La storia di Rossella, la sposa che ha indossato il camice al posto dell'abito bianco

Infermiera in prima linea nell'emergenza Covid 19

martedì 5 maggio 2020
A cura di Giuseppe Di Bisceglie
Uno scatto che è diventato un simbolo. Una fotografia che vale più di mille racconti, che scandisce alla perfezione come l'emergenza legata al Coronavirus abbia radicalmente cambiato vita e abitudini e soprattutto progetti ad un passo dalla loro realizzazione.

È lo scatto che Rossella Colella, giovane infermiera coratina, ha inviato ai suoi parenti il 2 maggio scorso. In quel giorno, a quell'ora, Rossella avrebbe dovuto indossare l'abito bianco e convolare a nozze con il suo compagno, giovane ingegnere ruvese. Invece in quel giorno Rossella ha indossato il suo camice e, come tutti gli altri giorni, si è recata nel centro di Guidonia in cui lavora in prima linea e a contatto con i pazienti affetti da coronavirus.

«Ho fatto quella foto per inviarla ai miei familiari. Non avrei immaginato potesse diventare pubblica» ci racconta Rossella. La foto è infatti stata pubblicata dall'edizione nazionale del quotidiano La Repubblica.

«Mi sono laureata tre anni fa. Sono partita per Milano per lavorare, poi ho seguito il cuore e mi sono trasferita a Roma. Io e il mio compagno avevamo pianificato tutto per il nostro matrimonio, poi è arrivata l'emergenza. Non mi sono abbattuta, anzi... Questa emergenza mi ha spinto a mettermi a disposizione, a testare sul campo le competenze acquisite nel mio percorso di studi, a diretto contatto con chi sta lottando con questo virus» racconta Rossella.

L'appuntamento col matrimonio è solo rimandato. «Ci sposeremo nella Cattedrale di Ruvo di Puglia. Il matrimonio è solo rinviato» rassicura la giovane infermiera.

Quando tutto sarà finito l'abito bianco potrà prendere il posto del camice e Rossella potrà finalmente coronare il suo sogno, ricca di una esperienza destinata a rimanere indimenticabile.