Lo stemma di Corato realizzato a tombolo vincitore del Concorso Nazionale di Bolsena
La testimonianza e la passione della realizzatrice Cecilia Rosito
sabato 28 settembre 2019
9.52
Si dice che sia un'arte morta, che le giovani ragazze non siano più interessate al ricamo, al tombolo e a tutti quei lavori artigianali che hanno caratterizzato intere generazioni degli anni e che hanno significato il bagaglio culturale di quelle famiglie di un tempo. Non per tutti si tratta di un mestiere morto. C'è chi lo considera un'arte, una passione, un modo per trasmettere quei valori antichi ma al tempo stesso la bellezza di un'opera artistica. È il caso della sig.ra Cecilia Rosito, che ha fatto del tombolo un modo per esprimere il suo estro creativo, lavorando per una vita su commissione per molte persone che avevano l'esigenza di far realizzare il classico corredo per i propri figli. Negli ultimi anni ha deciso di partecipare a concorsi nazionali organizzati da enti e associazioni che puntano sulla riscoperta di questi mestieri artigianali.
"Sin da piccola ho sempre lavorato con entusiasmo e passione, dedicandomi al tombolo come un artista si dedica alle sue opere d'arte, grazie a mia zia che mi insegnò questo mestiere. Crescendo poi, con la scelta della scuola superiore e l'università, abbandonai questa passione, pensando che mai mi avrebbe inseguita. Dopo essermi sposata – racconta la sig.ra Rosito – grazie al supporto di mia zia, decisi di riprendere a lavorare il tombolo. Dietro l'esigenza e la voglia di lavorare, c'è amore e creatività ed è ciò che ha guidato la mia attività".
Negli ultimi anni, poi, sono arrivati i concorsi nazionali, in cui la signora Cecilia si è sempre contraddistinta tra i primi posti sul podio.
"Venni a sapere di un concorso nazionale biennale che si teneva nella città di Bolsena, organizzato da un'associazione chiamata Bolsena Ricamo, che da anni punta sulla riscoperta e la conservazione di questi antichi mestieri. Nella sezione merletto, si chiedeva la realizzazione di uno stemma, in ricordo dello stemma di un antico casato della città, ma libero e usando colori pastello. Da sempre avevo nella mente di realizzare lo stemma di Corato, perché amo la mia città le mie origini, e questo concorso è stata l'occasione giusta per farlo. Ho impiegato tre mesi di continuo lavoro e così lo stemma era pronto, tutto bianco, perché i colori che lo caratterizzano sono forti e non concordi con il regolamento del concorso.
A luglio fui informata che ero tra i primi tre posti. Già questo fu motivo di orgoglio personale, ma quando poi ho saputo di essere la vincitrice, ho pensato alla vittoria personale, come la vittoria della mia città che vince sempre. È un augurio per Corato, per la mia citta, affinché possa riuscire a non dimenticare e non far dimenticare ciò che siamo stati un tempo e ciò che ci ha portato a crescere. Ricordare il nostro passato, i mestieri artigianali che ci hanno fatto crescere con dei valori e dei sani principi meritano di essere coltivati e di valorizzati. Questo è il mio augurio per i giovani e per tutti noi. Il mio desiderio sarebbe quello di donare al Comune di Corato questa mia opera".
Ci sono altri concorsi in cui la signora Cecilia ha partecipato con la sua arte. A Gorizia dove ha ricevuto una menzione di merito per la realizzazione a tombolo con fili colorati della veduta del Gianicolo; a Siracusa con il rifacimento di un quadro di un pittore noto, sempre a tombolo.
"Sin da piccola ho sempre lavorato con entusiasmo e passione, dedicandomi al tombolo come un artista si dedica alle sue opere d'arte, grazie a mia zia che mi insegnò questo mestiere. Crescendo poi, con la scelta della scuola superiore e l'università, abbandonai questa passione, pensando che mai mi avrebbe inseguita. Dopo essermi sposata – racconta la sig.ra Rosito – grazie al supporto di mia zia, decisi di riprendere a lavorare il tombolo. Dietro l'esigenza e la voglia di lavorare, c'è amore e creatività ed è ciò che ha guidato la mia attività".
Negli ultimi anni, poi, sono arrivati i concorsi nazionali, in cui la signora Cecilia si è sempre contraddistinta tra i primi posti sul podio.
"Venni a sapere di un concorso nazionale biennale che si teneva nella città di Bolsena, organizzato da un'associazione chiamata Bolsena Ricamo, che da anni punta sulla riscoperta e la conservazione di questi antichi mestieri. Nella sezione merletto, si chiedeva la realizzazione di uno stemma, in ricordo dello stemma di un antico casato della città, ma libero e usando colori pastello. Da sempre avevo nella mente di realizzare lo stemma di Corato, perché amo la mia città le mie origini, e questo concorso è stata l'occasione giusta per farlo. Ho impiegato tre mesi di continuo lavoro e così lo stemma era pronto, tutto bianco, perché i colori che lo caratterizzano sono forti e non concordi con il regolamento del concorso.
A luglio fui informata che ero tra i primi tre posti. Già questo fu motivo di orgoglio personale, ma quando poi ho saputo di essere la vincitrice, ho pensato alla vittoria personale, come la vittoria della mia città che vince sempre. È un augurio per Corato, per la mia citta, affinché possa riuscire a non dimenticare e non far dimenticare ciò che siamo stati un tempo e ciò che ci ha portato a crescere. Ricordare il nostro passato, i mestieri artigianali che ci hanno fatto crescere con dei valori e dei sani principi meritano di essere coltivati e di valorizzati. Questo è il mio augurio per i giovani e per tutti noi. Il mio desiderio sarebbe quello di donare al Comune di Corato questa mia opera".
Ci sono altri concorsi in cui la signora Cecilia ha partecipato con la sua arte. A Gorizia dove ha ricevuto una menzione di merito per la realizzazione a tombolo con fili colorati della veduta del Gianicolo; a Siracusa con il rifacimento di un quadro di un pittore noto, sempre a tombolo.