Luciano Canfora presenta “Il fascismo non è mai morto” a Corato
L'incontro si è svolto nel teatro comunale ed è stato occasione di riflessione per i presenti
martedì 21 maggio 2024
10.02
Ieri, lunedì 20 maggio, il professor Luciano Canfora è stato ospitato nel teatro comunale di Corato per parlare e autografare il suo ultimo libro "Il fascismo non è mai morto", pubblicato da Edizioni Dedalo. L'incontro è stato patrocinato dal Comune di Corato, dalla sezione Anpi Corato e dalla libreria Sonicart,.
Nel suo libro, lo scrittore sostiene che il fascismo non può essere limitato al ventennio di Mussolini o alla storia di Franco in Spagna o di Salazar in Portogallo. Il fascismo ha, invece, molteplici aspetti e si insinua nelle pieghe più desolanti della storia politica.
Nel corso dell'appuntamento con lo scrittore, il professor Menduni, interlocutore e presentatore, ha riassunto il fascismo in tre punti: razzismo, trasformismo e atlantismo. Lo scrittore spiega che il nucleo centrale del fascismo può essere considerato il suprematismo razzista, derivante dall'esaltazione della propria nazione come "comunità naturale". Il problema alla base del successo ottenuto dalle formazioni fasciste è quello di aver intercettato il disagio e tentato di superarlo attraverso facili e banali soluzioni. Questo modus operandi segue i corsi ricorrenti della storia. Si parla di ciclicità e ritorno poiché, sebbene meno visibile, il fascismo e le sue modalità d'azione non sono ancora scomparsi.
Nell'incontro, il professor Luciano Canfora chiarisce che agire è un'impresa difficile. Bisogna fare un passo indietro per comprendere al meglio ciò che è accaduto e, soltanto in questo modo, distaccarsi dalla ripetizione del passato. L'istituzione da proteggere, poiché garante di pensiero critico e libero, è la scuola. Essa diventa uno strumento privilegiato contro l'omologazione e il conformismo culturale, poiché offre autonomia di pensiero. Oggi, però, essa si trova sotto attacco, poiché i mezzi di comunicazione propongono una spontanea uniformità ideologica che minaccia il dibattito, lo scambio e la diversità di opinioni. Da qui, l'urgenza di proteggere le istituzioni deputate all'istruzione.
Nel suo libro, lo scrittore sostiene che il fascismo non può essere limitato al ventennio di Mussolini o alla storia di Franco in Spagna o di Salazar in Portogallo. Il fascismo ha, invece, molteplici aspetti e si insinua nelle pieghe più desolanti della storia politica.
Nel corso dell'appuntamento con lo scrittore, il professor Menduni, interlocutore e presentatore, ha riassunto il fascismo in tre punti: razzismo, trasformismo e atlantismo. Lo scrittore spiega che il nucleo centrale del fascismo può essere considerato il suprematismo razzista, derivante dall'esaltazione della propria nazione come "comunità naturale". Il problema alla base del successo ottenuto dalle formazioni fasciste è quello di aver intercettato il disagio e tentato di superarlo attraverso facili e banali soluzioni. Questo modus operandi segue i corsi ricorrenti della storia. Si parla di ciclicità e ritorno poiché, sebbene meno visibile, il fascismo e le sue modalità d'azione non sono ancora scomparsi.
Nell'incontro, il professor Luciano Canfora chiarisce che agire è un'impresa difficile. Bisogna fare un passo indietro per comprendere al meglio ciò che è accaduto e, soltanto in questo modo, distaccarsi dalla ripetizione del passato. L'istituzione da proteggere, poiché garante di pensiero critico e libero, è la scuola. Essa diventa uno strumento privilegiato contro l'omologazione e il conformismo culturale, poiché offre autonomia di pensiero. Oggi, però, essa si trova sotto attacco, poiché i mezzi di comunicazione propongono una spontanea uniformità ideologica che minaccia il dibattito, lo scambio e la diversità di opinioni. Da qui, l'urgenza di proteggere le istituzioni deputate all'istruzione.