Loiodice "Eccellenza Pugliese", ritira il premio col gilet arancione
Oggi alla Camera dei Deputati il presidente Unapol ha manifestato il disagio degli agricoltori pugliesi
venerdì 1 febbraio 2019
17.05
Un premio speciale, quello di "Eccellenza Pugliese" è stato conferito questa mattina nel palazzo della Camera dei Deputati, al presidente nazionale UNAPOL Tommaso Loiodice.
Loiodice è stato insignito del premio per il lavoro profuso nella valorizzazione dell'olio extravergine di oliva.
Nel ritirare il premio, Tommaso Loiodice ha indossato il gilet arancione, il simbolo di quegli agricoltori che in questi giorni stanno manifestando a difesa di un comparto messo in ginocchio dal tempo inclemente. Un grido disperato di un intero settore produttivo che non ha trovato ascolto dalle istituzioni nazionali.
Un simbolo, un segno dal grande valore.
Nel commentare il riconoscimento, Loiodice si è detto «orgoglioso di rappresentare quei tanti olivicoltori pugliesi che quotidianamente custodiscono il valore del nostro territorio. Per questo ho ritenuto doveroso dedicare il riconoscimento a tutti i gilet arancioni anche per dar voce in questo contesto istituzionale al grido di disperazione che il comparto vive per i danni della gelata, e cosa più preoccupante, per la "pestilenza" della xylella».
Loiodice è stato insignito del premio per il lavoro profuso nella valorizzazione dell'olio extravergine di oliva.
Nel ritirare il premio, Tommaso Loiodice ha indossato il gilet arancione, il simbolo di quegli agricoltori che in questi giorni stanno manifestando a difesa di un comparto messo in ginocchio dal tempo inclemente. Un grido disperato di un intero settore produttivo che non ha trovato ascolto dalle istituzioni nazionali.
Un simbolo, un segno dal grande valore.
Nel commentare il riconoscimento, Loiodice si è detto «orgoglioso di rappresentare quei tanti olivicoltori pugliesi che quotidianamente custodiscono il valore del nostro territorio. Per questo ho ritenuto doveroso dedicare il riconoscimento a tutti i gilet arancioni anche per dar voce in questo contesto istituzionale al grido di disperazione che il comparto vive per i danni della gelata, e cosa più preoccupante, per la "pestilenza" della xylella».