La Regione approva il Distretto del Cibo dell'Area Metropolitana di Bari
Ok ai primi due distretti del cibo per rilanciare le eccellenze pugliesi nel settore agroalimentare
giovedì 11 giugno 2020
12.48
La Giunta regionale ha proceduto, nei giorni scorsi, ad approvare il riconoscimento definitivo di due diversi Distretti del Cibo, e cioè il "Distretto del Cibo Sud Barese" e il "Distretto del Cibo dell'Area Metropolitana di Bari" che avevano già ricevuto l'approvazione preliminare nell'aprile scorso.
A comunicarlo è l'assessore allo Sviluppo economico, Mino Borraccino che spiega che nelle scorse settimane i Comitati promotori di questi due Distretti del Cibo hanno presentato i loro dettagliati "Programmi di Sviluppo", specificando le attività che intendono realizzare nei prossimi anni e la descrizione delle iniziative da mettere in campo, con i relativi piani finanziari e temporali di spesa e l'indicazione delle risorse, pubbliche e private, necessarie.
Il Governo regionale, quindi, avendo valutato positivamente i Programmi di Sviluppo presentati, ha proceduto nei giorni scorsi con il definitivo riconoscimento di questi due Distretti Produttivi del Cibo che potranno ora accedere anche alle specifiche misure finanziarie destinate dalla Regione a queste realtà.
I Distretti del Cibo, ricordo, hanno come obiettivo quello di favorire lo sviluppo territoriale, promuovendo le eccellenze del nostro comparto agroalimentare in una logica di sistema in cui aziende agricole, imprese di trasformazione, di distribuzione e di vendita, istituzioni pubbliche, organizzazioni di categoria, associazioni di promozione locale e dei consumatori, cooperano tra loro per garantire la sicurezza alimentare, diminuire l'impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco di cibo e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso lo svolgimento dell'attività agricola e la promozione dei prodotti agroalimentari.
In questo modo, costruendo reti tra soggetti diversi, istituzionali e non, è possibile incentivare lo sviluppo locale e valorizzare, nel pieno rispetto delle diverse vocazioni del territorio, la qualità delle nostre produzioni agroalimentari considerate una eccellenza in tutto il mondo e che rappresentano un importante volano per la nostra crescita economica, con un numero di addetti in costante crescita.
Nel dettaglio, il "Distretto del Cibo dell'Area Metropolitana" è stato promosso dalla Città Metropolitana di Bari e vede l'adesione di numerose imprese, organizzazioni professionali agricole e della cooperazione, con l'obiettivo di attivare forme inedite e innovative di sinergie in agricoltura tra diversi soggetti pubblici e privati, nell'ambito di un territorio (quello dell'area metropolitana di Bari, appunto) che vede la presenza di molte realtà agricole, mentre il "Distretto del Cibo Sud Est Barese", promosso da imprese e organizzazioni professionali e datoriali afferenti al GAL del Sud Est barese, ha come obiettivo quello di promuovere (nei comuni di Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Bitritto, Casamassima, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro, Polignano a Mare e Rutigliano), le produzioni agricole tipiche del territorio quali uva da tavola, ciliegie, vino e ortaggi.
Nelle prossime settimane, a seguito della trasmissione dei rispettivi "Programmi di Sviluppo", procederemo, come Giunta regionale con il riconoscimento definitivo anche degli altri 5 Distretti del Cibo: il "Distretto del Grano Duro", che coinvolge il territorio di Altamura, il "Distretto del Cibo Alta Murgia", promosso dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia, il "Distretto Biologico delle Lame", promosso dai Comuni di Ruvo di Puglia e di Bitonto con il coinvolgimento di diversi soggetti e imprese del territorio, il "Distretto Bioslow delle Puglie", finalizzato a valorizzare le produzioni biologiche in tutta la regione e il "Distretto Agroecologico delle Murge e del Bradano", che ha come ambito geografico il bacino idrografico delle Murge e della Valle del Bradano.
«Sono molto soddisfatto – dice l'assessore" per il lavoro che è stato compiuto e che è in corso sui Distretti del Cibo le cui attività, anche grazie alle specifiche risorse destinate dalla Regione, potranno rappresentare una leva importante per la crescita del settore agroalimentare in Puglia, grazie alla proficua interazione tra soggetti pubblici e privati finalizzata a promuovere lo sviluppo territoriale, valorizzando le specificità locali».
A comunicarlo è l'assessore allo Sviluppo economico, Mino Borraccino che spiega che nelle scorse settimane i Comitati promotori di questi due Distretti del Cibo hanno presentato i loro dettagliati "Programmi di Sviluppo", specificando le attività che intendono realizzare nei prossimi anni e la descrizione delle iniziative da mettere in campo, con i relativi piani finanziari e temporali di spesa e l'indicazione delle risorse, pubbliche e private, necessarie.
Il Governo regionale, quindi, avendo valutato positivamente i Programmi di Sviluppo presentati, ha proceduto nei giorni scorsi con il definitivo riconoscimento di questi due Distretti Produttivi del Cibo che potranno ora accedere anche alle specifiche misure finanziarie destinate dalla Regione a queste realtà.
I Distretti del Cibo, ricordo, hanno come obiettivo quello di favorire lo sviluppo territoriale, promuovendo le eccellenze del nostro comparto agroalimentare in una logica di sistema in cui aziende agricole, imprese di trasformazione, di distribuzione e di vendita, istituzioni pubbliche, organizzazioni di categoria, associazioni di promozione locale e dei consumatori, cooperano tra loro per garantire la sicurezza alimentare, diminuire l'impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco di cibo e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso lo svolgimento dell'attività agricola e la promozione dei prodotti agroalimentari.
In questo modo, costruendo reti tra soggetti diversi, istituzionali e non, è possibile incentivare lo sviluppo locale e valorizzare, nel pieno rispetto delle diverse vocazioni del territorio, la qualità delle nostre produzioni agroalimentari considerate una eccellenza in tutto il mondo e che rappresentano un importante volano per la nostra crescita economica, con un numero di addetti in costante crescita.
Nel dettaglio, il "Distretto del Cibo dell'Area Metropolitana" è stato promosso dalla Città Metropolitana di Bari e vede l'adesione di numerose imprese, organizzazioni professionali agricole e della cooperazione, con l'obiettivo di attivare forme inedite e innovative di sinergie in agricoltura tra diversi soggetti pubblici e privati, nell'ambito di un territorio (quello dell'area metropolitana di Bari, appunto) che vede la presenza di molte realtà agricole, mentre il "Distretto del Cibo Sud Est Barese", promosso da imprese e organizzazioni professionali e datoriali afferenti al GAL del Sud Est barese, ha come obiettivo quello di promuovere (nei comuni di Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Bitritto, Casamassima, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro, Polignano a Mare e Rutigliano), le produzioni agricole tipiche del territorio quali uva da tavola, ciliegie, vino e ortaggi.
Nelle prossime settimane, a seguito della trasmissione dei rispettivi "Programmi di Sviluppo", procederemo, come Giunta regionale con il riconoscimento definitivo anche degli altri 5 Distretti del Cibo: il "Distretto del Grano Duro", che coinvolge il territorio di Altamura, il "Distretto del Cibo Alta Murgia", promosso dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia, il "Distretto Biologico delle Lame", promosso dai Comuni di Ruvo di Puglia e di Bitonto con il coinvolgimento di diversi soggetti e imprese del territorio, il "Distretto Bioslow delle Puglie", finalizzato a valorizzare le produzioni biologiche in tutta la regione e il "Distretto Agroecologico delle Murge e del Bradano", che ha come ambito geografico il bacino idrografico delle Murge e della Valle del Bradano.
«Sono molto soddisfatto – dice l'assessore" per il lavoro che è stato compiuto e che è in corso sui Distretti del Cibo le cui attività, anche grazie alle specifiche risorse destinate dalla Regione, potranno rappresentare una leva importante per la crescita del settore agroalimentare in Puglia, grazie alla proficua interazione tra soggetti pubblici e privati finalizzata a promuovere lo sviluppo territoriale, valorizzando le specificità locali».