Strage dei treni, Longo: «È la giornata dell'ipocrisia»
«Impensabile continuare a far lavorare lo stesso gestore e addirittura affidargli la costruzione della nuova infrastruttura»
martedì 12 luglio 2022
13.20
Duro intervento di Nico Longo in occasione del sesto anniversario della tragedia ferroviaria sulla tratta Corato-Andria.
«Col passare degli anni il 12 luglio sta cambiando nella sua sostanza. Da giornata della commemorazione è diventata la giornata dell'ipocrisia ed è prossima a diventare giornata della vergogna» ha affermato l'ex esponente del Movimento 5 Stelle.
«Ipocrita chi oggi, tronfio, commemora, ma nei restanti giorni dell'anno nulla ha fatto e nulla farà per arginare gli abusi di chi oltre ad avere sulla coscienza la strage, continua a causare quotidiani disservizi per le nostre comunità.
Ipocrita chi in pochi minuti di concentrato dolore istituzionale si scrolla di dosso gli inchini quotidiani verso le inaccettabili vessazioni, ritardi e improbabili giustificazioni raccontate dalla società concessionaria» ha aggiunto.
«Vergogna per la politica degli interessi, che tutela i più forti a discapito dei cittadini.
Vergogna per chi ha partecipato con inettitudine ed ipocrisia a strumentalizzare e soffocare il dolore buttandolo nel dimenticatoio di un paese in cui morale, dignità e giustizia non esistono più» ha osservato.
«Perché in un Paese con la P maiuscola, a sei anni dalla strage, sarebbe già impensabile continuare a far lavorare lo stesso gestore, figuriamoci affidargli la costruzione della nuova infrastruttura, che tanto per non dimenticare, sempre lo stesso gestore avrebbe dovuto completare e consegnare un anno prima della strage.
Chapeau!» ha concluso amaramente Longo.
«Col passare degli anni il 12 luglio sta cambiando nella sua sostanza. Da giornata della commemorazione è diventata la giornata dell'ipocrisia ed è prossima a diventare giornata della vergogna» ha affermato l'ex esponente del Movimento 5 Stelle.
«Ipocrita chi oggi, tronfio, commemora, ma nei restanti giorni dell'anno nulla ha fatto e nulla farà per arginare gli abusi di chi oltre ad avere sulla coscienza la strage, continua a causare quotidiani disservizi per le nostre comunità.
Ipocrita chi in pochi minuti di concentrato dolore istituzionale si scrolla di dosso gli inchini quotidiani verso le inaccettabili vessazioni, ritardi e improbabili giustificazioni raccontate dalla società concessionaria» ha aggiunto.
«Vergogna per la politica degli interessi, che tutela i più forti a discapito dei cittadini.
Vergogna per chi ha partecipato con inettitudine ed ipocrisia a strumentalizzare e soffocare il dolore buttandolo nel dimenticatoio di un paese in cui morale, dignità e giustizia non esistono più» ha osservato.
«Perché in un Paese con la P maiuscola, a sei anni dalla strage, sarebbe già impensabile continuare a far lavorare lo stesso gestore, figuriamoci affidargli la costruzione della nuova infrastruttura, che tanto per non dimenticare, sempre lo stesso gestore avrebbe dovuto completare e consegnare un anno prima della strage.
Chapeau!» ha concluso amaramente Longo.