Maltempo, dalla Regione contributi per danni da gelate e trombe d'aria
In 10 anni la Puglia ha subito 3 miliardi di danni
domenica 3 gennaio 2021
Bene la deliberazione della Giunta regionale che ha ripartito 12milioni di euro per le gelate 2017 e 2018 e la tromba d'aria 2018 a sostegno delle imprese agricole colpite da calamità naturali e da avversità atmosferiche di carattere eccezionale nei Comuni delimitati. Plauso di Coldiretti Puglia alla sterzata impressa dall'Assessore regionale all'Agricoltura, Donato Pentassuglia, alla ripartizione delle risorse per gli eventi calamitosi che nel 2017 e nel 2018 hanno inferto un duro colpo all'agricoltura pugliese, con il crollo solo per il settore olivicolo della Produzione Lorda Vendibile di quasi 400 milioni di euro.
«Ringraziamo l'Assessore Pentassuglia perché ha dato una risposta tempestiva alle richieste di Coldiretti, considerato che con le risorse del Fondo di Solidarietà Nazionale per le gelate 2017 e 2018 è stato riconosciuto solo il 7% del danno riscontrato, pochi spiccioli che hanno deluso le aspettative e soprattutto non hanno in alcun modo supportato le aziende olivicole nella ripresa produttiva ed economica», dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Si tratta di 12 milioni euro – spiega Coldiretti Puglia - per le declaratorie di calamità del Decreto Ministeriale 26219/17 "Gelate 2017" con 5,7 milioni di euro, del Decreto Ministeriale del 12 giugno 2019 "Gelate 2018" con 6,3 milioni di euro e del Decreto Ministeriale del 15 febbraio 2019 "Tromba d'aria 2018".
La Giunta regionale della Puglia – aggiunge Coldiretti Puglia – ha anche deliberato una proposta urgente al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali di declaratoria delle eccezionali avversità atmosferiche per la grandinata di luglio 2020 che si è abbattuta sui Comuni delle province di Foggia, Taranto e Lecce.
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici, dove l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti Puglia – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 3 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
«Ringraziamo l'Assessore Pentassuglia perché ha dato una risposta tempestiva alle richieste di Coldiretti, considerato che con le risorse del Fondo di Solidarietà Nazionale per le gelate 2017 e 2018 è stato riconosciuto solo il 7% del danno riscontrato, pochi spiccioli che hanno deluso le aspettative e soprattutto non hanno in alcun modo supportato le aziende olivicole nella ripresa produttiva ed economica», dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Si tratta di 12 milioni euro – spiega Coldiretti Puglia - per le declaratorie di calamità del Decreto Ministeriale 26219/17 "Gelate 2017" con 5,7 milioni di euro, del Decreto Ministeriale del 12 giugno 2019 "Gelate 2018" con 6,3 milioni di euro e del Decreto Ministeriale del 15 febbraio 2019 "Tromba d'aria 2018".
La Giunta regionale della Puglia – aggiunge Coldiretti Puglia – ha anche deliberato una proposta urgente al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali di declaratoria delle eccezionali avversità atmosferiche per la grandinata di luglio 2020 che si è abbattuta sui Comuni delle province di Foggia, Taranto e Lecce.
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici, dove l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti Puglia – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 3 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.