Lezione con visione degli astri per i ragazzi dell'Artistico

Gli astrofili dell’Osservatorio Astronomico Andromeda, hanno messo a disposizione i loro telescopi per rendere possibile il tutto

venerdì 31 marzo 2023 7.55
A cura di Carlo Sacco
Non è un caso se Dante, al termine del lungo e angosciante viaggio nell'Inferno, conclude la Cantica con il verso "E quindi uscimmo a riveder le stelle" perché l'uomo ha da sempre rivolto lo sguardo verso il cielo, alla ricerca di senso, e ciò che prima sembrava così lontano e misterioso oggi, grazie alla scienza astronomica e alle più avanzate tecnologie, sta svelando pian piano i propri segreti.

L'Universo continua ad incantarci per la sua infinitezza, i tradizionali concetti di tempo e di spazio acquistano nuovi significati. Così, con grande entusiasmo, è stata accolta la proposta dei docenti Annamaria Craca e Rocco Cirasiello di una lezione di astronomia speciale con la visione degli astri, presso il Liceo Artistico Federico II, nelle serate del 29 e 30 marzo.

Gli astrofili dell' Osservatorio Astronomico Andromeda, infatti, hanno messo a disposizione i loro telescopi newtoniani con cui gli alunni delle classi prime hanno potuto vedere la Luna, Venere e Marte.

Il dottor Nicolò Serafino dell'Osservatorio Astronomico ha prima mostrato immagini affascinanti e sublimi di foto scattate da telescopi spaziali della galassia, della Luna, di Marte e di Urano. Per tutti i ragazzi presenti all'incontro è stato interessante scoprire come le ricerche spaziali abbiano anche un fine pratico ed economico: la Luna per l'acqua, Marte per il metano. Inoltre queste tecnologie così innovative trovano poi applicazione negli oggetti di uso quotidiano, come i nostri cellulari, ed anche in campo medico. Grazie, ad esempio, alle ricerche per la salute degli astronauti, che in orbita perdono densità ossea, si stanno trovando soluzioni per curare l'osteoporosi.

Al termine della presentazione tutti i partecipanti si sono recati nel giardino della scuola, si sono spente le luci e i telescopi newtoniani sono stati puntati per vedere la Luna, Venere, Marte, le Pleiadi, Betelgeuse e Mizar. Ogni ragazzo, in fila, con trepidazione, ha aspettato il proprio turno e, con meraviglia, ha potuto scrutare i crateri e le catene montuose della Luna, il giallo intenso di Venere e il globo rosso di Marte.

Tutti hanno voluto replicare e la mente rimaneva lì incantata ad ammirare la calotta celeste e ad interrogarsi, perché come diceva Kant, ricordato e citato dal dottor Nicolò Serafino,"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me" e le ricerche degli ultimi anni stanno dimostrando proprio questo: cervello e universo sono più simili di quanto si pensi.