Massimo Mazzilli: «Vi spiego le anomalie della convocazione del consiglio comunale»
In un filmato l'ex primo cittadino prova a fare chiarezza sulla quarta convocazione del consiglio
martedì 30 luglio 2019
9.06
In un videomessaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook, l'ex sindaco di Corato Massimo Mazzilli prova a fare chiarezza su alcuni aspetti di carattere amministrativo legati alla mancata elezione del presidente del consiglio comunale e alla convocazione d'urgenza del consiglio comunale per la giornata di domani.
Secondo l'ex primo cittadino sono diverse le anomalie che si registrano in tale convocazione, al punto da ritenere utile un intervento della Prefettura.
Mazzilli scandaglia punto per punto alcuni problemi rilevati e fa notare alcune irritualità oltre ad alcune criticità relative ad aspetti formali e pratici della convocazione del consiglio comunale
«Non ci sono gli estremi per ricorrere alla convocazione di urgenza perché le materie di bilancio e le materie delle linee programmatiche prevedono la convocazione ordinaria. Sul piano politico si rileva che tale convocazione d'urgenza si è resa necessaria per il 31 luglio, termine perentorio di approvazione dei punti, perché sinora si è dormito» afferma Mazzilli.
E continua: «È assolutamente irrituale che il sindaco convochi il primo consiglio comunale e ascriva all'ordine del giorno, oltre ai punti classici (elezione del presidente del consiglio, linee programmatiche, comunicazioni sulla giunta, surroga e incompatibilità) ulteriori punti come la nomina del collegio dei revisori, la salvaguardia degli equilibri di bilancio, il riconoscimento debiti fuori bilancio, e l'aumento delle tariffe a norma dell'art 193 terzo comma attinente all'equilibrio di una gestione negativa».
Massimo Mazzilli si sofferma inoltre sul ruolo del collegio dei revisori dei conti: «Oggi il Comune di Corato non ha il collegio revisori dei conti perché il vecchio è scaduto da più di 45 giorni e non c'è più la prorogatio. Il nuovo collegio dovrebbe essere eletto dal consiglio comunale tra i nominativi estratti dalla prefettura. I componenti del collegio dovrebbero accettare la carica; la carica dovrebbe essere notificata e seduta stante dovrebbe accettare, guardare le carte ed esprimere parere sui debiti fuori bilancio, sulla salvaguardia degli equilibri e sull'aumento delle tariffe Tari. Pazzesco».
E tuona: «A ciò si aggiunga che il sindaco sta prendendo a calci il consiglio comunale che è ancora privo dei capigruppo e delle commissioni permanenti: non ci sono gli organi e a malapena sono stati proclamati i consiglieri. Un fatto scandaloso: dal nostro punto di vista occorre una segnalazione al Prefetto in quanto riteniamo che si stia procedendo in maniera irregolare».
E in conclusione un passaggio sui debiti fuori bilancio ASIPU: «In ultima analisi si evidenzia che i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza saranno chiamati ad approvare questi provvedimenti senza conoscere la documentazione e senza essersi confrontati preventivamente coi dirigenti e privi del parere dei revisori dei conti. Potranno approvare un debito e altri senza conoscere le carte? Il debito fuori bilancio da approvare riguarda il disavanzo sulla gestione rifiuti di Asipu 2018 per circa €230.000. Si tratta di spese effettuate senza preventivo impegno di spesa e quindi copertura finanziaria e tanto basta per rendere il terreno scivoloso. Eccezionalmente in deroga entro il 31 luglio a seguito di una ricognizione di equilibri di bilancio negativa (quindi vuol dire che c'è stata una non corretta nella fase programmatica gestione del bilancio) i consiglieri dovrebbero decidere di aumentare la tari più o meno di 600mila euro che vanno sommati agli oltre 200mila euro dell'anno precedente. Il termine ultimo per adottare questo atto è del 31 luglio».
Secondo l'ex primo cittadino sono diverse le anomalie che si registrano in tale convocazione, al punto da ritenere utile un intervento della Prefettura.
Mazzilli scandaglia punto per punto alcuni problemi rilevati e fa notare alcune irritualità oltre ad alcune criticità relative ad aspetti formali e pratici della convocazione del consiglio comunale
«Non ci sono gli estremi per ricorrere alla convocazione di urgenza perché le materie di bilancio e le materie delle linee programmatiche prevedono la convocazione ordinaria. Sul piano politico si rileva che tale convocazione d'urgenza si è resa necessaria per il 31 luglio, termine perentorio di approvazione dei punti, perché sinora si è dormito» afferma Mazzilli.
E continua: «È assolutamente irrituale che il sindaco convochi il primo consiglio comunale e ascriva all'ordine del giorno, oltre ai punti classici (elezione del presidente del consiglio, linee programmatiche, comunicazioni sulla giunta, surroga e incompatibilità) ulteriori punti come la nomina del collegio dei revisori, la salvaguardia degli equilibri di bilancio, il riconoscimento debiti fuori bilancio, e l'aumento delle tariffe a norma dell'art 193 terzo comma attinente all'equilibrio di una gestione negativa».
Massimo Mazzilli si sofferma inoltre sul ruolo del collegio dei revisori dei conti: «Oggi il Comune di Corato non ha il collegio revisori dei conti perché il vecchio è scaduto da più di 45 giorni e non c'è più la prorogatio. Il nuovo collegio dovrebbe essere eletto dal consiglio comunale tra i nominativi estratti dalla prefettura. I componenti del collegio dovrebbero accettare la carica; la carica dovrebbe essere notificata e seduta stante dovrebbe accettare, guardare le carte ed esprimere parere sui debiti fuori bilancio, sulla salvaguardia degli equilibri e sull'aumento delle tariffe Tari. Pazzesco».
E tuona: «A ciò si aggiunga che il sindaco sta prendendo a calci il consiglio comunale che è ancora privo dei capigruppo e delle commissioni permanenti: non ci sono gli organi e a malapena sono stati proclamati i consiglieri. Un fatto scandaloso: dal nostro punto di vista occorre una segnalazione al Prefetto in quanto riteniamo che si stia procedendo in maniera irregolare».
E in conclusione un passaggio sui debiti fuori bilancio ASIPU: «In ultima analisi si evidenzia che i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza saranno chiamati ad approvare questi provvedimenti senza conoscere la documentazione e senza essersi confrontati preventivamente coi dirigenti e privi del parere dei revisori dei conti. Potranno approvare un debito e altri senza conoscere le carte? Il debito fuori bilancio da approvare riguarda il disavanzo sulla gestione rifiuti di Asipu 2018 per circa €230.000. Si tratta di spese effettuate senza preventivo impegno di spesa e quindi copertura finanziaria e tanto basta per rendere il terreno scivoloso. Eccezionalmente in deroga entro il 31 luglio a seguito di una ricognizione di equilibri di bilancio negativa (quindi vuol dire che c'è stata una non corretta nella fase programmatica gestione del bilancio) i consiglieri dovrebbero decidere di aumentare la tari più o meno di 600mila euro che vanno sommati agli oltre 200mila euro dell'anno precedente. Il termine ultimo per adottare questo atto è del 31 luglio».