Matrimoni, «Certificazione Verde obbligatoria anche in zona bianca»
Il chiarimento giunge da Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni
lunedì 31 maggio 2021
Lo scorso 26 maggio il presidente Emiliano e l'assessore Lopalco hanno presentato il nuovo protocollo per lo svolgimento delle cerimonie, come i matrimoni, che prevede il possesso della Certificazione Verde. Ed è proprio in merito al Certificato che consentirà la partecipazione agli eventi che Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni precisano in una nota congiunta che non solo il Certificato Verde è obbligatorio, ma che lo sarà anche in zona bianca, non solo in zona gialla.
«Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso - scrivono - devono svolgersi nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell'articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020 e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19 di cui all'articolo 9 del decreto-legge n. 52 del 2021 anche in zona bianca, in quanto previsto dal decreto del governo. Il comma 2 dell'articolo 9 del DL 65/2021 si limita a stabilire l'anticipazione della possibilità di tali feste in zona gialla al 15 giugno, ma restano ferme le modalità di svolgimento indicate nella stessa norma».
Ricordiamo che per ottenere la certificazione verde si intende un certificato che attesta:
«Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso - scrivono - devono svolgersi nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell'articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020 e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19 di cui all'articolo 9 del decreto-legge n. 52 del 2021 anche in zona bianca, in quanto previsto dal decreto del governo. Il comma 2 dell'articolo 9 del DL 65/2021 si limita a stabilire l'anticipazione della possibilità di tali feste in zona gialla al 15 giugno, ma restano ferme le modalità di svolgimento indicate nella stessa norma».
Ricordiamo che per ottenere la certificazione verde si intende un certificato che attesta:
- l'avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 (basta anche la prima dose, ma devono essere passati 15 giorni dall'inoculazione);
- la guarigione dall'infezione da SARS-CoV-2 (che corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo). Basta il certificato di fine isolamento rilasciato dalla ASL;
- il referto di un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus SARS-CoV-2 e che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti