Mascoli stuzzica Bovino: «C'è chi fa il consigliere e chi fa il commentatore»
Dura replica alle parole del capogruppo di Nuova umanità
venerdì 30 dicembre 2022
13.44
«Il compito del consigliere comunale è quello di fornire indirizzo e controllo politico amministrativo. Quello invece del commentatore comunale consiste nel guardarsi bene dal fornire indirizzi e soluzioni e nell'intervenire con squallidi commenti il giorno dopo, a cose fatte. Al commentatore comunale Vito Bovino, molto concentrato a sottolineare le mie incoerenze e le mie contraddizioni, consiglio di ritagliarsi un po' di tempo da dedicare all'esercizio del suo mandato». È quanto sostenuto, con toni decisi, dal consigliere comunale Salvatore Mascoli, in risposta a una nota diffusa dal leader di Nuova umanità (link all'articolo).
«Bovino non ha avuto tempo, ad esempio, per partecipare alla commissione in cui si è discusso della questione "Regeneration home", momento in cui avrebbe potuto esternare le proprie perplessità e suggerire risoluzioni gradite a sé e al gruppo che rappresenta. Non ha avuto tempo di partecipare alla discussione del punto in consiglio comunale perché nel corso della pausa pranzo è sparito, senza darne notizia, venendo ancora una volta meno ai suoi compiti di consigliere. Sono certo che oltre a me, a molti altri concittadini avrebbe fatto piacere conoscere la posizione di Vito Bovino rispetto alla risoluzione dell'annosa questione "Regeneration home" ma ormai siamo abituati al commento del giorno dopo, a cose fatte, perché ancora una volta, quando c'è da calciare il rigore, Vito Bovino non c'è» ha attaccato Mascoli.
«Leggendo il suo comunicato, verrebbe da pensare che il commentatore Bovino voglia sostituirmi nel ruolo di paladino delle sorti del nostro presidio ospedaliero ma anche in questo caso i fatti lo smentiscono in quanto, anche in occasione della commissione consiliare avente oggetto il futuro dell'ospedale di Corato, il commentatore comunale Bovino era assente. Assenza peraltro costante negli ultimi anni in quanto ricordo che la mia attività in favore dell'ospedale, continua e certificata da innumerevoli comunicazioni protocollate al Comune e alla Regione sin dal 2013, non ha mai avuto il sostegno dell'allora consigliere Bovino. Al consigliere Bovino non va bene se la maggioranza non fa le cose, ma non va bene nemmeno se la maggioranza le fa. Il consigliere Bovino preferisce il ruolo di commentatore, cavalcando l'onda del dissenso a prescindere nei confronti di questa amministrazione, che non ha mai avuto il piacere di avere proposte costruttive dal gruppo di Bovino» ha aggiunto.
«In conclusione, sarebbe opportuno che il consigliere Bovino spiegasse meglio la ratio della mia incoerenza tra la difesa incondizionata, notoria e riconosciuta del presidio ospedaliero di Corato e l'aver votato l'autorizzazione dell'attivazione di tre ambulatori da parte di un privato, attivazione peraltro avallata dagli illustri pareri pro veritate di due avvocati nonché del dirigente comunale Giuseppe Sciscioli, oltre che dell'assessore al ramo Concetta Bucci. Non si è forse ampliata l'offerta sanitaria in città? Abbiamo forse obbligato i cittadini a rivolgersi al privato? O forse abbiamo evitato che tanti altri concittadini siano costretti a rivolgersi a privati fuori dal nostro comune? Teme forse il commentatore Bovino che l'attivazione di questi tre ambulatori svuoti le liste di attesa lunghe mesi della struttura pubblica? Sa già il consigliere Bovino che tipo di ambulatori attiverà il privato? È certo che ci sarà concorrenza tra il privato e il pubblico?» ha osservato Mascoli.
«Spero che il consigliere Bovino abbia tutte queste certezze perché altrimenti sarebbe opportuno che chieda pubblicamente scusa per le inopportune, infondate e mendaci accuse mosse nei miei confronti, con l'auspicio che in futuro possa essere finalmente partecipe alle attività consiliari, spogliandosi delle vesti di commentatore e tornando ad essere il consigliere comunale che la gente ha voluto votandolo. Concludo con l'invito a lavorare costruttivamente all'unisono per raggiungere obiettivi sempre più qualificanti per la città di Corato e ad evitare sterili e futili polemiche» ha concluso.
«Bovino non ha avuto tempo, ad esempio, per partecipare alla commissione in cui si è discusso della questione "Regeneration home", momento in cui avrebbe potuto esternare le proprie perplessità e suggerire risoluzioni gradite a sé e al gruppo che rappresenta. Non ha avuto tempo di partecipare alla discussione del punto in consiglio comunale perché nel corso della pausa pranzo è sparito, senza darne notizia, venendo ancora una volta meno ai suoi compiti di consigliere. Sono certo che oltre a me, a molti altri concittadini avrebbe fatto piacere conoscere la posizione di Vito Bovino rispetto alla risoluzione dell'annosa questione "Regeneration home" ma ormai siamo abituati al commento del giorno dopo, a cose fatte, perché ancora una volta, quando c'è da calciare il rigore, Vito Bovino non c'è» ha attaccato Mascoli.
«Leggendo il suo comunicato, verrebbe da pensare che il commentatore Bovino voglia sostituirmi nel ruolo di paladino delle sorti del nostro presidio ospedaliero ma anche in questo caso i fatti lo smentiscono in quanto, anche in occasione della commissione consiliare avente oggetto il futuro dell'ospedale di Corato, il commentatore comunale Bovino era assente. Assenza peraltro costante negli ultimi anni in quanto ricordo che la mia attività in favore dell'ospedale, continua e certificata da innumerevoli comunicazioni protocollate al Comune e alla Regione sin dal 2013, non ha mai avuto il sostegno dell'allora consigliere Bovino. Al consigliere Bovino non va bene se la maggioranza non fa le cose, ma non va bene nemmeno se la maggioranza le fa. Il consigliere Bovino preferisce il ruolo di commentatore, cavalcando l'onda del dissenso a prescindere nei confronti di questa amministrazione, che non ha mai avuto il piacere di avere proposte costruttive dal gruppo di Bovino» ha aggiunto.
«In conclusione, sarebbe opportuno che il consigliere Bovino spiegasse meglio la ratio della mia incoerenza tra la difesa incondizionata, notoria e riconosciuta del presidio ospedaliero di Corato e l'aver votato l'autorizzazione dell'attivazione di tre ambulatori da parte di un privato, attivazione peraltro avallata dagli illustri pareri pro veritate di due avvocati nonché del dirigente comunale Giuseppe Sciscioli, oltre che dell'assessore al ramo Concetta Bucci. Non si è forse ampliata l'offerta sanitaria in città? Abbiamo forse obbligato i cittadini a rivolgersi al privato? O forse abbiamo evitato che tanti altri concittadini siano costretti a rivolgersi a privati fuori dal nostro comune? Teme forse il commentatore Bovino che l'attivazione di questi tre ambulatori svuoti le liste di attesa lunghe mesi della struttura pubblica? Sa già il consigliere Bovino che tipo di ambulatori attiverà il privato? È certo che ci sarà concorrenza tra il privato e il pubblico?» ha osservato Mascoli.
«Spero che il consigliere Bovino abbia tutte queste certezze perché altrimenti sarebbe opportuno che chieda pubblicamente scusa per le inopportune, infondate e mendaci accuse mosse nei miei confronti, con l'auspicio che in futuro possa essere finalmente partecipe alle attività consiliari, spogliandosi delle vesti di commentatore e tornando ad essere il consigliere comunale che la gente ha voluto votandolo. Concludo con l'invito a lavorare costruttivamente all'unisono per raggiungere obiettivi sempre più qualificanti per la città di Corato e ad evitare sterili e futili polemiche» ha concluso.