Lettera aperta del Pd «al sindaco e alla sua maggioranza che c'è, non c'è, non si sa»

I dem ritengono la situazione «pericolosissima, costosissima, surreale»

venerdì 16 agosto 2019 11.49
«Egregio sindaco, ad oggi, 16 agosto 2019, i cittadini di Corato brancolano nel buio, non sono da lei informati sulla vera causa della crisi sua e della sua maggioranza». Questa l'apertura di una lettera aperta inviata dalla segreteria cittadina del Partito Democratico a Pasquale D'Introno.

«La città è lasciata allo sbando! Il consiglio comunale è bloccato, l'approvazione dei debiti fuori bilancio con tutti i danni che ne conseguono per la comunità ormai grazie a lei e alla sua maggioranza sono saltati e ci fermiamo qui.
Egregio sindaco, perché i coratini non devono conoscere le motivazioni delle sue dimissioni poi ritirate?
Mancanza di volontà o incapacità di approcciarsi con l'altro o un impedimento politico sconosciuto?
Fa specie e disorienta tutti che un sindaco non abbia nemmeno il buonsenso di decretare le dimissioni e di finirla con questa inutile e ridicola farsa!
Lei dice "Lo vogliono i coratini che io rimanga". Ma chi? Ma quanti? Solo pochi intimi?
Il sindaco per essere credibile deve fare chiarezza, deve essere trasparente deve elencare la/le verità sulle dimissioni poi ritirate, questo vogliono i cittadini di Corato.

La nostra è una democrazia rappresentativa pertanto o il sindaco ha una maggioranza in consiglio comunale e quindi governa la città o se questo presupposto manca deve dimettersi liberando Corato da lacci e lacciuoli e dando così la possibilità di tornare alle elezioni per determinare una vera maggioranza in grado di amministrare!
I tatticismi inutili non servono perché confondono e rovinano la città!
Se il sindaco non riesce a sciogliere autonomamente, questi pericolosi nodi, sia la sua maggioranza, che non lo sostiene, certo con l'apporto delle minoranze a portare fuori da questa gravissima e inusitata situazione Corato presentando e votando una mozione di sfiducia al sindaco.

La maggioranza, che non sostiene il sindaco, metta comunque in atto qualunque altra azione che faccia chiarezza sulle varie posizioni e liberi Corato da questa situazione pericolosissima, costosissima, surreale.
Altrettanto il sindaco non utilizzi le dimissioni come strategia politica, se hanno un fondamento le presenti e non le ritiri restituendo ai coratini la libertà di scegliere con nuove elezioni».