Mannaia sulle vaccinazioni obbligatorie: dimezzati i giorni di somministrazione

L'ira del consigliere Mascoli: «Ancora una volta Corato viene penalizzata dalla ASL di Bari»

mercoledì 29 dicembre 2021 11.12
A cura di Giuseppe Di Bisceglie
Non c'è soltanto il Covid. I servizi di vaccinazione dei bambini, all'interno dell'ufficio igiene di Corato, sono proseguiti regolarmente in tutto questo tempo in cui i riflettori erano puntati sulle attività di prevenzione al Covid 19. Si tratta di vaccinazioni obbligatorie alle quali sono chiamati periodicamente i bambini e che da anni vengono somministrati nella struttura di Corato per quattro giorni a settimana.

Nei primi dieci mesi del 2021 sono state somministrate circa 8700 vaccinazioni nel centro di Corato che, lo ricordiamo, serve una popolazioni di poco meno di cinquantamila abitanti. Improvvisamente (e inspiegabilmente) i vertici della ASL Bari hanno deciso che dal primo gennaio le ore di somministrazione dei vaccini saranno dimezzate. Soltanto sei ore a settimana per una popolazione così vasta.

A riferire questa situazione, definita "scandalosa" è stato il presidente della commissione sanità in Consiglio Comunale Salvatore Mascoli nel corso dei preliminari della seduta di ieri. Un grido disperato di allarme rispetto ad una situazione che rischia di ledere enormemente la comunità coratina.

«Mi consta che siano a tal fine siano state disposte anche riduzioni del personale, per la qual cosa scientificamente, ancora una volta, Corato è penalizzata dalla Asl e quindi dalla politica regionale» ha riportato Mascoli in seno alla massima assise cittadina.

«In qualità di presidente della commissione sanità sento la responsabilità nei confronti dei miei concittadini e dunque, ben consapevole delle dinamiche fatte di finte promesse e rassicurazioni, ribadisco con forza la necessità di un consiglio monotematico per lanciare un messaggio forte alla comunità politica» ha richiesto.

E poi ha con forza rivendicato: «Corato esiste. Corato ha la sua dignità e non permetteremo a nessuno di trasformarci in moneta di scambio per meri giochi politici a discapito dei coratini».

Mascoli ha altresì paventato una violazione dei diritti costituzionalmente sanciti qualora, per carenze organizzative imputabili a questa drastica riduzione delle ore di somministrazione dei vaccini, venga impedito ai bambini di fruire del servizio di istruzione o di qualsiasi altra attività.

Sotto la lente di ingrandimento del presidente Mascoli c'è anche la questione del entro NPIA di viale Cadorna. «Anche in questo caso, tanto fumo - ha aggiunto Mascoli - ma la situazione mi consta si sia incastrata su una volontà, non ho ben capito ancora di chi, di trasformare una struttura fatiscente nel nuovo centro. Ci vorranno soldi e tempo, anche in questo caso a discapito di concittadini che soffrono e che aspettano risposte dalla politica».

«Voglio precisare a chiare lettere - ha chiosato - che non addebito colpe a questa amministrazione in quanto so bene che queste decisioni dipendono dalla provincia e dalla regione. Ma proprio per questo motivo caro sindaco, non devi portare il peso di questa battaglia da solo. Convoca il consiglio comunale monotematico e parliamo chiaro alla comunità. Bisogna fare nomi e cognomi dei nemici dei coratini, e questi signori devono assumersene le responsabilità pubblicamente».