dalla Direzione Generale per il supporto clinico e la formazione degli stessi medici, a cui offrirà la sua esperienza di anestesista e responsabile della Unità operativa di Fragilità e Complessità della ASL. «L'ecografia polmonare associata ad alcuni parametri respiratori ci permettono di capire prima se un paziente positivo può andare incontro ad un peggioramento e/o al contrario può evitare l'ospedalizzazione – spiega il dottor Spaccavento – con la dotazione strumentale è possibile migliorare il trattamento a domicilio e fare diagnosi precoci».
Il supporto agli aspetti formativi sarà garantito dal prof. Gioachino Angarano, mentre il coordinamento organizzativo delle attività Usca resta in carico al dottor Enzo Gigantelli, direttore del Dipartimento delle cure e dell'assistenza territoriali.
I medici USCA dalla settimana prossima potranno anche eseguire tamponi molecolari per i pazienti sintomatici, in modo tale da accelerare il percorso diagnostico e la presa in carico. Inoltre con il supporto della Protezione civile, saranno forniti mezzi di trasporto e personale per aumentare e facilitare gli interventi domiciliari.