Lotta all'abusivismo edilizio, protocollo tra Regione, Anci, Procure e Corte d'Appello
Obiettivo sono gli interventi nell'ambito della tutela e della valorizzazione del paesaggio e delle comunità
sabato 3 agosto 2019
È stato siglato ieri mattina a Bari tra Regione Puglia, Anci Puglia, Procura Generale presso la Corte d'Appello di Bari e le Procure di Bari, Foggia e Trani e Anci Puglia il protocollo d'intesa per la prevenzione e il contrasto all'abusivismo edilizio.
La Regione era rappresentata dal presidente Michele Emiliano e dall'assessore all'Urbanistica Alfonso Pisicchio.
La Procura Generale presso la Corte d'Appello di Bari era rappresentata dal Procuratore generale Anna Maria Tosto, la Procura della Repubblica di Bari era rappresentata dal procuratore Giuseppe Volpe, la Procura della Repubblica di Trani dal procuratore aggiunto Achille Bianchi. Per l'Anci c'era il vicepresidente regionale Francesco Crudele, sindaco di Capurso.
Il protocollo, della durata biennale, ha l'obiettivo di coordinare e concertare a livello interistituzionale interventi nell'ambito della tutela e della valorizzazione del paesaggio e delle comunità, mettendo in campo una specifica attività di controllo urbanistico ed edilizio del territorio, gestita dagli uffici regionali dell'urbanistica della Regione, e di recupero della legalità di specifica competenza degli uffici requirenti del Distretto della Corte di Appello di Bari.
Per l'avvio e il coordinamento delle attività sarà istituito un tavolo tecnico composto, dall'assessore alla Pianificazione territoriale (o suo delegato), da 4 componenti regionali, designati dal presidente o dall'assessore delegato su proposta del direttore del Dipartimento Mobilità, Qualità urbana, Opere pubbliche, Ecologia e Paesaggio, da un componente per ciascuno degli Uffici Giudiziari requirenti del Distretto di Bari (nominati rispettivamente dal procuratore generale presso la Corte di Appello di Bari e dai Procuratori di Bari, Foggia e Trani) e da un componente in rappresentanza dei Comuni pugliesi designato dal presidente dell'Anci Puglia.
"Si tutela l'ambiente – ha detto il presidente Michele Emiliano - difendendolo, ma anche demolendo i manufatti che sono costruiti contro la legge. Noi abbiamo una strategia complessa, a breve approveremo proprio la legge sulla bellezza che consentirà spontaneamente ai cittadini di demolire ciò che non gli interessa più, che è brutto, che viene considerato superfluo o inutile soprattutto sulle coste e nei punti ambientalmente più rilevanti e di ricostruirli, eventualmente con dei premi in volume, nei luoghi indicati dal piano regolatore. Queste operazioni a volte troveranno nella ricostruzione del paesaggio migliaia di immobili non sanati e non sanabili, come è successo per Punta Perotti. Che non è stata demolita perché lo abbiamo deciso noi al Comune di Bari, ma perché una sentenza ci obbligava alla demolizione e quella sentenza non è mai stata messa in discussione da nessuno. Ci sono purtroppo migliaia di casi come punta Perotti e da oggi la Regione Puglia sostiene tutti i comuni che vogliono demolire con due azioni fondamental. Innanzitutto con l'anagrafe di tutti i casi di demolizione, in modo da fare programmazione, spendere meno, appaltare queste demolizioni in modo collettivo e congiunto e poi mettendo a disposizione dei comuni le somme necessarie per le demolizioni. Il complesso di questi interventi secondo noi creerà economia e sviluppo, perché ricostruire la bellezza significa spingere e accelerare il processo economico, che attragga turismo e valorizzi il paesaggio. Ringrazio i procuratori della Repubblica del distretto della Corte d'Appello di Bari per aver sottoscritto il protocollo che renderà la collaborazione tra Magistrati, Comuni e Regione utilissima al fine del ripristino della bellezza"
Il tavolo sarà convocato con cadenza almeno bimestrale.
E sarà creata un'apposita banca dati per monitorare l'andamento delle emergenze e del fondo di rotazione regionale, lo strumento economico che permette alla Regione Puglia di sostenere i Comuni che non dispongano delle risorse necessarie per fronte alle demolizioni.
L'importo del fondo nel 2018 è stato pari 150.000 euro, mentre quest'anno la previsione in bilancio è di 190.000 euro.
E i Comuni possono richiedere di accedere per far fronte alle spese di demolizione.
Già a dicembre 2014 la Regione Puglia ha sottoscritto con la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Lecce un protocollo pilota per l'esecuzione delle sentenze passate in giudicato concernenti abusi edilizi con ordine di demolizione.
E tale collaborazione ha prodotto significativi risultati rendendo evidente l'importanza di realizzare sinergie operative in funzione di una più incisiva lotta al fenomeno dell'abusivismo e di un più attento controllo urbanistico ed edilizio del territorio.
"Questo protocollo – ha commentato l'assessore all'Urbanistica e Pianificazione Territoriale, Alfonso Pisicchio – dimostra quanto sia prioritaria per la Regione la tutela e la valorizzazione dei territori. Territori spesso violentati da abusi edilizi che compromettono l'identità, la storia e la memoria culturale di una comunità. Non a caso, la legge sulla Bellezza che ci apprestiamo a varare in Consiglio regionale, coniuga perfettamente questi obiettivi dichiarando tolleranza zero ai detrattori della bellezza e a tutte le forme di abusivismo. E lavorare in sinergia con la magistratura è per noi non solo un motivo di orgoglio, ma soprattutto di certezza. Dobbiamo dare certezza all'esecuzione dei provvedimenti di demolizione. Perché chi sbaglia deturpando il nostro territorio e non rispettando le norme statali e regionali, deve sapere che al posto di manufatti e di opere non a norma va ricostruita ed edificata la legalità. E sono sicuro che questo protocollo, come già dimostrato dalla felice esperienza di Lecce, darà dei risultati significativi".
La Regione era rappresentata dal presidente Michele Emiliano e dall'assessore all'Urbanistica Alfonso Pisicchio.
La Procura Generale presso la Corte d'Appello di Bari era rappresentata dal Procuratore generale Anna Maria Tosto, la Procura della Repubblica di Bari era rappresentata dal procuratore Giuseppe Volpe, la Procura della Repubblica di Trani dal procuratore aggiunto Achille Bianchi. Per l'Anci c'era il vicepresidente regionale Francesco Crudele, sindaco di Capurso.
Il protocollo, della durata biennale, ha l'obiettivo di coordinare e concertare a livello interistituzionale interventi nell'ambito della tutela e della valorizzazione del paesaggio e delle comunità, mettendo in campo una specifica attività di controllo urbanistico ed edilizio del territorio, gestita dagli uffici regionali dell'urbanistica della Regione, e di recupero della legalità di specifica competenza degli uffici requirenti del Distretto della Corte di Appello di Bari.
Per l'avvio e il coordinamento delle attività sarà istituito un tavolo tecnico composto, dall'assessore alla Pianificazione territoriale (o suo delegato), da 4 componenti regionali, designati dal presidente o dall'assessore delegato su proposta del direttore del Dipartimento Mobilità, Qualità urbana, Opere pubbliche, Ecologia e Paesaggio, da un componente per ciascuno degli Uffici Giudiziari requirenti del Distretto di Bari (nominati rispettivamente dal procuratore generale presso la Corte di Appello di Bari e dai Procuratori di Bari, Foggia e Trani) e da un componente in rappresentanza dei Comuni pugliesi designato dal presidente dell'Anci Puglia.
"Si tutela l'ambiente – ha detto il presidente Michele Emiliano - difendendolo, ma anche demolendo i manufatti che sono costruiti contro la legge. Noi abbiamo una strategia complessa, a breve approveremo proprio la legge sulla bellezza che consentirà spontaneamente ai cittadini di demolire ciò che non gli interessa più, che è brutto, che viene considerato superfluo o inutile soprattutto sulle coste e nei punti ambientalmente più rilevanti e di ricostruirli, eventualmente con dei premi in volume, nei luoghi indicati dal piano regolatore. Queste operazioni a volte troveranno nella ricostruzione del paesaggio migliaia di immobili non sanati e non sanabili, come è successo per Punta Perotti. Che non è stata demolita perché lo abbiamo deciso noi al Comune di Bari, ma perché una sentenza ci obbligava alla demolizione e quella sentenza non è mai stata messa in discussione da nessuno. Ci sono purtroppo migliaia di casi come punta Perotti e da oggi la Regione Puglia sostiene tutti i comuni che vogliono demolire con due azioni fondamental. Innanzitutto con l'anagrafe di tutti i casi di demolizione, in modo da fare programmazione, spendere meno, appaltare queste demolizioni in modo collettivo e congiunto e poi mettendo a disposizione dei comuni le somme necessarie per le demolizioni. Il complesso di questi interventi secondo noi creerà economia e sviluppo, perché ricostruire la bellezza significa spingere e accelerare il processo economico, che attragga turismo e valorizzi il paesaggio. Ringrazio i procuratori della Repubblica del distretto della Corte d'Appello di Bari per aver sottoscritto il protocollo che renderà la collaborazione tra Magistrati, Comuni e Regione utilissima al fine del ripristino della bellezza"
Il tavolo sarà convocato con cadenza almeno bimestrale.
E sarà creata un'apposita banca dati per monitorare l'andamento delle emergenze e del fondo di rotazione regionale, lo strumento economico che permette alla Regione Puglia di sostenere i Comuni che non dispongano delle risorse necessarie per fronte alle demolizioni.
L'importo del fondo nel 2018 è stato pari 150.000 euro, mentre quest'anno la previsione in bilancio è di 190.000 euro.
E i Comuni possono richiedere di accedere per far fronte alle spese di demolizione.
Già a dicembre 2014 la Regione Puglia ha sottoscritto con la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Lecce un protocollo pilota per l'esecuzione delle sentenze passate in giudicato concernenti abusi edilizi con ordine di demolizione.
E tale collaborazione ha prodotto significativi risultati rendendo evidente l'importanza di realizzare sinergie operative in funzione di una più incisiva lotta al fenomeno dell'abusivismo e di un più attento controllo urbanistico ed edilizio del territorio.
"Questo protocollo – ha commentato l'assessore all'Urbanistica e Pianificazione Territoriale, Alfonso Pisicchio – dimostra quanto sia prioritaria per la Regione la tutela e la valorizzazione dei territori. Territori spesso violentati da abusi edilizi che compromettono l'identità, la storia e la memoria culturale di una comunità. Non a caso, la legge sulla Bellezza che ci apprestiamo a varare in Consiglio regionale, coniuga perfettamente questi obiettivi dichiarando tolleranza zero ai detrattori della bellezza e a tutte le forme di abusivismo. E lavorare in sinergia con la magistratura è per noi non solo un motivo di orgoglio, ma soprattutto di certezza. Dobbiamo dare certezza all'esecuzione dei provvedimenti di demolizione. Perché chi sbaglia deturpando il nostro territorio e non rispettando le norme statali e regionali, deve sapere che al posto di manufatti e di opere non a norma va ricostruita ed edificata la legalità. E sono sicuro che questo protocollo, come già dimostrato dalla felice esperienza di Lecce, darà dei risultati significativi".