Luciano Tandoi: una targa ricorda il preside innovatore
Ieri il ricordo di chi ne ha apprezzato le qualità
martedì 12 ottobre 2021
11.53
Chi era Luciano Tandoi?
"Un promotore della cultura, dell'educazione e dell'imprenditorialità».
A tracciare il profilo del preside, chi è intitolato l'Istituto professionale ed alberghiero di Corato, è una targa scoperta ieri, all'interno dell'edificio scolastico, durante una cerimonia di rilievo, alla presenza di personale scolastico ed istituzionale.
Figura di grande carisma, dirigente dell'istituto dal 1987 al 2003, Luciano Tandoi ha rappresentato un riferimento nell'ambito della formazione di studenti e docenti. Gli stessi che non hanno fatto mancare la testimonianza del ricordo del presidente, raccontandone le virtù umane e professionali.
Oggi, al timone della scuola, c'è Angela Adduci che ha voluto ricordare il suo predecessore. "Un uomo di scuola, un vero maestro nella accezione più nobile del termine. Baluardo di cultura ed esempio di vita" lo ha definito la preside Adduci.
La dirigente ha ricordato l'importanza della figura di Tandoi nella formazione anche professionale di molti docenti, al prestigio riconosciuto anche all'esterno delle mura cittadine, allo spessore professionale del preside.
Un innovatore - hanno ricordato i presenti - capace di anticipare i tempi nel fornire occasioni di formazione ed esperienze come gli scambi internazionali tra studenti e l'impresa formativa simulata, all'epoca effettuata in soli 3 istituti in Italia. Anche l'introduzione dell'istituto alberghiero fu una intuizione di Tandoi poi realizzata dalla sua discepola Angela Adduci.
A ricordare il preside Tandoi c'erano anche il sindaco De Benedittis, il senatore Perrone e i figli del compianto, Fabio e Filippo. Il loro è stato il ricordo di due ragazzi che hanno potuto osservare direttamente e da una prospettiva privata l'amore verso la scuola, la dedizione al lavoro, l'impegno mosso dalla passione.
Ammirazione è stata espressa dal sindaco De Benedittis: per lui Tandoi ha rappresentato una pietra miliare, un punto di riferimento anche temporale. Per l'IPC esiste un "prima" e un "dopo" Tandoi, l'uomo capace di innescare un processo di crescita che continua ai giorni odierni.
Limpido il ricordo di Perrone, legato a Tandoi da sentimenti di amicizia e di alcuni docenti che hanno lavorato fianco a fianco col preside.
"Un promotore della cultura, dell'educazione e dell'imprenditorialità».
A tracciare il profilo del preside, chi è intitolato l'Istituto professionale ed alberghiero di Corato, è una targa scoperta ieri, all'interno dell'edificio scolastico, durante una cerimonia di rilievo, alla presenza di personale scolastico ed istituzionale.
Figura di grande carisma, dirigente dell'istituto dal 1987 al 2003, Luciano Tandoi ha rappresentato un riferimento nell'ambito della formazione di studenti e docenti. Gli stessi che non hanno fatto mancare la testimonianza del ricordo del presidente, raccontandone le virtù umane e professionali.
Oggi, al timone della scuola, c'è Angela Adduci che ha voluto ricordare il suo predecessore. "Un uomo di scuola, un vero maestro nella accezione più nobile del termine. Baluardo di cultura ed esempio di vita" lo ha definito la preside Adduci.
La dirigente ha ricordato l'importanza della figura di Tandoi nella formazione anche professionale di molti docenti, al prestigio riconosciuto anche all'esterno delle mura cittadine, allo spessore professionale del preside.
Un innovatore - hanno ricordato i presenti - capace di anticipare i tempi nel fornire occasioni di formazione ed esperienze come gli scambi internazionali tra studenti e l'impresa formativa simulata, all'epoca effettuata in soli 3 istituti in Italia. Anche l'introduzione dell'istituto alberghiero fu una intuizione di Tandoi poi realizzata dalla sua discepola Angela Adduci.
A ricordare il preside Tandoi c'erano anche il sindaco De Benedittis, il senatore Perrone e i figli del compianto, Fabio e Filippo. Il loro è stato il ricordo di due ragazzi che hanno potuto osservare direttamente e da una prospettiva privata l'amore verso la scuola, la dedizione al lavoro, l'impegno mosso dalla passione.
Ammirazione è stata espressa dal sindaco De Benedittis: per lui Tandoi ha rappresentato una pietra miliare, un punto di riferimento anche temporale. Per l'IPC esiste un "prima" e un "dopo" Tandoi, l'uomo capace di innescare un processo di crescita che continua ai giorni odierni.
Limpido il ricordo di Perrone, legato a Tandoi da sentimenti di amicizia e di alcuni docenti che hanno lavorato fianco a fianco col preside.